meme su sergio mattarella 7

“BERLUSCONI HA DETTO UNA COSA OVVIA MA È STATA USATA PER LA SOLITA GAZZARRA POLITICA” – BELPIETRO CONTRO IL "MONARCA" MATTARELLA: “IN NESSUNA DEMOCRAZIA OCCIDENTALE UN UOMO CHE NON SIA STATO ELETTO POTREBBE RIMANERE PER UN COSÌ LUNGO PERIODO AI VERTICI DELLE ISTITUZIONI” – “SE GLI ITALIANI VOGLIONO DECIDERE DA CHI FARSI RAPPRESENTARE, È EVIDENTE CHE CHI LI RAPPRESENTA OGGI NON È PIÙ LEGITTIMATO A FARLO” – “LA SINISTRA È TERRORIZZATA ALLA SOLA IDEA CHE A DECIDERE IL CAPO DELLO STATO NON SIA LA PARROCCHIETTA LORO, MA GLI ITALIANI. LA COSA PARADOSSALE È CHE..."

Maurizio Belpietro per “La Verità”

 

maurizio belpietro

Il mandato di Sergio Mattarella scadrà alla fine di gennaio del 2029, quando l'attuale inquilino del Quirinale sfiorerà gli 88 anni. Se non interverranno fatti nuovi, come per esempio una riforma costituzionale che porti all'elezione diretta del capo dello Stato oppure ragioni personali che inducano il presidente della Repubblica a dimettersi dall'incarico prima del tempo, per 14 anni sul Colle avremo avuto dunque la stessa persona, nominata quando aveva 74 anni e in carica fino alla soglia dei 90.

 

RENZI MATTARELLA 3

Mattarella infatti è stato eletto a febbraio del 2015, in un'altra stagione, quando a fare il bello e il cattivo tempo a Palazzo Chigi c'era Matteo Renzi. Dopo altri tre premier non eletti dal popolo - ossia Paolo Gentiloni, Giuseppe Conte e infine Mario Draghi -, il Parlamento non ha saputo fare altro che riconfermare l'attuale capo dello Stato. In nessun altro Paese occidentale si ha notizia di un fatto del genere.

 

In America, i presidenti vengono scelti dopo una lunga campagna elettorale e rimangono in carica per quattro anni, che possono diventare otto con un secondo mandato. Ovviamente, sempre che gli americani votino a favore del presidente uscente. In Gran Bretagna il problema non si pone, perché non si parla di una democrazia, ma di una monarchia, tuttavia i poteri della Regina, dal punto di vista politico, sono estremamente limitati.

 

mattarella meme le bimbe di sergio mattarella 4

In Francia i presidenti della République sono eletti dal popolo e il loro mandato dura cinque anni, terminati i quali si torna al voto e i francesi scelgono da chi essere rappresentati. La Germania non ha un'elezione diretta del capo dello Stato, come in America e in Francia, ma l'incarico dura cinque anni e le prerogative sono piuttosto contenute.

 

Ecco, se si spinge lo sguardo oltre frontiera si capisce che l'Italia rappresenta un'anomalia, perché in nessuna democrazia occidentale un uomo che non sia stato eletto potrebbe rimanere per un così lungo periodo ai vertici delle istituzioni.

 

Men che meno un presidente non eletto potrebbe decidere di affidare il governo del Paese a persone che non siano state selezionate da un processo democratico, ossia scelte con un voto. Per quanto le elezioni non abbiano offerto un risultato chiaro, in Germania a guidare il governo di coalizione è Olaf Scholz, leader dei socialdemocratici, ossia numero uno del partito che ha preso il maggior numero di consensi.

MATTARELLA BIS BY GIANNELLI

 

La Francia, che è una Repubblica presidenziale, ha il governo che si è scelto Emmanuel Macron, ovvero il capo dello Stato che ha vinto le elezioni. Da noi invece, l'esecutivo è guidato dall'ex governatore della Bce, che nessuno ha mai votato e a decidere di affidargli l'incarico, negando il normale ricorso al voto, è un signore che fino a prima del febbraio di sette anni fa pochissimi italiani conoscevano, ovvero Sergio Mattarella.

 

Ecco, se dovessimo fare il punto dello stato della democrazia in Italia dovremmo partire da qui, ovvero dal fatto che da oltre dieci anni in questo Paese si succedono presidenti del Consiglio che gli italiani non si sono scelti e spesso non conoscevano neppure, mentre abbiamo presidenti della Repubblica che, se fossero stati preventivamente sottoposti al vaglio degli elettori, non sarebbero mai arrivati sul Colle.

 

meme su sergio mattarella 14

Giorgio Napolitano, quando fu nominato capo dello Stato, rappresentava una minoranza della minoranza. Leader della componente migliorista del Pci, era considerato un perdente e infatti all'interno del suo partito era isolato. I Ds giocarono il suo nome quasi per scherzo, convinti che sarebbe stato impallinato. L'uomo che avrebbero voluto al Quirinale era infatti Massimo D'Alema ma, come spesso accade, colui che era stato scelto come candidato a perdere, inspiegabilmente fu eletto.

RENZI MATTARELLA

 

Non solo: arrivato a fine mandato, riuscì nella non facile impresa di essere riconfermato, divenendo il primo presidente della Repubblica a godere del bis. La nomina di Mattarella fu ancora più incredibile. Renzi e Berlusconi si erano messi d'accordo per scegliere Giuliano Amato, ma poi alla fine il primo cercò di fregare il secondo o viceversa. Risultato, all'improvviso spuntò il nome dell'ex ministro della sinistra dc, un personaggio da tempo scomparso dai radar, che gli ex democristiani avevano piazzato alla Corte costituzionale.

 

meme su sergio mattarella 28

Probabilmente Renzi lo scelse perché era talmente incolore che mai gli avrebbe fatto ombra. O per lo meno questo è ciò che credeva. Di quanto si fosse sbagliato se ne accorse alla fine del 2016, quando perse il referendum sulla Costituzione e il capo dello Stato gli negò le elezioni.

 

Così facendo, l'uomo che mai nessun italiano avrebbe scelto per rappresentare la Repubblica, condizionò la storia della Repubblica. Detto ciò, ieri Silvio Berlusconi ha sostenuto non solo di essere favorevole a una riforma costituzionale che consenta agli elettori di scegliere il capo dello Stato, dunque di volere una Repubblica presidenziale, ma ha anche aggiunto che, nel caso ciò avvenisse, Mattarella potrebbe farsi da parte prima dello scadenza naturale del mandato.

 

draghi mattarella renzi partita di poker

In pratica, il Cavaliere ha detto una cosa ovvia. Se gli italiani vogliono decidere da chi farsi rappresentare, è evidente che chi li rappresenta oggi non è più legittimato a farlo. Tuttavia, pur essendo scontata, la frase del fondatore di Forza Italia è stata usata per la solita gazzarra politica. Letta e compagni infatti, si sono schierati in difesa di Mattarella e contro il principio sacrosanto di un presidente eletto dal popolo.

 

Nulla di cui stupirsi, naturalmente. Essendo riusciti a eleggere negli ultimi 30 anni presidenti di sinistra, sono terrorizzati alla sola idea che a decidere il capo dello Stato non sia la parrocchietta loro, ma gli italiani. La cosa paradossale è che parlano in nome della democrazia, loro che la democrazia l'hanno messa e la mettono ogni giorno sotto i piedi. La sinistra parla di popolo, ma a decidere non vogliono che sia il popolo, bensì la nomenclatura dei loro partiti. Per quanto ci riguarda, siamo presidenzialisti da sempre.

 

meme su sergio mattarella 11

Anzi, siamo per una democrazia compiuta, dove un Mattarella non sarebbe mai stato eletto presidente. A noi va bene il sistema americano, ma anche quello francese. L'unico che non ci piace è quello italiano, dove a decidere chi debba essere il presidente della Repubblica non è la Repubblica, ma la monarchia dei partiti.

meme su sergio mattarella 12meme su sergio mattarella 8meme su sergio mattarella 29meme su sergio mattarella 10meme su sergio mattarella 16

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...