zicchieri salvini mastrangelo

INCHIESTE, VELENI, RISSE E FUGHE: L'INGLORIOSA FINE DELLA LEGA NEL LAZIO - GLI ULTIMI SONDAGGI CHE CIRCOLANO IN REGIONE PER LE AMMINISTRATIVE DANNO IL CARROCCIO TRA IL 7 E IL 9% - LA DECISIONE DEL "CAPITONE" DI NOMINARE L'EX PALLAVOLISTA LUIGI MASTRANGELO (APPENA ENTRATO NELLA LEGA) A CAPO DIPARTIMENTO DELLO SPORT HA SCATENATO LA REAZIONE DEL DEPUTATO FRANCESCO ZICCHIERI CHE E' USCITO DAL PARTITO: "SALVINI NON E' UN LEADER LEALE" - LA GUERRA CON LA MELONI CHE NON VUOLE TRANSFUGHI LEGHISTI...

Lorenzo d'Albergo e Clemente Pistilli per “la Repubblica - Edizione Roma”

 

Tensioni, risse, chat di fuoco. Eletti ( e non) in fuga verso lidi più sicuri.

MATTEO SALVINI E LUIGI MASTRANGELO

La certezza che a fare il nome del candidato per le prossime Regionali sarà Fratelli d'Italia. Il tracollo della Lega a Roma e nel Lazio è nei veleni di chi rumorosamente scende da un Carroccio sempre più sgangherato.

 

E, soprattutto, nei numeri. Il partito che alle Europee del 2019 conquistò il 32,66% delle preferenze nel Lazio, strappando le periferie di Roma al M5S, non c'è più. Il 5,93% racimolato alle Comunali, la tornata che ha incoronato sindaco il piddino Roberto Gualtieri, ha messo in ginocchio il partito di Matteo Salvini. Persi 225 mila voti in un sol colpo, ecco il quinto posto dietro alla lista Calenda, a FdI, Pd e ai grillini.

 

zicchieri

Il leader, a caldo, avendo mal sopportato e supportato la candidatura di Enrico Michetti, si giustificò così: « Se la metà dei cittadini sceglie di non votare è solo colpa nostra. Dei nostri errori, litigi e ritardi: che mi serva e ci serva di lezione». Sette mesi dopo, se possibile, la situazione è peggiorata: gli ultimi sondaggi che circolano in Regione per le Amministrative del 12 giugno danno la Lega tra il 7 e il 9%, FdI lanciata in una forbice racchiusa tra il 27 e il 29%. Sopra all'ex corazzata verde c'è di certo il Pd (23-24%) e potrebbero esserci anche i 5S, dati tra il 7,5 e il 9,5%. È la conferma del patatrac.

 

Non che servissero vaticini pre- elettorali e percentuali per intuirlo. Nelle ultime settimane, in casa Lega è andato in scena uno scippo continuo. I meloniani hanno portato dalla loro parte la consigliera regionale Laura Corrotti. Un trend inaugurato con una raffica di cambi di casacca nei municipi. « Perdite non imperdibili», la butta lì chi a Roma gode della massima fiducia di Salvini. Il problema è che poi a fare calciomercato ci si è messo pure Gianluigi Paragone.

 

ZICCHIERI

Anche l'ex 5S, inaugurato il movimento sovranista Italexit, ha pensato bene di fare shopping dove il centrodestra appare più friabile: il colpo grosso è stato l'acquisto del senatore William De Vecchis. Un affare che ha inciso anche sulle ultime contorsioni di CasaPound. Dal Carroccio, dopo averlo infilato ( non senza polemiche) nelle liste elettorali per le ultime Amministrative, l'ex leghista ha recuperato l'ex tartaruga frecciata Alessandro Aguzzetti. Poi è stato il turno di Fabrizio Montanini. A completare il giro che minaccia ormai l'esistenza stessa della fazione d'ultradestra asserragliata nell'occupazione ( sotto sfratto) all'Esquilino ci si è messo pure Simone Di Stefano. Volto noto di CasaPound, ha abbandonato la ciurma per fondare il suo partito. Che si chiama Exit, strizza l'occhio a Paragone e pare destinato a essere assorbito dal progetto dell'ex conduttore televisivo. L'ultimo indizio? Il "mi piace" di Davide Di Stefano, fratello di Simone e militante dei " fascisti del terzo millennio", a una foto di De Vecchis su Facebook.

salvini zicchieri foto mezzelani gmt 114

 

Fuori dai social, i segnali sono ancora più violenti. Basta chiedere a Francesco Zicchieri, ex coordinatore della Lega laziale appena uscito dal partito sbattendo la porta. Lo attende il gruppo misto. I meloniani non lo cercheranno: «Non ci interessa, come non ci interessa riabbracciare chi è già stato in Fratelli d'Italia è poi è andato con la Lega».

 

Tornando al Carroccio. L'uscita di Zicchieri, carica di veleno e di risentimento nei confronti di Matteo Salvini, ha almeno l'effetto di aver esaurito la dinamica che vedeva contrapposti l'ex coordinatore del Lazio al nuovo. Francesco Zicchieri contro Claudio Durigon, Ugl contro Ugl. Ora restano solo, se così si può dire, da gestire le tensioni in capo al secondo.

SALVINI MELONI BERLUSCONI

La proposta di Durigon di intitolare il parco che Latina ha dedicato ai pm antimafia Borsellino e Falcone ad Arnaldo Mussolini, fratello minore di Benito, ha scombinato l'immagine del partito. La sconfitta elettorale nel capoluogo pontino, storico avamposto di destra, ha acuito la crisi accesa dall'inchiesta per voto di scambio (all'altro capo dello scandalo c'è il clan di Silvio) che coinvolge l'europarlamentare verde Matteo Adinolfi.

Come se non bastasse ci sono i guai nelle province. A Viterbo per il centrodestra corrono tre candidati.

 

La Lega non è stata capace di trovare una sintesi politica nemmeno a Sabaudia. Mentre Anzio, governata dal Carroccio, è finita nel mirino della prefettura di Roma per sospette infiltrazioni criminali. La tempesta perfetta è in realtà perfettibile. Il prossimo scontro è già in canna: il sindaco uscente di Frosinone, Nicola Ottaviani, alle Comunali si peserà con una sua lista civica. Se raccoglierà più voti della Lega, il primo cittadino potrebbe provare a dare la caccia alla poltrona di Durigon, forte anche dell'amicizia con Giorgetti. E Salvini? Vuole recuperare il terreno lasciato a Giorgia Meloni tenendo le convention di partito a Roma. Mentre i suoi, tra il Campidoglio e la Regione, arrancano maledettamente.

salvini meloniMEME GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI CURLING

 

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DELLA PROCURATRICE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, PROTETTA DA UNA MAXISCORTA DA PAURA, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA IL MINISTRO CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE STATUNITENSE IN ITALIA TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELLA PRIMA ITALOAMERICANA DIVENTATA MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOATRI - BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DEI FRATELLINI DI GIORGIA MELONI…

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE...