maria giovanna maglie liliana segre

ITALIA FATTA A MAGLIE - MA SÌ, SFRUTTIAMO ANCORA UN PO' LILIANA SEGRE, DOPO LE BUFALE SUGLI INSULTI CANDIDIAMOLA AL QUIRINALE, LEI CHE NEL 2022 AVRÀ 92 ANNI. LA COSA INCREDIBILE È CHE LA SINISTRA AL GOVERNO CHE OGGI USA LA SHOAH COME ARMA POLITICA È LA STESSA CHE NOMINA UN MINISTRO CHE BOICOTTA ISRAELE, INVOCA L'ANTISEMITA CHEF RUBIO IN RAI, FISCHIA LA BRIGATA EBRAICA - CON LA FAKE NEWS DEI 200 MESSAGGI D'ODIO HANNO COLPITO IL PROF. GERVASONI E PREPARATO LEGGI BAVAGLIO PER AZZITTIRE IL DISSENSO. PECCATO CHE NON GLI CREDA PIÙ NESSUNO…

 

Lettera di Maria Giovanna Maglie a Dagospia:

 

 

Caro Dago,

 

l articolo di pietro colaprico su liliana segre

Sabato 26 ottobre, su Repubblica, a firma di Pietro Colaprico è uscito un articolo in cui si cita diffusamente un rapporto dell’Osservatorio antisemita e si sostiene che la senatrice a vita Liliana Segre riceva 200 insulti al giorno. Il rapporto esce due giorni dopo, dice una cosa diversa; i dati si riferiscono al 2018, non al 2019. Gli episodi di antisemitismo sono 197 all’anno, non 200 al giorno. Nel frattempo su questi dati fasulli hanno montato un inferno, nel frattempo fanno finta di niente anche oggi che grazie a Dagospia l'imbroglio è stato diffuso.

 

Peggio, alzano il tiro verso il Colle.

 

 Ma sì, sfruttiamola ancora un po', candidiamo la senatrice a vita Liliana Segre, che avrà per allora compiuto gloriosi 92 anni, al Quirinale. È un politico? No, ma ha un'alta visione delle cose della vita, per dirla con Lucia Annunziata e con Nicola Zingaretti da New York, e tanto per allora nei progetti di certi che invece la politica ahinoi la fanno, l'Italia sarà ridotta in modo tale che più che un simulacro, più che un'icona, a occupare la presidenza della Repubblica potrebbe non servire. Figurati la riforma del presidenzialismo, figurati una repubblica presidenziale.

 

La cosa incredibile è che non abbiano capito che non gli crede più nessuno o quasi, che gli italiani vogliono lavoro e sicurezza, e che se continui a rispondere a esigenze sacrosante levando alti e soliti lai di "fascisti razzisti antisemiti", non solo perdi voti e consensi e vai a scatafascio, ma semini l'odio che dici di voler combattere.

 

episodi antisemitismo 2018 osservatorio

Dici, perché siccome nel caso degli attacchi a Liliana Segre menti e costruisci bufale, l'odio lo vuoi diffondere come in una orribile pandemia, e meno male che gli italiani sono refrattari a questo morbo. Si sfogano sui social perché rabbia ce n'è tanta e finisce lì.

 

Il bello è che ci cascano tutti o quasi, in un riflesso di conformismo che colpisce anche i più coraggiosi, perché non c'è niente da fare, e l'Italia, bellezza, è l'Italia antifascista, è l'Italia dell'Anpi eterna, è l'Italia della Resistenza molto più forte negli anni di pace che in quelli di guerra, e guai a chi sì prova a scrivere la storia per come avvenne, per chi voglia affermare che la Shoah è una tragedia troppo grande e innominabile per immiserirla e strumentalizzarla ogni giorno, per farne pantomima, da "La vita è bella" in avanti.

 

Guai a chi sostenga che non la puoi celebrare dolente per poi accompagnarla impunemente con i fischi alla Brigata ebraica ogni 25 aprile, non puoi ostentarla ma poi indossare lo straccio e sventolare la bandiera palestinese, non puoi fingere che sia un faro mentre si isola, si insulta, si boicotta Israele. Non dovresti fare ministro della Pubblica Istruzione uno che fu attivo nel boicottaggio dei prodotti made in Israele e nemmeno impunemente proporre per un programma in RAI "perché interessa ai giovani e parla alle periferie" tale Chef Rubio che ogni giorno sui social commette reato di antisemitismo e di istigazione all'odio e all'azione violenta contro Israele.

 

Dovrebbe esserci un minimo di coerenza nel ricordare che nello Stato di Israele ci abitano gli ebrei, dovrebbero rivendicarla gli eredi dei protagonisti e i testimoni ancora vivi del misfatto che fu commesso dall'uomo. Troppo spesso non lo fanno.

liliana segre con la scorta 2

 

Ti voglio ringraziare proprio per questo, caro Dago, per aver avuto il coraggio di informazione sulla Grande Bufala degli insulti a Liliana Segre. La bufala in questo caso non solo offende gli italiani accusati di antisemitismo senza né una ragione né un numero, anzi inventandoli i numeri, danneggia e offende la protagonista che si è trovata al centro di un'attenzione non richiesta, che ha rischiato e rischia di diventare un obiettivo di pochi  odiatori, ora sguinzagliati dal clamore mediatico.

 

La verità? Quella scritta dall'Osservatorio Antisemita e correttamente riportata da Nicolò Zuliani per www.termometropolitico.it , che senza la diffusione che garantisce Dagospia avrebbe forse avuto meno visibilità. Se è per questo, anche ora fanno finta di niente, ma forse non gli riesce.

 

il premiolino 2016 piero colaprico (vice presidente giuria)

La verità? Liliana Segre non riceveva 200 insulti al giorno, gli attacchi monitorati erano 197 in un anno e rivolti ad ebrei visibili e conosciuti come Gad Lerner, Enrico Mentana, David Parenzo, Emanuele Fiano. Un numero certamente riprovevole in ogni caso ma veramente basso rispetto agli episodi denunciati dagli Osservatori delle altre nazioni europee, quali Francia, Germania, Inghilterra.

 

Poi è arrivato un articolo di Repubblica il cui autore, Pietro Colaprico, ora dichiara di essersi ispirato ai commenti sotto a un singolo tweet di un anno fa. Non ha cifre ufficiali, non ha dati elaborati, non una inchiesta autonoma, eppure i numeri vengono moltiplicati per 365 quanti sono i giorni dell'anno, sono seguiti altri indignati editoriali del direttore, Carlo Verdelli, le prese di posizione dell'Annunziata su Huffington Post, le intemerate di Michele Serra, le manifestazioni, le cittadinanze onorarie, tutte del genere che segue:

 

"Una signora milanese di 89 anni, deportata nei lager come milioni di ebrei d'Europa e scampata, insieme a pochi, allo sterminio, deve girare scortata da due carabinieri perché subissata di insulti e minacce online. Succede in Italia il sette di novembre dell'anno 2019.  La notizia non consente di drammatizzare né di minimizzare. Ha una sua definitiva e terrificante eloquenza. È la conferma "ufficiale" che settantacinque anni dopo i campi di sterminio….".

carlo verdelli foto di bacco

 

Settantacinque anni dopo i campi di sterminio che cosa?

 

Indignate reazioni obbligate del mondo politico, dal premier Conte alla presidente del Senato Casellati, ultimo dopo la decisione della scorta a Liliana Segre è intervenuto anche il presidente Mattarella, forse il più prudente e accorto di tutti.

 

Nel frattempo guai a chi tentava distinguo, guai a chi si provava a cercare sui social le minacce, e giu' accuse di istigare odio rivolte naturalmente a Matteo Salvini, l'uomo nero da battere, uno che invece le minacce di morte quotidiane anche a mezzo proiettile o immagini che lo ritraggono decapitato o impiccato a testa in giù, se le deve tenere e tacere.

 

lucia annunziata foto di bacco

Il tutto è stato condito dalla costituzione di una super commissione contro l'antisemitismo, come se non bastassero, e guai se così non fosse, il nostro codice le nostre leggi i nostri tribunali, che in realtà nasconde malamente ma proprio malamente l'intenzione di una censura sulla libertà di espressione, che con l'antisemitismo e la Shoah non c'entra proprio niente, e' invece un codice Boldrini o un codice Scalfarotto che intende controllare, attraverso un organismo politico, la valutazione di ciò che viene considerato odio o viene considerato il nazionalismo o viene considerato razzismo.

 

Volete un esempio? Leggetevi il manifesto "Milano e Torino insieme contro il razzismo", che Il sindaco Sala e la sua collega di Torino, Chiara Appendino, hanno firmato al Palazzo Civico di Torino. Lo chiamano il "Manifesto della comunicazione non ostile", assieme a Rosy Russo, ideatrice e fondatrice di Parole O_Stili. E lo hanno dedicato a Liliana Segre. Il documento prevede la condivisione di 10 principi e "l'impegno a osservarli, promuoverli e diffonderli con l'obiettivo di contrastare l'odio in rete e sostenere un uso consapevole del linguaggio, sia da parte degli utenti, sia da parte di chi ricopre cariche politiche o istituzionali".Brrr.

 

Tradotto? È un vero e proprio bavaglio.

 

matteo salvini giorgia meloni 2

Nel frattempo, quasi naturalmente, quegli orribili insulti, pochi, nascosti, sono stati amplificati, enfatizzati, portati quasi ad esempio, e quindi si sono moltiplicati.

 

Ma lo strumento di odio lo ha diffuso per primo la Repubblica. Un esempio per tutti.

 

Dall'articolo del 25 ottobre:

 

"Sulla stessa lunghezza d'onda Marco Gervasoni. È un docente di Storia contemporanea all'università degli studi del Molise e dopo l'intervento della senatrice a vita a sostegno del Governo Conte, si legge nel report dell'osservatorio antisionismo, «ha twittato una serie di malevoli post cui sono seguiti decine di insulti contro Liliana Segre. Qualche esempio: ebrea di professione, stronza, vecchia rincoglionita, sionista pensa ai palestinesi, senatrice senza meriti che lucra sull'Olocausto, vecchia ignorante e in malafede, personaggio squallido, vecchia demente"

 

Ma il professore Gervasoni non ha twittato proprio niente di malevolo, ha espresso solidarietà a Liliana Segre, ribadito la stima e il rispetto per Israele, ha solo criticato l'istituzione di una super commissione che ritiene inutile. Dei commenti sotto i suoi tweet non è responsabile, come fa credere Repubblica.

 

matteo salvini giorgia meloni

 È proprio questo il meccanismo , arrivare a una decisione solo emotiva, sfruttando a cascata una serie di reazioni tutte emotive che sono partite da una menzogna che aveva lo scopo di suscitare quelle emotività. E credetemi, non c'entrano l'antisemitismo o il razzismo, magari centra l 'ego ipertrofico che i social incoraggiano, Ma chi ha cominciato il gioco al massacro?

 

Se Nicola Zingaretti senza pudore alcuno ha dichiarato il 19 ottobre che Piazza San Giovanni pacifica e festante era "portatrice di rabbia odio e violenza", sentite questo articolo vibrante per l' Huffington del sindaco di Napoli, De Magistris

MARCO GERVASONI

 

Così doverosamente comincia "Napoli sarà sempre con Liliana Segre…"

 

Così prosegue e conclude: "Memori dei crimini indicibili che ha subito il popolo ebreo, non si può più accettare l'occupazione brutale delle terre di Palestina da parte di Israele. Non tolleriamo più  governi che mettono i popoli gli uni contro gli altri  perché le nostre infelicità non sono colpa di poveri e oppressi ma di un sistema che ha creato ingiustizie e disuguaglianze".

 

Potrei mai chiudere senza citare il portatore ufficiale dei messaggi illuminati di pace e fratellanza. Chi se non Roberto Saviano?

 

"L’odio verso Liliana Segre è responsabilità di Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Liliana Segre è stata testimone dell’inferno, ma continua ad avere negli occhi la luce di chi non ha rancore. A lei vogliamo somigliare e non a chi avvelena l’Italia con messaggi di odio e di violenza".

beppe sala l assedio

 

 

Qualcuno l'ha informato che si tratta di fake news, ovvero bufale? Qualcuno gli ha detto che, stante l'esistenza di una super commissione di controllo su tutte le cattiverie che diciamo, capace che un giorno l'altro tocchi pure a lui rispondere di quel che dice? Figuriamoci.

 

roberto saviano sul red carpet a venezia

 Allora? chi ha perso qualunque capacità di proposta politica e gli tocca far ricorso ai partigiani? Chi istiga odio? Chi viene sempre meno ascoltato? Chi rischia di essere infilzato da un forcone, simbolico si intende?

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...