silvio berlusconi meme ospedale

IO SPERIAMO CHE ME LA CAV - BERLUSCONI È STATO RICOVERATO DI NUOVO AL SAN RAFFAELE. SENALDI: “NON POSSIAMO NON CHIEDERCI PERCHÉ LE PROCURE NON LASCINO IN PACE, ALMENO PER QUANTO ATTIENE ALLA SUA VITA PRIVATA, L'ULTRA-OTTUAGENARIO CAVALIERE” - “VOSTRO ONORE, AGLI ITALIANI DELLE SERATE DELL'EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO INTERESSA MOLTO MENO DI QUANTO NON IMPORTI INVECE SAPERE CON QUALI CRITERI LE PROCURE SCELGONO I LORO CAPI E LE INCHIESTE DA PERSEGUIRE”

Pietro Senaldi per “Libero quotidiano”

 

PIETRO SENALDI VICE DIRETTORE DI LIBERO

Silvio Berlusconi è tornato ieri al San Raffaele perché non sta bene. È una primavera di passione per il leader di Forza Italia, da due mesi agli arresti ospedalieri.

 

La cartella sanitaria del Cavaliere è lunga giusto poco meno di quella delle sue proprietà immobiliari. Ha avuto il cancro, ha subito un intervento al cuore che avrebbe potuto mandarlo al creatore, convive con diverse patologie. Per non farsi mancare nulla ha contratto pure il Covid e, soprattutto, dopo l'estate compirà 85 anni.

 

berlusconi san raffaele

La giustizia si è accanita contro di lui come contro nessuno mai nella storia della Repubblica. Alla fine, benché da cinquant' anni sia tra i maggiori contribuenti italiani, talvolta anche il primo, è stato condannato per evasione fiscale, commessa da un'azienda nella quale non ricopriva cariche. Peggio della responsabilità oggettiva, visto che tutti i rappresentanti legali della società che avrebbe frodato il fisco sono stati assolti.

SILVIO BERLUSCONI SAN RAFFAELE

 

A causa della sentenza sfavorevole, ha perso il seggio parlamentare e, conseguentemente, tre quarti del proprio potere politico. Per farlo decadere, gli è stata applicata retroattivamente una sanzione penale, truccandola da amministrativa, perché altrimenti non sarebbe stato possibile comminargliela.

 

GUERRA SENZA QUARTIERE

SILVIO BERLUSCONI AL SAN RAFFAELE CORONAVIRUS

Malgrado i suoi avversari politici, ossia il fronte progressista ora impreziosito dai geni grillini, gli abbiano fatto una guerra senza quartiere, vigliacca e disonesta, Berlusconi ha sempre risposto presente quando la patria chiamava, correndo con i suoi voti in sostegno dei governi di unità nazionale, anche quando questi sono stati fatti apposta per spodestarlo.

 

I suoi odiatori sostengono che lo abbia fatto perché gli conveniva; anche fosse in parte vero, è convenuto comunque molto più a loro. Adesso, quella sinistra combriccola di approfittatori e imbroglioni che saluta il capo di Forza Italia come un novello statista, principe dei moderati, ogni volta che si tratta di usarlo per dare contro a Meloni e Salvini, ma che non gli risparmia ostentazioni di disprezzo allorché l'uomo si permette di far valere la propria forza e di difendere le idee liberali che rappresenta, assiste in compiaciuto silenzio al calvario sanitario e giudiziario di chi per vent' anni l'ha tenuta in scacco. I suoi odiatori di professione lo dipingono in forma quanto Lukaku e sostengono che Silvio faccia finta di stare male per non farsi processare.

RUBY BERLUSCONI

 

Se così fosse, egli avrebbe passato in ospedale tutti gli ultimi trent' anni della propria esistenza. Certo, chi lo conosce non può negare che l'ultimo accanimento giudiziario di cui è vittima abbia fiaccato enormemente il Cavaliere nell'umore.

 

Non è da lui, anzi è quasi contro la sua natura, ma quello che girava con il Sole in tasca è quasi in depressione. Ci sono ben quattro procure - Roma, Milano, Bari e Siena -, che lo indagano nell'ambito del Ruby-ter, procedimento nel quale Silvio deve difendersi dall'accusa di avere dato soldi a persone che aveva a libro paga da anni prima che esplodesse il caso della giovane marocchina. Il lato grottesco della vicenda è che Berlusconi è stato assolto nel giudizio madre, il Ruby 1, perché il fatto non costituisce reato.

DANILO MARIANI E BERLUSCONI

 

Pertanto, secondo i pm dei quattro uffici che lo incriminano, il Cavaliere avrebbe sborsato fior di quattrini per corrompere alcuni suoi amici convincendoli a negare una circostanza che, se anche fosse esistita, non gli sarebbe valsa una condanna. Più che generoso, o corruttore, il leader azzurro sarebbe dunque un fesso; e questo, neppure i suoi peggiori detrattori lo hanno mai pensato di lui.

 

BERLUSCONI APICELLA

CATEGORIA IN DISCREDITO

Da osservatori del mondo, fieri di non esseri giuristi, visto il discredito di cui gode la categoria di questi tempi, non possiamo non chiederci perché le Procure non lascino in pace, almeno per quanto attiene alla sua vita privata, l'ultra-ottuagenario Cavaliere. E invece no, vengono spremuti i musicanti Mariano Apicella e Danilo Mariani per sapere se Silvio ha baciato sulla bocca o solo sulla guancia due diciottenni ospitate ad Arcore a una cena.

 

pietro senaldi

Intrattenitori ai quali Berlusconi passava da vent' anni tremila euro al mese, che diventano improvvisamente, da stipendio, prova d'accusa. Vostro onore, agli italiani delle serate dell'ex presidente del Consiglio interessa molto meno di quanto non importi invece sapere con quali criteri le procure scelgono i loro capi e le inchieste da perseguire. I cittadini vorrebbero capire perché Salvini è un ministro a Catania ma un criminale a Palermo: stanno arrivando più di mille immigrati irregolari al giorno, siamo in presenza di un'emergenza più grave rispetto alle notti di Arcore di un Silvio che non c'è più da un pezzo.

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”