giorgia meloni riccardo maggi

“ABBIAMO LA COSCIENZA A POSTO. SPERO CHE CHI ATTACCA IL GOVERNO E NON DICE NULLA SUGLI SCAFISTI POSSA DIRE LO STESSO" – AL QUESTION TIME ALLA CAMERA, GIORGIA MELONI RISPONDE ALL'INTERROGAZIONE DI RICCARDO MAGI (+EUROPA) SUL NAUFRAGIO DEL BARCONE AL LARGO DELLA LIBIA – "PER FINI POLITICI SI FINISCE PER METTERE IN DISCUSSIONE CHI SALVA LE VITE E PER CALUNNIARE L'ITALIA INTERA. FINCHÉ CI SARANNO PARTENZE SU BARCHE IN PESSIME CONDIZIONI E CON PESSIME CONDIZIONI METEO CI SARANNO PERDITE DI VITE"

== MIGRANTI: MELONI, PER FINI POLITICI SI CALUNNIA ITALIA =

giorgia meloni question time 15 febbraio 2023

 (AGI) - Roma, 15 mar. - "Per fini politici si finisce per mettere in discussione chi salva le vite e per calunniare l'Italia intera". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, al question time,

parlando delle tragedie dell'immigrazione. "Dobbiamo prevenire i trafficanti e investire sulle rotte legali, la nostra coscienza e' a posto. Spero che chi attacca il governo e non dice nulla sugli scafisti possa dire lo stesso", dice il presidente del

Consiglio.

 

++ MIGRANTI: MELONI, LA NOSTRA COSCIENZA È A POSTO ++

RICCARDO MAGI QUESTION TIME 15 MAGGIO 2023

 (ANSA) - ROMA, 15 MAR - "Finché ci saranno partenze su barche in pessime condizioni e con pessime condizioni meteo ci saranno perdite di vite. Bisogna investire sulle rotte legali, ed è esattamente il lavoro che sta facendo il governo. La nostra coscienza è a posto, spero che chi attacca il governo ma non dice una parola sugli scafisti possa dire lo stesso". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla Camera rispondendo all'interrogazione di Riccardo Magi, segretario di +Europa sl naufragio di un'imbarcazione carica di migranti al largo delle coste libiche. (

 

 

IL TESTO DELL'INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA PRESENTATA DA RICCARDO MAGI

   MAGI. – Al Presidente del Consiglio dei ministri. – Per sapere – premesso che:

GIORGIA MELONI QUESTION TIME 15 MAGGIO 2023

   nella notte tra venerdì 10 e sabato 11 marzo 2023 Alarmphone segnalava alle autorità italiane, libiche e maltesi la presenza di un'imbarcazione in distress a circa 100 miglia dalle coste libiche sulla quale si trovavano 47 persone. A seguito dell'inerzia delle autorità competenti l'aereo Seabird dell'organizzazione non governativa Sea Watch contattava per sollecitare i soccorsi, oltre che le autorità preposte, anche il mercantile Basil L che si è diretto verso il natante, non riuscendo tuttavia ad intervenire a causa delle avverse condizioni meteo;

 

   nelle ore successive le autorità libiche si rifiutavano di intervenire a causa della mancanza di assetti navali a disposizione nell'area di Bengasi e chiedevano contestualmente alle autorità italiane di approntare un intervento in loro vece;

   la richiesta di intervento operata dalle autorità libiche nei confronti della Guardia costiera italiana, secondo il diritto internazionale, comporta l'accettazione della propria responsabilità indipendentemente dalla zona Sar dove ha luogo l'evento di distress per il quale le autorità sono state allertate;

question time alla camera del 15 marzo 2023

 

   la Guardia costiera italiana, riaffermando più volte la competenza delle autorità libiche sul coordinamento delle operazioni di salvataggio, ha richiesto ad altri natanti mercantili presenti nella zona di sorvegliare la situazione in attesa della guardia costiera libica. Successivamente raggiunta da nuova chiamata telefonica con la quale Seabird informava del peggioramento della situazione, la Guardia costiera italiana ha interrotto le comunicazioni;

 

   secondo anche quanto riportato a mezzo stampa, la Guardia costiera italiana afferma di non essere intervenuta in quanto l'evento ha avuto luogo in zona Sar libica, quindi al di fuori della propria giurisdizione, non considerando tuttavia che secondo la normativa internazionale con zona Sar si individua una porzione di acque internazionali la cui delimitazione risponde a necessità organizzative, non trattandosi tanto di delimitazione di sovranità;

naufragio barchino migranti acque libiche 3

 

   la presenza di una zona Sar non esime dal dovere di soccorso in mare, così come stabilito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982. L'allarme, nel caso in cui vi sia un'imbarcazione in distress, viene diramato alle autorità di più Paesi che sono nelle vicinanze e quindi in grado di sopperire alle eventuali inerzie delle autorità preposte al controllo della zona Sar –:

 

   considerati i fatti esposti in premessa, per quali motivi le autorità italiane non siano intervenute con propri assetti e non abbiano invitato ad intervenire assetti militari presenti nell'area, anche considerando le nuove disposizioni ex articolo 8, comma 1, lettera b), del decreto-legge 10 marzo 2023, n. 20.

naufragio barchino migranti acque libiche 1MIGRANTI - BARCONE ALLA DERIVA IN LIBIA

(3-00240)

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