berlusconi giorgia meloni

“ABBIAMO UNA GOLDEN SHARE SUL RISCHIO POPULISMO MA SONO SICURO CHE NON LA DOVREMO MAI USARE” - CON UN ESPEDIENTE RETORICO, BERLUSCONI FA CAPIRE A GIORGIA MELONI CHE I SUOI VOTI, SOPRATTUTTO AL SENATO, SONO DETERMINANTI PER TENERE IN PIEDI UN GOVERNO DI CENTRODESTRA - E QUESTO VORRA’ DIRE CHE GIORGIA MELONI DOVRA' SEMPRE SCENDERE A PATTI CON IL CAV - IL M5S INTERPRETA UN DISAGIO REALE CHE ESISTE NEL PAESE. IO CONTINUO A RITENERE CHE LA RISPOSTA DEI 5STELLE SIA SBAGLIATA, MA I PROBLEMI CHE PONGONO, DALLA POVERTÀ AL RIFIUTO DI QUESTA POLITICA, SONO PROBLEMI VERI…”

Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”

SALVINI BERLUSCONI MELONI

 

Silvio Berlusconi risponde alle domande sulla politica italiana, ma preferisce non tornare sull'argomento della guerra e su quella ricostruzione di un «governo di persone perbene» da inviare a Kiev.

 

Presidente il centrodestra ha vinto anche grazie ai voti determinanti di Forza Italia. Eppure si sono congratulati per primi solo i populisti, dalla Le Pen a Orbán: farete i garanti della moderazione 24 ore su 24?

SALVINI BERLUSCONI MELONI LUPI

«Mi sembra una lettura frettolosa. Si sono congratulati per primi anche il Ppe, l'Unione europea e gli Stati Uniti. Ho ricevuto decine di telefonate di leader e diplomatici, miei amici. La maggioranza di centrodestra avrà i migliori rapporti con tutti, ma i nostri riferimenti sono l'Ue e l'Alleanza Atlantica. Di questo naturalmente saremo garanti, se ce ne sarà bisogno, nel modo più assoluto, anche in quanto membri del Ppe.

 

Ma soprattutto daremo un forte impulso alla presenza internazionale del nostro Paese, che può essere protagonista nel consolidare l'Unione, compiendo dei passi decisivi verso la comune politica estera e di difesa, nel rafforzare il dialogo leale e costruttivo fra le due sponde dell'Atlantico e nel rilanciare l'iniziativa politica dell'Occidente davanti alle grandi sfide mondiali».

SALVINI BERLUSCONI MELONI LUPI

 

Come Forza Italia vi davano in declino irreversibile e invece vi ritrovate agganciati alla Lega: cosa le è riuscito di più in campagna elettorale?

«Il declino irreversibile era un'opinione o forse una speranza dei nostri avversari. Conoscendo la meravigliosa realtà del popolo di Forza Italia, dei nostri militanti, dirigenti locali e nazionali, dei nostri eletti e dei nostri candidati, non avevo dubbi su questo risultato. L'ho detto tante volte, siamo e saremo protagonisti del futuro di questo Paese.

 

Da parte mia ringrazio i tanti italiani che mi hanno ascoltato quando ho spiegato il nostro programma, le ragioni per andare a votare e per votare Forza Italia. E io devo anche dire che sono soddisfatto di quello che sono riuscito a fare in tre settimane. Solo una chiosa, se mi consente: abbiamo ottenuto un risultato vicino a quello della Lega, ma la corsa non era fra noi alleati».

salvini meloni berlusconi piazza del popolo 5

 

Grazie ai vostri parlamentari e alle percentuali delle forze della coalizione siete determinanti sia per la formazione del governo sia per governare: avete una golden share sul rischio populismo?

«In teoria, certo l'abbiamo, ma sono sicuro che non la dovremo mai usare. Però mi permetta di dire che se pensassi davvero che esistesse il rischio di derive populiste, il governo non partirebbe neppure, anzi non saremmo nemmeno alleati con gli altri due partiti della nostra coalizione».

salvini meloni berlusconi piazza del popolo 2

 

Cosa ha sbagliato Salvini, come giudica la crisi della Lega?

«Non sta a me giudicare un partito amico e alleato. Forse, a differenza del nostro, non tutto l'elettorato della Lega ha gradito l'assunzione di responsabilità nel governo Draghi. Ma se così fosse, non potrei che apprezzare un partito che rinuncia a una quota di consenso per rendere un buon servigio al Paese».

 

Meloni andrà a Palazzo Chigi, è ormai scontato?

GIORGIA MELONI E SILVIO BERLUSCONI

«Chi andrà a Palazzo Chigi lo deciderà il capo dello Stato. Ma se Fratelli d'Italia darà questa indicazione noi lealmente la sosterremo nelle consultazioni con il presidente della Repubblica».

 

La legge di Bilancio sarà la vostra prima sfida molto difficile, molte misure del governo Draghi saranno da rifinanziare: cosa prevede nel merito?

«È presto per parlarne. Posso solo dire una cosa ovvia, e cioè che dovrà coniugare il rigore con le esigenze di tutelare imprese e famiglie. E dovrà avviare il percorso della riforma fiscale».

 

Il Movimento Cinque Stelle è il primo partito in molte zone del Sud: significa che dare bonus in deficit costruisce consenso?

SALVINI MELONI BERLUSCONI 66

«Significa due cose: che Conte è stato indubbiamente abile e sa parlare al suo popolo, e che il Movimento Cinque Stelle, come ho detto tante volte, interpreta un disagio reale che esiste nel Paese. Io continuo a ritenere che la risposta dei Cinque Stelle sia radicalmente sbagliata, ma i problemi che pongono, dalla povertà al rifiuto di questa politica, sono problemi veri».

 

Che peso avrà FI nel governo? È vero che volete la Farnesina?

SILVIO BERLUSCONI GIORGIA MELONI

«Avrà il peso di una forza politica numericamente e politicamente decisiva. Sui ministeri è molto prematuro parlare, ne discuteremo con il Presidente incaricato quando ci sarà, senza dimenticare che la scelta finale compete al presidente della Repubblica. Ovviamente la collocazione internazionale del Paese, per noi è una questione di fondamentale importanza».

 

Come giudica la leadership di Giorgia Meloni? Lei la conosce quasi da bambina, ha anche detto che si sente come un padre nei suoi confronti. Ha la stoffa del leader internazionale?

«Certamente sì. È stata a trent' anni ministro in un mio governo e ha lavorato molto bene. Sono sicuro che avremo con lei un'ottima collaborazione».

 

BERLUSCONI SALVINI MELONI

Lei sa meglio di tutti, anche per esperienza personale, che un conto è vincere e un altro è governare: teme le differenze su tanti punti del programma fra le tre forze della coalizione?

«Assolutamente no. Se non ci fossero differenze fra noi saremmo un partito unico. Ovviamente dovremo trovare delle mediazioni ma l'abbiamo sempre saputo fare. Mai mediazioni al ribasso ma sempre avendo come obbiettivo l'interesse del Paese. Noi faremo valere il nostro programma liberale per la crescita e anche questo dovrebbe tranquillizzare i mercati, che del resto oggi stanno reagendo in modo tutt' altro che negativo alla nostra vittoria».

SALVINI MELONI BERLUSCONI

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)