gualtieri

ITALIA, ALLARME ROSSO: CON IL PIL IN CADUTA LIBERA (-11,2%), C’È L'INCUBO CHIUSURA PER UN'AZIENDA SU TRE - A FINE ANNO LA DISOCCUPAZIONE ANDRÀ OLTRE IL 12% - PESANO LE MISURE DI CONFINAMENTO IMPOSTE DAL GOVERNO ITALIANO A MARZO, COMPRESI GLI ARRESTI DELLA PRODUZIONE - PER UN LIBERO PROFESSIONISTA SU TRE (36%), IL PESO DELLA BUSTA PAGA SI È ADDIRITTURA RIDOTTO DI OLTRE LA METÀ…

Emanuele Bonini per “la Stampa”

 

Gualtieri Conte

Se tutto va bene, comunque, andrà peggio del previsto. La Commissione europea rivede ancor più al ribasso le stime di crescita per l'Italia, la peggiore in Europa. A fine anno il prodotto interno lordo registrerà una contrazione dell'11,2%, e la ripresa prevista per il 2021 sarà al 6%, ridotta di mezzo punto percentuale rispetto a quanto stimato solo due mesi fa. Tutto questo se non ci sarà una seconda ondata di Coronavirus, altrimenti la situazione economica peggiorerà.

 

L'Ocse intanto avverte: già così a fine 2020 la disoccupazione arriverà al 12,4%. Ma perché l'Italia va così male? Pesano le misure di confinamento. «Le rigorose misure di blocco imposte dal governo italiano a marzo, compresi gli arresti della produzione, significano che il danno all'attività economica dovrebbe essere ancora maggiore nel secondo trimestre». E così il pil italiano perderà ancora l'1,7% contro l'1% europeo che così scenderà del meno 8,7% (la precedente previsione era - 7,7%).

 

IGNAZIO VISCO

Ecco perché adesso per l'Italia diventano cruciali le riforme, specie quelle nel mercato del lavoro. E' l'Unione europea a dirlo, ed è l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) a certificarlo. La prima osserva che una prolungata crisi del mercato del lavoro, «potrebbe frenare la ripresa prevista», già più contenuta del previsto, la seconda, nel suo documento sulle prospettive sull'occupazione 2020, rileva il rischio di un picco dei senza lavoro al 12,4%, che rientrerà leggermente alla fine del 2021 (11%), comunque sopra i livelli pre-crisi (10%).

 

Tradotto: il Coronavirus «sta cancellando quattro anni di lenti miglioramenti». Ma a mettere pressione sull'Italia e il suo governo sono anche le considerazioni di Bankitalia. La domanda interna è già stritolata, rilevano le ultime analisi di palazzo Koch. Lavoratori e famiglie fanno fatica a tirare avanti. Non sorprende che nella repubblica fondata sulle partite Iva a soffrire siano soprattutto i lavoratori indipendenti, che «nella misura di quasi l'80% hanno subito un calo nel reddito».

 

giuseppe conte roberto gualtieri mes

Per un libero professionista su tre (36%), il peso della busta paga si è addirittura ridotto di oltre la metà. Ma in generale oltre la metà della popolazione dichiara di aver subito una contrazione nel reddito familiare in questi mesi. La Commissione Ue ritiene che ora che il confinamento è passato la domanda interna potrà riprendere a correre, ma alla luce del quadro offerto da Bankitalia non così forte. Le cattive notizie non finiscono qui.

 

Nel giorno delle previsioni Ue che certificano il profondo rosso dell'economia nazionale, ai dati Ocse e ai rilievi di Bankitalia si accompagnano anche le stime dell'Istat sul tessuto imprenditoriale. Oltre un'azienda su tre è a rischio chiusura. «L'impatto della crisi sulle imprese è stato di intensità e rapidità straordinarie, determinando seri rischi per la sopravvivenza: il 38,8% delle imprese italiane che occupano circa 3,6 milioni di addetti, ha denunciato l'esistenza di fattori economici e organizzativi che ne mettono a rischio la sopravvivenza nel corso dell'anno».

 

BANKITALIA 3

L'economia rischia di fermarsi di nuovo, e non a causa di un nuovo lockdown. Nel complesso la situazione italiana è preoccupante, la tenuta economica scricchiola da tutte le parti. Calo delle esportazioni, shock della domanda interna, imprese e famiglie in difficoltà. Con, sullo sfondo, lo scenario di una nuova ondata che potrebbe assestare la spallata decisiva. L'Europa potrà certamente dare il contributo, ma il grosso del lavoro andrà svolto in Italia. Nel paragrafo dedicato al Paese, la Commissione europea sottolinea che il pil ricomincerà a crescere già alla fine di quest' anno «se aiutato da un sostanziale sostegno politico».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)