enrico letta sondaggio demos

GUARDATE LA FINE DI QUEL NAZARENO/2 – ANCHE SECONDO ILVO DIAMANTI, CRESCE IL DISTACCO TRA FRATELLI D’ITALIA E PD: IL PARTITO DELLA MELONI AVREBBE RAGGIUNTO IL 24,6% DEI CONSENSI, QUELLO DI LETTA MANTIENE IL SECONDO POSTO CON IL 22,4%. MA IL DRAMMA PER ENRICHETTO È L’ANTIPATIA CHE SUSCITA NEGLI ITALIANI: NELLA CLASSIFICA DEL GRADIMENTO DEI LEADER È MOLTO AL DI SOTTO DI CONTE E DELLA “DUCETTA”. MA IL PREFERITO RESTA MARIO DRAGHI…

ilvo diamanti

Estratto dell’articolo di Ilvo Diamanti per “la Repubblica”

 

[…] Il sondaggio condotto da Demos per l'Atlante Politico, pubblicato oggi su Repubblica , di-mostra come la figura del capo del governo emerga, se possibile, rafforzata, da questa crisi. E appaia l'unico vincitore annunciato dalle prossime elezioni, alle quali non parteciperà. Direttamente. Il consenso nei confronti del governo mantiene, infatti, un livello elevato e in lieve crescita. Prossimo ai due terzi dell'elettorato. Per la precisione: 64%.

 

GIORGIA MELONI ENRICO LETTA

Inoltre, fra i leader, Draghi risulta, di gran lunga, il più apprezzato. La fiducia nei suoi riguardi, infatti è al 67%. Giuseppe Conte appare indebolito da questa scelta. Seppur di poco. Come tutti gli altri leader politici. Compresa la stessa Giorgia Meloni. Che, tuttavia, guida il primo partito, per consensi. Come avviene, ormai, da alcuni mesi.

 

FdI, infatti, ha raggiunto il 24,6%, rafforzando il suo vantaggio sugli altri partiti. Per primo il Pd, che, comunque, tiene la posizione. E sale un poco, rispetto al mese precedente. Mentre il M5S appare "premiato" da quanti volevano la crisi di governo e sale, a sua volta, di oltre 2 punti. Così, diviene il principale soggetto di opposizione.

 

GIORGIA MELONI MARIO DRAGHI BY DE MARCO

E supera la Lega, che scende di poco: 1 punto. Insieme a FI e ai FdI, però, la Lega delinea i confini di una coalizione di Centro-Destra sicuramente forte. Oltre il 44%. In grado di ottenere una larga maggioranza in Parlamento. E, dunque, di governare. Come prevedono 6 italiani su 10. Anche se con difficoltà. Perché le differenze fra i partiti di Centro-Destra, sul piano delle politiche interne e sui temi sul piano europeo e internazionale, appaiono significative. Tanto più se venisse "accantonato" l'unico vero "garante", riconosciuto dentro e fuori il Paese. Mario Draghi. In grado, non solo, di mediare fra i partiti, in Italia, ma di garantire loro (e a noi) rappresentanza. Nelle sedi istituzionali ed economiche. In Europa e oltre.

 

stime elettorali sondaggio demos per repubblica 9 agosto 2022

[…] le principali preoccupazioni che inquietano i cittadini riguardano i temi economici. Questioni rispetto alle quali il Presidente del Consiglio rappresenta una garanzia. Anzi, un Garante. Tra gli aspetti sottolineati dall'indagine di Demos, è significativo il limitato grado di consenso nei confronti dei leader di Centro-Sinistra.

 

Per primo, il Segretario del PD, Enrico Letta, molto al di sotto rispetto a Giuseppe Conte e a Giorgia Meloni. Ma il favore verso altri "capi" di partito appare ancora più limitato. Soprattutto se si guarda oltre "il campo" (non propriamente "largo") del Centro-Sinistra. I leader del Terzo Polo, Carlo Calenda e Matteo Renzi, oggi appaiono poco "alternativi" (oltre che "attrattivi").

 

il gradimento dei leader sondaggio demos per repubblica 9 agosto 2022

Lo stesso Luigi Di Maio, dopo essere uscito dal M5S, per "mettersi in proprio" alla testa di Impegno Civico, il suo "partito personale", non sembra aver conquistato uno spazio rilevante. Al contrario, ha perduto un buon grado di sostegno. La fiducia nei suoi confronti, infatti, è scesa dal 36% al 28%. Mentre il partito che guida non è ancora percepito - e neppure indicato - dagli elettori come una effettiva scelta possibile. E utile. […]

valutazioni favorevoli del governo sondaggio demos per repubblica 9 agosto 2022 le previsioni degli italiani sondaggio demos per repubblica 9 agosto 2022letta meloniMELONI LETTAGIORGIA MELONI ENRICO LETTA 2mario draghi al meeting di rimini 4mario draghi con i giovani volontari del meeting di rimini i temi della campagna sondaggio demos per repubblica 9 agosto 2022

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?