giuseppe conte fabrizio palermo

IO BOND DA SOLO - MAXI DOMANDA PER I SOCIAL BOND DI CDP, PENSATI IN CHIAVE ANTI-CORONAVIRUS. IN MANCANZA DI EUROBOND E CON I RENDIMENTI SUI TITOLI ITALIANI CHE STANNO AUMENTANDO IN MODO PREOCCUPANTE, IL TESORO LAVORA A UNA NUOVA EMISSIONE DI BTP, SULLA SCIA DELLA PROPOSTA BAZOLI: I RISPARMIATORI ITALIANI POTRANNO SCOMMETTERE SUL FUTURO DEL PAESE CON LUNGHE SCADENZE E BASSI RENDIMENTI (TANTO A TENERE I SOLDI SUI CONTI CORRENTI SI VA IN PERDITA…)

 

1 - MAXI DOMANDA DEL MERCATO PER I COVID SOCIAL LANCIATI DA CDP

Da “il Messaggero

 

Cdp lancia il suo Covid-19 Social Response Bond con una domanda che, alla chiusura dei libri, è quasi il doppio rispetto all'ammontare emesso. Gli ordini, infatti, superano 1,9 miliardi per una doppia tranche, 3 e 7 anni, con un taglio per ciascuna da 500 milioni. Lo spread si attesta in area 40 punti base per il triennale e 45 sui sette anni.

fabrizio palermo giuseppe conte dario scannapieco angelo borrelli

 

Di fronte ad una crisi globale Cassa depositi e prestiti dunque risponde con misure straordinarie che l'hanno già vista impegnata con iniziative per un valore superiore ai 20 miliardi di euro. I proventi della nuova emissione serviranno, tra l'altro, ad aiutare soprattutto le pmi ad accedere al settore bancario e ai servizi finanziari, anche attraverso prestiti diretti, a fornire supporto finanziario agli enti locali per i loro sforzi relativi all'assistenza sanitaria e sociale e a finanziare la costruzione, lo sviluppo, la manutenzione o ristrutturazione di strutture sanitarie, attrezzature e tecnologie mediche per il miglioramento e protezione della salute pubblica.

 

Lo scorso anno a febbraio la Cassa ha lanciato sul mercato il su primo Social Bond italiano dedicato al Social Housing per un ammontare di 750 milioni di euro e con l'obiettivo di supportare interventi di edilizia residenziale sociale con iniziative dedicate alle fasce di popolazione più deboli.

 

 

2 - IL MEF LAVORA A UN NUOVO BOND FATTO IN CASA

Camilla Conti per “la Verità

 

La conferma che gli eurobond sono nati già morti? Il Tesoro sta lavorando all' emissione di «un nuovo strumento di tipo nominale, particolarmente semplice e privo di meccanismi di indicizzazione, specificatamente dedicato agli investitori retail, che potrà essere proposto in più occasioni durante l' anno». L' annuncio è arrivato nell' aggiornamento delle linee guida sulla gestione del debito pubblico reso noto dal Mef. Il ministro dell' Economia, Roberto Gualtieri, aveva anticipato il lancio dello strumento in una intervista Al Sole 24 Ore nei giorni scorsi: il nuovo strumento non si sovrapporrà al Btp Italia, strumento già noto alla comunità finanziaria e ai risparmiatori, che quindi «verrà proposto attraverso le modalità standard utilizzate finora con almeno un' emissione nel corso dell' anno».

 

conte gualtieri

Sullo sfondo c' è un debito pubblico che a febbraio, sono i dati diffusi ieri da Bankitalia, è aumentato di 2,7 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.446,9 miliardi. Mentre prosegue la pressione sui titoli di Stato italiani con lo spread tra Btp e Bund che ieri si è allargato ancora fino a sfiorare quota 250 punti base al top dell' ultimo mese per poi chiudere sotto quota 240 grazie anche a un' intensificazione degli acquisti di Btp da parte della Bce. Martedì scorso Francoforte ha pubblicato un aggiornamento del suo programma di acquisto nel periodo che va dall' 1 all' 8 aprile.

 

In quei giorni, la Bce ha rilevato 37 miliardi di titoli sotto il cappello del quantitative easing normale, mentre gli acquisti Pepp (il programma nato dopo lo scoppio della pandemia da coronavirus) sono ammontati a 20,6 miliardi di euro, in calo rispetto ai 30 miliardi della settimana precedente.

 

Nelle sale operative fanno notare che senza gli eurobond gli investitori chiedono rendimenti più alti per comprare i Btp e quindi finanziare l' Italia durante la crisi innescata dal coronavirus. Secondo altri trader, tuttavia, è sulle scadenze brevi, fino ai tre anni, che l' Italia sta accusando di più il colpo: qui i rendimenti stanno registrano aumenti in doppia cifra che hanno come effetto un appiattimento della curva italiana sulla quale ormai lo scarto di rendimento sul segmento 5/10 anni si è assottigliato fino ad una cinquantina di punti base. È in corso, dicono gli operatori, un generale repricing del «rischio Italia» con le scadenze più brevi che soffrono maggiormente e i prezzi appesantiti anche dalle attese per il notevole incremento di emissioni in agenda nei prossimi mesi.

spread btp bund

 

Il tema delle emissioni straordinarie di titoli di Stato italiani è, dunque, «un tema delicato», come ha osservato anche il capo della Vigilanza della Banca d' Italia, Paolo Angelini, nel corso dell' audizione davanti alla commissione bicamerale d' inchiesta sul settore bancario.

 

«Queste emissioni in passato hanno avuto buon esito con Btp Italia, in altri casi questo esito non è stato altrettanto buono; occorre tenere il polso della domanda e capire quanta domanda c' è di titoli aggiuntivi». Secondo Angelini, «dire che c' è molta liquidità sui conti delle famiglie è una realtà, allo stesso tempo uno spostamento massiccio di questa liquidità dai depositi bancari ai titoli di Stato, se anche fosse possibile, potrebbe creare problemi sul fronte del passivo delle banche. Quindi si tratta di conciliare l' esigenza del fabbisogno e delle emissioni».

 

Visto che dall' Europa non possiamo aspettarci molto, sembra però avverarsi una soluzione simile a quella suggerita dal presidente emerito di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, ovvero quella di chiedere un prestito non forzoso degli italiani. Non con una patrimoniale, ma con un' emissione dedicata al sostegno del Paese, con un tasso d' interesse che remuneri il capitale e un' assoluta garanzia di restituzione del prestito.

 

spread btp bund

Sui conti correnti delle famiglie c' è una forte liquidità, dovuta ad anni di duro lavoro, e dunque gli italiani potrebbero decidere di investirne una parte nell' interesse nazionale. In un' intervista al Corriere della Sera Bazoli, ha parlato di 300 miliardi, ossia circa un sesto di quanto ammontano i depositi non investiti e più o meno un quindicesimo dei risparmi delle famiglie escludendo gli investimenti immobiliari. «Si tratterebbe di una sottoscrizione volontaria», ha precisato il patron di Intesa, lasciando intendere che in molti potrebbero aderire.

 

Nel frattempo, a mettere le mani sui nostri titoli di Stato è arrivata la cavalleria Usa di Blackrock, che di Intesa tra l' altro è azionista. Il colosso americano dell' asset management ha infatti cambiato la visione in positivo sulle obbligazioni dei Paesi della periferia dell' Europa, un' area che comprende anche l' Italia, per via dei «nuovi acquisti lanciati dalla Bce che sono un elemento fondamentale di supporto, oltre alle valutazioni che si sono abbassate», sottolineano gli esperti del fondo guidato da Larry Fink.

BTP

Che sottopesano, invece, i Bund tedeschi perché «offrono una protezione limitata di fronte ai maggiori eventi di rischio e hanno avuto una sotto performance rispetto ai titoli di Stato Usa».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE...