“ABBIAMO ELEMENTI PER AFFERMARE CHE QUALCUNO, TRA I PARTITI ITALIANI, HA PRESO SOLDI DAL CREMLINO” - IL CONSIGLIERE DI ZELENSKY, MYKHAILO PODOLYAK: “NON POSSIAMO INTERFERIRE NEGLI AFFARI INTERNI DELL'ITALIA E NON POSSIAMO PARLARE PUBBLICAMENTE DI CHI HA RICEVUTO SOLDI RUSSI A SCOPO DI LOBBYING. CERTAMENTE, A LIVELLO DI INTELLIGENCE, I NOSTRI DUE PAESI COOPERANO. HO MOTIVO DI RITENERE CHE I DATI CI SIANO TUTTI: CHI HA PRESO E QUANTO” - E ALLA DOMANDA “SI RIFERISCE A SALVINI?” RISPONDE “QUESTO LO STA DICENDO LEI. NON VOGLIO AGGIUNGERE ALTRO, SAREBBE INGERENZA…”

-

Condividi questo articolo


Fabio Tonacci per “la Repubblica”

 

mykhailo podolyak mykhailo podolyak

«Abbiamo elementi per affermare che qualcuno in Europa, anche tra i partiti italiani, ha preso soldi dal Cremlino, ma non possiamo svelarlo perché significherebbe interferire con la politica del vostro Paese». Mykhailo Podolyak, 50 anni, consigliere dell'Ufficio del presidente ucraino e capo del team di negoziatori che mesi fa ha provato l'impervia via dell'accordo diplomatico coi russi, è un uomo che conosce i meccanismi della comunicazione.

 

PUTIN ZELENSKY PUTIN ZELENSKY

Non foss' altro perché, prima di diventare uno dei collaboratori più ascoltati da Zelensky, faceva il giornalista. In 36 minuti di intervista con Repubblica , pesa le parole e affronta gli argomenti più caldi del conflitto russo-ucraino: i referendum farsa, il rischio dell'escalation atomica, gli incidenti ai gasdotti nel Baltico. Non si sottrae neanche quando il discorso vira sull'Italia.

 

In un'intervista, lei ha affermato di avere prove della collaborazione di alcuni partiti europei con la Russia, da cui avrebbero ricevuto denaro. Conferma?

vladimir putin al cremlino nel 2004 vladimir putin al cremlino nel 2004

«Corretto. È ormai noto che la Federazione ha speso 300 milioni di euro negli ultimi anni per finanziare alcuni movimenti politici nell'Unione Europea e, così facendo, ha cercato di influenzare sia le politiche nazionali sia quelle dell'Unione».

 

Nel famoso report americano in cui si citano i 300 milioni, però, l'Italia non appare.

«A noi non sfugge il comportamento di certi partiti, a volte proprio quelli italiani, che prendono posizioni apertamente filo-Putin, sostenendo per esempio che, per un motivo o per un altro, la Russia aveva il diritto di attaccare l'Ucraina».

 

putin zelensky putin zelensky

Capisce bene che la questione non è secondaria. Siete o non siete in possesso di elementi concreti che dimostrano il coinvolgimento di politici italiani?

«Cerchi di capirmi, non possiamo interferire negli affari interni dell'Italia e non possiamo parlare pubblicamente di chi ha ricevuto soldi russi a scopo di lobbying. Certamente, a livello di intelligence, i nostri due Paesi cooperano. Ho motivo di ritenere che i dati fondamentali ci siano tutti: chi ha preso e quanto».

 

Il leader della Lega Matteo Salvini è, o almeno è stato, molto vicino a Putin. Si riferisce a lui?

«Questo lo sta dicendo lei. Non voglio aggiungere altro, sarebbe ingerenza».

 

matteo salvini con la maglietta di putin al parlamento europeo matteo salvini con la maglietta di putin al parlamento europeo

Parliamo della guerra. La Russia oggi dichiarerà l'annessione delle regioni occupate di Kherson, Zaporzhizhia, Lugansk e Donetsk. Cosa cambia per voi?

«Niente. I referendum non hanno valore legale, per il diritto internazionale le regioni sono e rimangono territori dell'Ucraina. E l'Ucraina è pronta a tutto per riprenderle. Il nostro popolo ce lo chiede. Sono stati voti farsa, a cui hanno partecipato poche persone. A chi andava a votare puntavano il fucile in faccia ordinando: 'Vota!". Le nostre controffensive, quindi, vanno avanti» Il Cremlino minaccia di usare armi atomiche tattiche se ritiene che il proprio territorio sia attaccato.

 

Siamo all'escalation nucleare?

cremlino cremlino

«Le possibilità di un conflitto nucleare non sono alte, ma esistono. E se il mondo, intendo la parte civile del mondo, consentirà il completo collasso della sicurezza nucleare internazionale, avremo conseguenze catastrofiche non solo per l'Ucraina. Tutti Paesi privi dell'atomica si sentiranno a rischio invasione da parte della Russia, il trattato di non proliferazione nucleare diventerebbe carta straccia e partirebbe la corsa agli armamenti. L'Occidente è pronto a questo?»

 

MATTEO salvini E VLADIMIR putin MATTEO salvini E VLADIMIR putin

Come vi aspettate che reagiranno le potenze nucleari?

«C'è un protocollo chiaro che stabilisce come si deve comportare chi possiede l'atomica, ad esempio Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, India, Cina, nei confronti di chi viola la dottrina della deterrenza nucleare. In secondo luogo, alcuni Paesi possono spiegare in modo informale alla Russia a quali conseguenze va incontro. India e Cina hanno già dichiarato che l'uso di testate nucleari è inaccettabile. La risposta globale a un eventuale attacco atomico dovrà essere presa nel quadro dell'Ue e della Nato».

 

referendum nel donbass 17 referendum nel donbass 17

C'è ancora spazio per la via diplomatica?

«No. La Russia non vuole negoziare, lancia solo ultimatum. Se l'esercito russo abbandonasse l'intero territorio dell'Ucraina, Crimea compresa, la trattativa potrebbe riprendere».

 

Sembra che Gazprom abbia bloccato il transito del gas che attraversa l'Ucraina verso l'Europa.

«Gazprom sta facendo di tutto perché l'Europa non riceva il gas residuo necessario per la stagione invernale. E c'è la Russia dietro gli incidenti ai gasdotti North Stream: molto probabilmente un'azione pianificata».

referendum nel donbass 16 referendum nel donbass 16

 

Dove sono le prove?

«Ci sono dati di intelligence e ci sono alcune analisi, in termini di cosa è stato fatto e chi è il beneficiario. Non ha senso discuterne qui, ci sono indagini in corso. Ma la chiusura dei rubinetti di Gazprom e gli attentati nel Baltico fanno parte della stessa strategia».

referendum nel donbass 15 referendum nel donbass 15

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE IENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO