#IOAPRO, DA RISTORATORI A SOBILLATORI - LA PARABOLA DISCENDENTE DEL MOVIMENTO NATO A GENNAIO PER PROTESTARE (PACIFICAMENTE) CONTRO LE RESTRIZIONI ANTI-COVID E FINITO NEL CALDERONE DELL’ESTREMA DESTRA, CON UNO DEI LEADER BIAGIO PASSARO ARRESTATO E ACCUSATO DI DEVASTAZIONE DOPO L’ASSALTO ALLA CGIL - IL SELFIE CON LANDINI, LE ACCUSE A SALVINI E MELONI E IL POSSIBILE SBARCO IN POLITICA...

-

Condividi questo articolo


 

Giovanni Sofia per www.tag43.it

giuliano castellino biagio passaro giuliano castellino biagio passaro

 

Dagli appelli a misure più ragionevoli, in grado di andare incontro alle esigenze dei ristoratori piegati dalle chiusure, ai selfie dentro la sede Cgil, appena vandalizzata. In mezzo, c’è la cronaca dell’assalto, minuziosamente documentata in un video ancora disponibile sulla sua pagina Facebook.

 

manifestazione ioapro 4 manifestazione ioapro 4

In sottofondo cori e insulti, tra gli altri al segretario del sindacato Maurizio Landini, con cui ad aprile, senza mascherina, invece posava in foto. Tra i 12 arrestati dopo i disordini di sabato scorso a Roma, compare anche Biagio Passaro, figura di spicco di #IoApro.

 

Stanchi delle disposizioni governative, compatti dietro i loro “ambasciatori”, i membri del movimento nei mesi scorsi, da DiMartedì a Non è l’Arena passando per Dritto e rovescio, avevano sfilato davanti alle telecamere.

 

manifestazione ioapro 5 manifestazione ioapro 5

 

Rifiutavano qualsiasi etichetta politica, figuriamoci la violenza, si dicevano animati esclusivamente dalla voglia di tornare a lavorare, attività loro impedita da norme anti-covid giudicate troppo stringenti.

 

#IoApro: multe e divieti aggirati, la storia del movimento

Per questo aggiravano i divieti e incassavano multe, come accaduto al ristorante Regina Margherita in via Santo Stefano, a Bologna, tra i primi ad alzare le saracinesche in barba alle misure in vigore.

biagio passaro maurizio landini biagio passaro maurizio landini

 

«Ho collezionato otto multe, una è stata fatta a una cliente, un’altra mentre ero in Trentino, ma abbiamo 20 avvocati che difenderanno pure le esigenze di chi sceglie di venire nei nostri locali», diceva Passaro.

 

Parole riportate da Scatti di gusto, rivista di settore finita nel mirino del movimento perché insieme a Enrico Mentana aveva raccontato delle liste nere che giravano sulle app di messaggistica.

 

biagio passaro durante l assalto alla sede della cgil biagio passaro durante l assalto alla sede della cgil

In sostanza, inviti a boicottare trattorie e ristoranti pro-Green pass. L’accusa, piuttosto pesante, venne respinta da #IoApro con un comunicato urgente diramato il 6 agosto: «Mendace e diffamatoria la notizia diffusa da Enrico Mentana sul suo profilo social e dalla pagina Facebook Scatti di gusto.

 

manifestazione ioapro manifestazione ioapro

Noi di #Ioapro chiediamo solo di poter lavorare, siamo contro il Green pass ma nessuno chiederà mai di lasciare recensioni negative a quei ristoranti che lo accettano. Sarebbe una follia, noi non abbiamo alcuna intenzione di dividere le categorie dei ristoratori, speriamo solo che tutti possano lavorare dopo un periodo che ci ha economicamente e psicologicamente martoriati».

BIAGIO PASSARO UMBERTO CARRIERA BIAGIO PASSARO UMBERTO CARRIERA

 

Umberto Carriera, il padre di #IoApro

Il comunicato era firmato da Umberto Carriera, proprietario di sei ristoranti a Pesaro e altro padre del movimento. Fu lui a crearlo nel mese di gennaio, spiega Domani, per reclamare attenzione ed esprimere dissenso nei confronti dei Dpcm dell’allora premier Giuseppe Conte. Gli appelli raccolsero immediatamente il sostegno e la solidarietà social di Matteo Salvini.

 

UMBERTO CARRIERA UMBERTO CARRIERA

E più in generale della Lega, con l’appoggio manifestato su Instagram anche dall’ex sottosegretario ai Trasporti Armando Siri. Era l’epoca dell’Italia ancora stretta nella morsa del Covid, divisa in zone gialle e arancioni, e, soprattutto, con i locali serrati.

 

Anche per questo la popolarità fu immediata, come le ospitate nei salotti della tv. Dove, insieme a Carriera tra i più presenti c’era Momi El Hawi, 34 anni fiorentino, titolare di cinque ristoranti distribuiti tra Italia (tre) ed Egitto (due). Da Pesaro alla Toscana, passando per l’Emilia, quindi, la battaglia si allargò a macchia d’olio, come il malessere per ristori inconsistenti rispetto a fatturati ben più elevati.

 

ioapro ioapro

 

Ne derivarono sit-in e manifestazioni in tutta Italia, compresa quella del 12 aprile a Roma. Qui El Hawi fu fermato dalle forze dell’ordine.

 

«A un certo punto hanno cercato di levarmi di mezzo, forse perché sono il leader un po’ spirituale della protesta, hanno cercato di portarmi via di peso. Sto pensando di denunciare il fatto, va bene porgere l’altra guancia ma io ieri sono stato male e sto ancora male», raccontò al Riformista. «Restiamo uniti, non accettiamo episodi di violenza. Siamo persone che lavorano, non criminali. Siamo qui in piazza senza vessilli, vogliamo sederci a un tavolo e ottenere risposte concrete».

 

 

 

movimento ioapro movimento ioapro

#IoApro, le critiche di Passaro a Salvini e Forza Italia

Richieste sistematicamente disattese evidentemente, al punto che in un altro post, appena cinque giorni dopo, Passaro criticò l’atteggiamento di Salvini e di Forza Italia: «Il fenomeno di Salvini che ieri spadroneggiava sui risultati, deve stare muto e rassegnato. I risultati ottenuti non sono frutto del suo paniere, perché lui e la sua bella Lega, Forza Italia hanno votato contro i due emendamenti della Camera.

 

manifestazione ioapro 1 manifestazione ioapro 1

Si sono palesemente astenuti, per non perdere la poltrona e dire sì a Draghi. Mi riferisco al primo, in cui si votava per le aperture già ad aprile: in fascia gialla locali aperti a pranzo e cena, zona arancione solo a pranzo. Il secondo in cui si votava per redistribuire in sostegni i cinque miliardi destinati al cash back». Un colpo basso inaccettabile, che lo ha portato a definirli «codardi e vergognosi», quindi la precisazione: «A favore ha votato solo Fratelli d’Italia».

biagio passaro biagio passaro ioapro 2 ioapro 2 ioapro ioapro manifestazione ioapro 2 manifestazione ioapro 2 biagio passaro vittorio sgarbi biagio passaro vittorio sgarbi biagio passaro biagio passaro MATTEO SALVINI UMBERTO CARRIERA MATTEO SALVINI UMBERTO CARRIERA ioapro ioapro UMBERTO CARRIERA UMBERTO CARRIERA biagio passaro 1 biagio passaro 1 manifestazione ioapro 3 manifestazione ioapro 3

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - LA “DITTA FERRAGNEZ” È SCOPPIATA DEFINITIVAMENTE CON L’ADDIO DI FEDEZ ALLE TETTINE CONIUGALI DI CHIARA. UN “TRASLOCO” CHE PARE SIA STATO ALLIETATO DA UN DURISSIMO LITIGIO TRA I NOSTRI EROI CADUTI DALL’OLIMPO DIGITALE. UNA PAROLA TIRA UNA PAROLACCIA, FINCHÉ SI È ARRIVATI A UN CLASSICO DI OGNI FINE MATRIMONIO: IL RINFACCIO DI GELOSIE E TRADIMENTI - UNA VOLTA TORNATO A CASA DELLA MAMMINA, IL FEDEZZONE È TORNATO MASCHIO ALFA. ED E’ SUBITO SCOPPIATA UN RISSA CON NASKA, UN ROCKER BONAZZO IN MODALITÀ MANESKINS - IL 'CAOS BELLI' DI TANTO FERVORE MUSCOLOIDE DEL RAPPER DEFERRAGNIZZATO NEI CONFRONTI DEL BALDO NASKA E' SINTETIZZATO DA FABRIZIO CORONA IN UNA FRASE SIBILLINA: “A QUANTO PARE, I SUOI FIGLI”. OHIBO', CHE C’ENTRA NASKA CON LA FERRAGNI? AH, SAPERLO…

DAGOREPORT – CHE CONFUSIONE, SARÀ PERCHÉ VOTIAMO: LE EUROPEE DEL 9 GIUGNO METTONO IN CAMPO DUE SCHIERAMENTI: URSULA & GIORGIA CONTRO MACRON & SCHOLZ - SE LE DUE BIONDE SI FANNO BELLE IN EGITTO CON 7,4 MILIARDI SGANCIATI DALL'UNIONE EUROPEA, I MASCHIETTI FANNO FUORI LE DUE MERKEL IMMAGINARIE, CHIAMANO IL POLACCO TUSK E DANNO VITA AL "TRIANGOLO DI WEIMAR" PER FRONTEGGIARE LA GUERRA UCRAINA - IL DOPPIO GIOCO DELLA DUCETTA: SPINGE URSULA MA TIENE IN CALDO LA MALTESE METSOLA – OSTACOLI PER DRAGHI - IL MESSAGGIO “IN CODICE” DI MACRON SULL’INVIO DI SOLDATI IN UCRAINA E LE PAROLE AL VENTO DI CROSETTO…

DAGOREPORT – L'ENNESIMO BLUFF DELLA MELONA SI CHIAMA UCRAINA: IL SUO SOSTEGNO E' SOLO UN RIDANCIANO ''CONFORTO VOCALE” COL SOLITO CONTORNO DI SMORFIE E OCCHIONI SBATTUTI A QUELL'ANIMA IN PENA DI ZELENSKY - LA PROVA? A BERLINO, OGGI, SI SONO RIUNITI I LEADER CHE DECIDONO DAVVERO LA STRATEGIA EUROPEA PER SOSTENERE CON ARMI E MEZZI L'UCRAINA: IL FRANCESE MACRON, IL TEDESCO SCHOLZ E IL POLACCO TUSK. E L'ITALIA? NON RIUSCENDO A TRASFORMARE IL BLA-BLA DELLA MELONA NÉ IN SOLDI NÉ IN ARMI, NON CONTA UN CAZZO E STA A CASA - COSI' MENTRE OGGI SI RIUNIVA IL COSIDDETTO "TRIANGOLO DI WEIMAR", SAPETE DOV'ERA L'UNDERDOG DE' NOANTRI? A CIANCIARE SU UN ALTRO SUO POLVERONE: QUEL FANTOMATICO "PIANO MATTEI" CHE FINIRA' CON L'INAUGURAZIONE DI UNA BELLA POMPA DI BENZINA A TUNISI (SE VA BENE...)