kamala harris donald trump

JOE BIDEN SARÀ ANCHE RINCOGLIONITO, MA OPERAI, NERI E ISPANICI L’AVREBBERO PREFERITO A KAMALA HARRIS – LA CAMPAGNA DELLA VICEPRESIDENTE, A 20 GIORNI DALLE ELEZIONI, È IN STALLO: È PER QUESTO CHE PROVA A RACCATTARE VOTI TRA I CONSERVATORI FACENDOSI INTERVISTARE DA “FOX NEWS” - IL VANTAGGIO SU TRUMP NEI SONDAGGI SI È RIDOTTO A POCO PIÙ DEL 2%, TROPPO BASSO PER GARANTIRSI LA VITTORIA NEGLI STATI IN BILICO – TRA AFROAMERICANI E ISPANICI KAMALA HA PERSO IL 10% RISPETTO A BIDEN. E NON È SOLO MISOGINIA. I NERI SI SENTONO TRASCURATI DAI DEM, E I LATINOS SONO INSODDISFATTI PER LA GESTIONE DELL’IMMIGRAZIONE…

Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”

 

MEME SULL USO DEI FILTRI DI KAMALA HARRIS

La luna di miele di Kamala Harris è finita. Non significa che non possa vincere le presidenziali, però il “momentum”, lo slancio della candidatura, si è esaurito. I sondaggi nazionali vedono i due candidati alla pari, o nel migliore dei casi danno Harris in vantaggio di 3 punti.

 

Non basta, perché gli stessi manager della sua campagna ammettono che visto l’aiuto regalato ai repubblicani dal sistema del collegio elettorale, lei ha bisogno di essere avanti almeno di 5 punti, perché il distacco abbia un peso per la vittoria finale.

 

KAMALA HARRIS VS DONALD TRUMP - SONDAGGIO FIVE THIRTY EIGHT - 15 OTTOBRE 2024

Nei sette Stati decisivi, Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, North Carolina, Georgia, Arizona e Nevada, la situazione è ancora più complicata, con distacchi entro un punto quasi ovunque. La campagna di Trump ha fatto girare un memo in cui celebra lo “scioglimento” della rivale e l’inversione di tendenza.

 

“Spin”, propaganda, ma non solo. Le difficoltà di Harris sono confermate dalla scelta di farsi intervistare dalla tv conservatrice Fox , nel tentativo di invadere il campo di Trump.

 

La salute mentale di Donald preoccupa. Lunedì si è fermato durante un comizio in Pennsylvania, perché due persone si erano sentite male, ma poi invece di riprendere la conversazione è rimasto sul palco ad ascoltare musica per 39 minuti.

 

DONALD TRUMP BALLA

La sua popolarità però non cala. Gli elettori lo preferiscono su economia e immigrazione, i temi in cima alle preoccupazioni. Sull’immigrazione […] è passato dal muro alla deportazione di massa. Ha scelto una strategia aggressiva, che funziona anche se dice bugie, perché i sostenitori gli credono. Ha rinunciato a conquistare indecisi e moderati, punta solo a motivare la base estremista.

 

È convinto che riportare alle urne i 74 milioni di americani che lo avevano votato nel 2020 basterà, perché Harris non riuscirà a mobilitare gli 81 milioni di Biden. Quando esagera, minacciando di sovvertire la democrazia, non paga, perché i sostenitori non pensano lo farà. Gli elettori bianchi lo vedono come ultimo argine per non cedere il Paese agli immigrati, e secondo l’ex neocon Robert Kagan sono pronti all’insurrezione, se perdesse.

 

BRET BAIER - INTERVISTA KAMALA HARRIS SU FOX NEWS

Stesso discorso per i crociati della battaglia culturale, motivati da aborto, trans, anti woke, e i penalizzati dalla globalizzazione. Poi ha fatto dire a Melania che lei è favorevole all’aborto, per ammorbidire la sua percezione su questo punto debole. Per carpire invece il grande business basta ricordare che aveva invitato a Mar-a-Lago i leader dell’industria dell’energia fossile, promettendo di cancellare tutte le regole e limitazioni della transizione verde, in cambio di un miliardo di dollari alla sua campagna.

 

kamala harris e tim walz - convention nazionale democratica chicago

Harris è forte tra le donne e chi mette l’aborto in cima alle priorità, ma non basta. Spera nei giovani, ma andranno alle urne? Tra afro americani e ispanici nei sondaggi prende circa il 10% in meno rispetto a Biden.

 

Per misoginia, come ha lamentato Obama, e per ragioni politiche. I neri si sono sentiti trascurati dai democratici, mentre i latini non sono contenti delle scelte sull’immigrazione, perché chi è entrato legalmente non vuole essere insidiato dagli illegali. Pure i sindacati, decisivi per riportare nella casa democratica i voti dei colletti blu di Pennsylvania, Michigan e Wisconsin, l’hanno mezzo tradita. Si riconoscevano in Joe, maschio bianco di Scranton, ma meno in una nera della California, anche se era la vice. Secondo Axios ci sono tensioni con Biden, che non si coordina con la sua campagna. Harris non ha ancora perso, ma la corsa è in salita.

intervista di joe biden alla cbsjoe biden indossa un cappellino di donald trump 8KAMALA HARRIS E TIM WALZ tim walz e kamala harris intervistati dalla cnnsupporter di kamala harris a pittsburgh, pennsylvania kamala harris fake pornkamala harris alla convention nazionale democratica di chicago 1doug ehmoff tira un bacio a kamala harriskamala harris alla convention nazionale democratica di chicago IL TRUMP-OLINO DI KAMALA - VIGNETTA BY GIANNELLIsteve kerr appoggia kamala harrisKAMALA HARRIS INTERVISTA 60 MINUTES - CBSKAMALA HARRIS INTERVISTA 60 MINUTES - CBS

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…