kissinger

HENRY, AIUTACI TU A TROVARE UN LEADER! – NEL LIBRO “LEADERSHIP” IL QUASI CENTENARIO HENRY KISSINGER SPIEGA QUALI SONO LE QUALITA' DEL VERO CAPO POLITICO (SU TUTTE, SAPER SPIAZZARE, FREGANDOSENE DELLA COERENZA) – IN SEI CAPITOLI IL MITICO EX SEGRETARIO DI STATO RACCONTA I SEGRETI DEI ALTRI PERSONAGGI CHE, SECONDO LUI, PIU' DI TUTTI HANNO SEGNATO IL NOVECENTO: ADENAUER, DE GAULLE, NIXON, LEE KAN YUW, SADAT E MARGARET THATCHER

Marco Gervasoni per “il Giornale”

 

henry kissinger

Ogni comunità politica necessita di capi, dalla civiltà assira e dall'Egitto Nagada, cioè da più di cinquemila anni, fino a oggi, E anche se, nel corso dei secoli e degli luoghi, le forme cambiano, le qualità richieste a un capo sembrano essere le medesime.

 

Solo con la democrazia e con la società di massa, a partire dalla fine del XIX secolo, nasce il problema se il capo scelto dagli elettori sia veramente tale, o non sia solo un demagogo, un millantatore o un buffone. Ecco quindi biblioteche intere dedicate allo studio della leadership, che è modo gentile per dire capo, non solo in politica ma anche in economia, cioè nella conduzione di imprese.

 

henry kissinger libro Leadership

A questa immensa biblioteca va aggiunto oggi un altro volume, il cui autore non è un passante per caso: Henry Kissinger (Leadership, Basic Books). Quasi centenario, il mitico ex segretario di Stato di Nixon e di Ford non continua solo la sua attività di consigliere internazionale ma anche quello di studioso, che fu sempre.

 

Prima di iniziare a lavorare con Nixon, egli era infatti un accademico di vaglia, storico delle relazioni internazionali, autore nel 1957 di un libro fondamentale e ancora a tutt' oggi imprescindibile sul Congresso di Vienna. Da consigliere per la sicurezza nazionale prima e poi da segretario di Stato, Kissinger cercò sempre di far incontrare le ipotesi di studioso con le durezze del mondo reale.

 

E non si può dire abbia poco meritato, visto che oggi Nixon, anche grazie a lui, è considerato uno dei migliori presidenti del XX secolo. Da storico, in questo libro Kissinger ci propone una definizione di capo politico, desumendolo all'esempio di alcune personalità della seconda metà del Novecento: Adenauer, De Gaulle, Nixon, il fondatore di Singapore Lee Kan Yuw, il presidente dell'Egitto Sadat, Margaret Thatcher.

 

henry kissinger 2

Facile il gioco consistente nel marcare le assenze: e Reagan? E Helmut Kohl? Anche se l'autore non lo scrive esplicitatamene, i leader sembrano selezionati in base ai rapporti, politici o amicali, da Kissinger intrattenuti con loro.

 

Ogni capitolo, infatti, oltre a fungere da biografia politica del personaggio, utile ai neofiti, un po' meno agli studiosi, è anche corredato da ricordi personali degli incontri con l'autore.

 

Vi è qualcosa che tuttavia accomuna questi capi fin dal primo sguardo: sono stati fondatori (o riformatori) di un ordine. È infatti questa la prima caratteristica della leadership, almeno di quella, come si dice in scienza politica, trasformazionale.

 

margaret thatcher

Le altre caratteristiche del capo, secondo Kissinger, sono l'umiltà, l'attitudine di ascolto e di confronto con posizioni anche molto diverse, la capacità di decisione, certo, ma che non può essere decisionismo distruttivo: per Kissinger, leader è soprattutto chi sa costruire, non chi sfascia. Per questo il leader può apparire, in alcuni casi, come Nixon, un attendista, un mediatore, addirittura un liberal, come lo accusava a torto, l'ala più conservatrice dei Repubblicani.

 

Per Kissinger, un'altra caratteristica fondamentale del capo sta nella volontà di spiazzare. Ogni vero leader pensa quel che credeva Goethe, che la coerenza sia la virtù degli imbecilli. Se il capo si mantiene rigido, scrive Kissinger, diventa prevedibile agli occhi degli avversari, quindi facilmente attaccabile.

 

nixon e kissinger

Vero leader è chi, quando è necessario, cambia direzione, anche sorprendendo i suoi, che tuttavia, se è un capo, saprà convincere. L'esempio classico è quello di De Gaulle sull'Algeria, eletto presidente come sostenitore dell'Algeria francese, in quattro anni le diede l'indipendenza.

 

Un altro elemento che caratterizza il leader sta nella capacità di studiare e di circondarsi di figure che lo aiutino ad analizzare i contesti: questo non vuol dire che il capo debba essere necessariamente acculturato, ma neppure potrà essere un urlatore da social e da comizi, incapace di concentrarsi per più di dieci minuti sui dossier.

 

De Gaulle

Da qui due conclusioni, nostre. La prima è che, seguendo lo schema di Kissinger, di capi oggi se ne vedono assai pochi, nel mondo ma soprattutto in Italia. La seconda è che, contrariamente a quanto si creda, l'acquario populista non potrà mai produrre leader ma solo demagoghi o follower, cioè l'inverso di un capo.

Nessuna delle qualità indicate da Kissinger troviamo infatti nei leader, passati e presenti, del populismo e del sovranismo internazionale: semmai, tutte le caratteristiche opposte.

Anwar al SadatLEE KAN YUWRICHARD NIXON HENRY KISSINGER 1Konrad AdenauerRICHARD NIXON HENRY KISSINGERrichard nixon

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?