kamala harris

KAMALA, UN GRAN ROMPICOJONI - HA FAMA DI LEADER INDISCIPLINATA, INCAPACE DI GESTIRE IL SUO TEAM: QUELLO DELLA CAMPAGNA ELETTORALE DEL 2020 ANDÒ IN PEZZI PRIMA ANCORA DELL’INIZIO DELLE PRIMARIE E ALLA CASA BIANCA HA CAMBIATO CAPI DI GABINETTO, CONSIGLIERI, RESPONSABILI DELLA COMUNICAZIONE (ALCUNI CACCIATI, ALTRI ANDATI SBATTENDO LA PORTA) - NESSUNO DI QUELLI CHE HANNO LAVORATO PER LEI QUANDO ERA IN CALIFORNIA L’HA SEGUITA A WASHINGTON - FAMOSA PER IL RIFIUTO DI LAVORARE SODO PER PREPARARSI AGLI INCONTRI, KAMALA ERA TALMENTE “INVISIBILE” ALLA CASA BIANCA CHE LE TV AVEVANO SMESSO DI SPENDERE SOLDI PER MANDARE TROUPE A SEGUIRE I SUOI VIAGGI…

Estratto dell’articolo di Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”

 

KAMALA HARRIS

Tutti sul carro di Kamala. Tre anni e mezzo alla Casa Bianca con uno staff piccolo, sfasciato e ricostruito più volte, mentre il team Biden nella West Wing della Casa Bianca la guardava con noncuranza, quando non con ostilità: «Mi sento ghettizzata», diceva. Intanto le reti televisive avevano smesso di spendere soldi per mandare troupe a seguire i suoi viaggi.

 

KAMALA HARRIS bacia il marito

Ma ora che la Harris è la più che probabile candidata democratica alla Casa Bianca, tutto cambia. Da Bill e Hillary Clinton ai presidenti del partito democratico di tutti i 50 Stati dell’Unione, l’elenco degli endorsement è infinito. A contare, però, sono soprattutto i possibili suoi sfidanti che ora si allineano e potrebbero entrare nel ticket come vice: Kamala ha già parlato coi governatori del Kentucky e del North Carolina Andy Beshear e Roy Cooper, ma la sostengono e sono papabili anche la governatrice del Michigan Gretchen Whitmer, quello della Pennsylvania Josh Shapiro, il ministro dei Trasporti Pete Buttigieg, il senatore dell’Arizona ed ex astronauta Mark Kelly.

KAMALA HARRIS

 

[…] sono tutti consapevoli che quella di battere Trump resta un’impresa titanica. Affidata a un candidato più giovane di Biden ma poco popolare e tutto da costruire […] David Plouffe, che fu manager della campagna democratica del 2008, sceglie un paragone simile: «Sta passando dai teatri off-Broadway a quelli di Broadway. Bisogna sapere che molti attori non sopravvivono a questa trasformazione. […] c’è molto da lavorare per costruire la sua immagine».

 

il primo discorso di kamala harris dopo il passo indietro di joe biden 6

Proprio Plouffe potrebbe essere uno dei protagonisti in questa fase. Si è detto disponibile a dare consigli ma ha avvertito che Kamala avrà comunque lo staff della Casa Bianca: non tanto il suo che è poca cosa, quanto quello della campagna di Biden. Harris dovrebbe incontrarlo domani in Delaware: deve ricostruire in pochi giorni la sua immagine, sviluppare una narrativa che parta dall’infanzia difficile a Oakland, passi per la carriera giudiziaria con la sua fama di procuratrice dura contro il crimine (troppo dura per la sinistra radicale che l’ha definita «cop», poliziotto).

 

JOE BIDEN KAMALA HARRIS

E, poi, valorizzare quello che ha fatto da vicepresidente soprattutto in campo sociale: la lotta per i diritti delle donne, per l’aborto, contro la violenza domestica, per l’istruzione. Lasciando, magari, in ombra il tema dell’immigrazione.

 

COPERTINA DI TIME DOPO L ANNUNCIO DEL RITIRO DI JOE BIDEN

Biden le aveva chiesto di occuparsi dell’afflusso di clandestini: non si può dire che la sua gestione sia stata efficace, ma non aveva molti strumenti a disposizione. Harris deve imparare in fretta a comunicare in modo efficace e capillare anche sulle reti sociali, mentre attraversa il Paese in lungo e in largo cercando di recuperare l’elettorato centrista che starebbe abbandonando i democratici non solo negli Stati in bilico come Pennsylvania, Wisconsin e Michigan, ma anche in alcuni fin qui considerati abbastanza sicuri per la sinistra come Minnesota e New Mexico.

 

joe biden con kamala harris festa del 4 luglio

Per far questo Harris ha bisogno non solo di comunicatori efficaci […] ma anche di disciplina. Ha fama di leader indisciplinata, incapace di gestire il suo stesso team: quello della campagna elettorale del 2020 andò in pezzi prima ancora dell’inizio delle primarie e alla Casa Bianca le cose non sono andate meglio con un tourbillon di capi di gabinetto, consiglieri, responsabili della comunicazione cacciati o che se ne sono andati sbattendo la porta. E nessuno di quelli che hanno lavorato per lei quando era in California l’ha seguita a Washington.

kamala harris

 

Famosa per le sue divagazioni e per il rifiuto di lavorare sodo per prepararsi agli incontri, Kamala ha bisogno di gente con ascendente su di lei che la spinga a restare focalizzata sui temi essenziali. […]

kamala harris volodymyr zelensky KAMALA HARRIS JOE BIDENKAMALA HARRIS JOE BIDENLE COPERTINE DI TIME PRIMA E DOPO L ANNUNCIO DEL RITIRO DI JOE BIDEN

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)