#HASTATOLOHACKER! IL PASTICCIACCIO DEL FINTO HACKER INVENTATO DA PALAZZO CHIGI RISCHIA DI DIVENTARE UNA VALANGA E TRAVOLGERE LA "SQUADRETTA" DI TA-ROCCO CASALINO: TUTTE LE STRADE PORTANO A PIERRE CANTAGALLO, BRACCIO DESTRO DI DARIO ADAMO (RESPONSABILE SOCIAL DI PALAZZO CHIGI) CHE LAVORA AL GRUPPO M5S ALLA CAMERA - IL DEBUNKING DI PUENTE: "DOPO L'ERRORE, SONO STATI RIPULITI TUTTI I SITI COLLEGATI AL GRUPPO FACEBOOK PRO CONTE" - RENZI: "UNA PAGINA FATTA DA FUNZIONARI PAGATI DALLE ISTITUZIONI? O E' UNA COSA ENORME O UNA MENZOGNA". ANZALDI CHIEDE L'INTERVENTO ALLA MINISTRA LAMORGESE DI ATTIVARE LA POLIZIA POSTALE...
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1 - PIERRE CANTAGALLO, L'"HACKER" DI GIUSEPPE CONTE? CHI È QUESTO RAGAZZO, PERCHÉ IL PREMIER RISCHIA GROSSO

Da www.liberoquotidiano.it

 

post contro renzi di pierre cantagallo 3 post contro renzi di pierre cantagallo 3

Palazzo Chigi lo ha bollato come un presunto attacco hacker, ma in pratica non ci crede nessuno. Stiamo parlando ovviamente del caso più imbarazzante della settimana, che riguarda un post comparso sul profilo Facebook di Giuseppe Conte che invitava a “mandare a casa Matteo Renzi” iscrivendosi a un gruppo di supporto al premier.

pierre cantagallo pierre cantagallo

 

La versione ufficiale dell’hackeraggio è davvero difficile da accettare, anche perché si è presto scoperto che dietro quel gruppo c’è “Infopolitica”, una pagina social che è praticamente l’agenzia di stampa del M5s e che al momento non risulta disponibile. In precedenza si chiamava “Informazione Vera”: così era conosciuta nel 2018 quando finì al centro di un’inchiesta per aver condotto da oltre 300 profili falsi una “tweetstorm” per chiedere l’impeachment del presidente Sergio Mattarella.

post contro renzi di pierre cantagallo post contro renzi di pierre cantagallo

 

L’assalto mediatico fu motivo di un’indagine della Procura di Roma: il responsabile di “Informazione Vera” era tale Piergiorgio, meglio conosciuto come “Pierre” Cantagallo, creatore di pagine Facebook pro-M5s e ultimamente pro-Conte.

 

“Se davvero Palazzo Chigi ritiene che sia avvenuto un hackeraggio presenti subito denuncia alla polizia postale. Altrimenti saremmo di fronte all’ennesima manovra di depistaggio mediatico”, ha commentato duramente Michele Anzaldi. “Se infatti la polizia dovesse magari scoprire che dietro la pagina Facebook ‘Conte premier-Renzi a casa’ - ha aggiunto il deputato di Italia Viva - ci fosse un collaboratore del gruppo Camera del M5s, pagato con i fondi parlamentari per fare il moderatore dei gruppi Facebook di appoggio ai 5 Stelle, Conte cosa risponderebbe?”.

pierre cantagallo 1 pierre cantagallo 1

 

2 - UN HACKERAGGIO DIETRO LA STORIA DI CONTE CONTRO RENZI? LE STRADE SOCIAL PORTANO AL MOVIMENTO 5 STELLE

David Puente per www.open.online

 

Dalla pagina Facebook del presidente del Consiglio a un gruppo gestito da anonimi è un attimo. Creato poco prima delle 11:43, orario di uno dei primi post, è stato poi promosso attraverso una storia pubblicata – e poi rimossa dopo circa mezz’ora – dalla pagina ufficiale di Giuseppe Conte permettendo di ottenere oltre 3.700 iscritti in poco tempo.

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Poco prima delle 15:44 succede qualcosa nel gruppo: scompaiono i comunicati fissati in alto nel gruppo e pubblicati da una pagina Facebook chiamata Infopolitica.it. Insieme ai post sparisce anche la pagina, lasciando il gruppo privo di amministratori visibili e di pubblico dominio. Qualcosa è successo ed evidentemente qualcuno ha cercato di nascondere le tracce.

 

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Lo staff del presidente Conte ammette che la pubblicazione della storia c’è stata, ma non autorizzata e dunque rimossa appena possibile. Si profila la teoria dell’hackeraggio, ma in quel caso sembrerebbe piuttosto un problema di «fuoco amico». La pagina Facebook Infopolitica.it risulta essere di stampo grillino, sostenitrice del Movimento 5 Stelle e dei suoi rappresentanti come possiamo vedere da un salvataggio fornito dalla cache di Google del 5 novembre 2020 (archiviata). Nella seguente immagine notiamo la condivisione del video pubblicato il 4 novembre 2020 dal deputato pentastellato Luigi Iovino. Attraverso altri salvataggi forniti dalla cache di Google (archiviata) è possibile osservare quali erano i gruppi collegati alla pagina fino al 26 novembre 2020:

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Tutti uniti per SIGFRIDO RANUCCI – REPORT

IO STO CON NICOLA MORRA – PRESIDENTE ANTIMAFIA

Uniti per Gratteri e Davigo – EROI ITALIANI

Luisella Costamagna giornalista onesta

Io sto con Gaetano Pedullà – giornalista libero contro il sistema

Tutti i gruppi hanno in comune gli stessi amministratori: Gianni ed Elisa:

 

Uno di questi amministratori è l’utente «Elisa Di Battista» che utilizza come foto profilo una ragazza in spalle, recuperata da profili social come quello di Honey Cocaine su Weheartit.com (o su siti come Skyrock.com e Soundcloud), e come immagine in evidenza quella di una donna con in mano una macchina fotografica che troviamo in numerosi siti, tra questi Dicasgerais.com in un articolo del 2012.

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L’account «Elisa Di Battista» risulta tra gli amministratori, insieme a Giovanni e altri del gruppo Facebook «Giuseppe Conte – Presidente del Consiglio» con oltre 76 mila iscritti.

Il gruppo pro Giuseppe Conte risulta collegato a sua volta alla pagina Movimento 5 Stelle Al Governo che nell’arco degli ultimi mesi del 2020 ha pubblicizzato l’iscrizione da parte dei fan ai gruppi collegati alla pagina di Infopolitica.it.

 

Tra le amicizie dell’account «Elisa Di Battista» troviamo i profili del blogger e social media manager Piergiorgio Cantagallo (Pierre Cantagallo), diventato noto durante le elezioni del 2018 per il suo sito chiamato Informazione Vera. La lista delle amicizie di «Elisa Di Battista» e del profilo «Pierre» sono state nascoste intorno alle ore 18 del 14 gennaio 2021, destando ulteriori sospetti su quanto accaduto.

conte casalino conte casalino

 

Piergiorgio, nel profilo Pierre Cantagallo, riporta come luogo di lavoro nientemeno che la Camera dei Deputati, fatto noto fin dal 2018 a seguito delle elezioni e della formazione del nuovo staff della comunicazione del Movimento in Parlamento.

Pierre Cantagallo risultava anche come uno degli amministratori del gruppo Facebook Club Luigi Di Maio.

 

A questo punto la domanda sorge spontanea: siamo sicuri che si tratti di un «hackeraggio» dell’account ufficiale del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte o che si tratti di una gaffe interna da parte di uno dei membri dello Staff della Camera dei Deputati del Movimento 5 Stelle? Come mai sono scomparse le amicizie dell’utente «Elisa Di Battista» e di uno degli account di Cantagallo proprio questo pomeriggio?

Le strade, al momento, portano al mondo grillino, piuttosto che a un esterno intenzionato a danneggiare il premier.

 

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3 - GOVERNO: RENZI, 'ATTACCO CONTRO DI ME SU PAGINA FB CONTE FATTO ENORME O MENZOGNA'

(Adnkronos) - ''Sulla pagina Fb del presidente del Consiglio è apparsa una storia contro di me, una pagina chiaramente fatta da funzionari pagati dalle istituzioni. Il presidente del Consiglio è stato hackerato? E' una cosa enorme oppure è una menzogna...''.Lo ha detto Matteo Renzi a 'Titolo Quinto'.

 

4 - NUOVO STRAPPO NEL GOVERNO. FB NEGA L’HACKERAGGIO DI CONTE (E I RENZIANI PRESSANO LAMORGESE)

Gabriele Carrer per www.formiche.net

 

La faccenda della story contro Matteo Renzi comparsa ieri sul profilo Facebook del presidente del Consiglio Giuseppe Conte (e rimossa dopo almeno 23 minuti, non proprio “immediatamente” come ha spiegato Palazzo Chigi) non fa che alimentare le tensioni tra il capo del governo (e il suo staff) e Italia Viva. Anche perché, alla richiesta di Jacopo Iacoboni, giornalista del quotidiano La Stampa, di commentare l’ipotesi di hackeraggio ventilata da Palazzo Chigi per spiegare la comparsa di “una storia che non è mai stata autorizzata né da Conte” né dal suo staff, Facebook ha risposto: “Dall’esame del caso non ci risultano per il momento evidenze di hackeraggio della pagina Facebook di Conte”.

 

CONTE CASALINO CONTE CASALINO

La formazione renziana vuole vederci chiaro. Il deputato Michele Anzaldi, da mesi molto critico della comunicazione governativo sotto la regia di Rocco Casalino, ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, visto che “risulta che la presidenza del Consiglio abbia presentato denuncia alla Polizia Postale, sebbene l’eventuale hackeraggio del profilo del presidente del Consiglio configuri evidenti profili di pesante gravità anche per la sicurezza nazionale, considerando che il premier è anche titolare della delega sui servizi segreti”.

 

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L’onorevole Anzaldi ha chiesto al ministro se “non reputi doveroso avviare immediatamente attraverso la Polizia Postale le dovute verifiche, affinché sia fatta chiarezza su una vicenda opaca e grave, anche per il coinvolgimento di una pagina Facebook collegata alla campagna d’odio informatica contro il presidente [Sergio] Mattarella a maggio 2018 con le accuse di ‘impeachment’, già finita all’attenzione della Procura di Roma”.

 

Scrivendo questo, Anzaldi fa riferimento a quanto raccontato ieri su Formiche.net. Cioè che il gruppo Facebook collegato a quella story, denominato “Conte premier, Renzi a casa!”, è stato creato poche ore prima di quel contenuto apparso sul profilo del presiedete del Consiglio ed è amministrato da Infopolitica, una pagina collegata a un sito, informazionevera.it, non più attivo, era finito sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Roma come uno dei punti di riferimento della ‘tweet-storm’ a sostegno delle richieste del Movimento 5 Stelle per l’impeachment al Presidente della Repubblica nella primavera del 2018.

 

anzaldi anzaldi

Inoltre, secondo quanto scrive il sito Tpi.it, “il responsabile di InformazioneVera.it era tale Piergiorgio, alias ‘Pierre’, Cantagallo, militante 5 Stelle con un grande seguito su Facebook: oltre 270mila seguaci oggi”. Cantagallo, secondo un lancio del 13 novembre 2018 dell’agenzia di stampa Adnkronos, risulterebbe essere tra i collaboratori assunti dal Gruppo M5S alla Camera dei deputati per occuparsi di social media e moderazione di gruppi Facebook.

 

Ecco dunque ritorniamo indietro di qualche ora, a un post su Facebook dello stesso Anzaldi. Se Palazzo Chigi ritiene che l’episodio sia dovuto a “un presunto hackeraggio, presenti subito denuncia alla Polizia postale, che così potrà indagare e verificare l’accaduto”. Altrimenti, scriveva, “saremmo di fronte all’ennesima manovra di depistaggio mediatico di cui la presidenza Conte è stata tante volte protagonista in questi mesi”.

Roccobello Conte Casalino Roccobello Conte Casalino

 

Poi l’affondo e la promessa di presentare un esposto alla Polizia postale e di depositare un’interrogazione parlamentare a nome di Italia Viva, “in quanto parte lesa”: “Se, infatti, la Polizia postale dovesse magari scoprire che dietro la pagina Facebook ‘Conte premier – Renzi a casa!’, apparsa sull’account di Conte, ci fosse un collaboratore del gruppo Camera del Movimento 5 Stelle, pagato con i fondi parlamentari per fare il moderatore dei gruppi Facebook di appoggio ai 5 Stelle, Conte cosa risponderebbe?”.

Conte Casalino Conte Casalino

 

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