rocco casalino lorenzo fioramonti

“CASALINO È IL GRANDE IDEATORE DI QUESTO SISTEMA” - POVERO ROCCO, SPERNACCHIATO ANCHE DALL'EX MINISTRO FIORAMONTI: “MI DICEVA SEMPRE ‘LORENZO, I GIORNALISTI HANNO 48 ORE DI MEMORIA, DOPODICHE’ GLI DEVI DARE ALTRO DA DIRE. HA CAPITO BENE COME FUNZIONA, È BRAVISSIMO SU QUESTO. MA L’ITALIA NON LA MIGLIORI COSÌ” – "LA AZZOLINA È ARRIVATA AL MINISTERO PENSANDO DI SAPERE TUTTO. GIÀ DA SOTTOSEGRETARIA SI ERA MESSA DI TRAVERSO SU MOLTE COSE, CREANDO..."

lorenzo fioramonti

 

Giulio Gambino per www.tpi.it

Come anche Davide Casaleggio, intervistato da noi di TPI la scorsa settimana e le cui parole hanno fatto discutere aprendo un dibattito sui diversi fronti che dividono i 5s, anche l’ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti è preoccupato. Perché? “Sono un progressista ed ecologista convinto, e questa maggioranza è la migliore possibile visti i numeri parlamentari, ma sono deluso dal governo. Difficile essere coerenti con se stessi e al contempo essere soddisfatti di questa maggioranza”, ci spiega.

 

conte casalino

Fioramonti, professore e oggi deputato, si dimise da ministro a dicembre 2019 in protesta con il governo che non gli diede ascolto quando lui chiedeva quei famosi 3 miliardi di euro per la scuola. Ha le idee molto chiare sul dibattito che si è creato intorno alla ministra che ha preso il suo posto, Lucia Azzolina. Picchia duro sul modo di comunicare di questo governo e spiega la sua idea per un movimento ecologista e progressista le cui fondamenta sono già state gettate e intorno al quale si muovono diversi deputati e senatori.

 

Ha appena scritto un libro: “Un’economia per stare bene – Dalla pandemia del coronavirus alla salute delle persone e dell’ambiente” (Chiarelettere). “Oggi sono un deputato, appartengo al gruppo misto, ma tanti partiti mi hanno chiesto di entrare a far parte dei loro schieramenti politici”.

 

LUCIA AZZOLINA

Chi?

“Dagli ex Dc, alla sinistra ed alcuni esponenti di centrodestra, passando anche per alcuni pezzi del Pd”:

 

E alla fine?

“Non m’interessa. Sono interessato a vedere se si può creare un sinergia che porti a un movimento progressista ed ecologista, ma non sono Calenda o Renzi, non credo in chi fa un movimento da solo”.

 

Mi faccia capire meglio.

“Sto dialogando con pezzi di società per punti molto concreti: il mondo così va alla deriva, il genere umano rischia di estinguersi ed il Paese di collassare sotto disastri ecologici e sociali. E noi siamo lì a fare i distinguo, quando invece dovremmo fare gioco di squadra tra persone che la pensano al 99% allo stesso modo. Mi interessa il progetto, la condivisione di un percorso, non la rielezione. Non ho alcun problema a tornarmene al mio lavoro, in Germania, dalla mia famiglia”.

luigi di maio lorenzo fioramonti 1

 

Quanto guadagnava prima?

“Prima di diventare deputato guadagnavo, spannometricamente, 2 milioni di rand in Sudafrica, pari a circa 130mila euro, ma lì la vita costa un quarto di quello che costa in Italia, quindi come se ne guadagnassi 400mila”.

 

E oggi?

“Quello che guadagna qualsiasi deputato. Complessivamente 12mila euro al mese, poi toglici 3mila per collaboratori e le spese di gestione dell’ufficio, quindi siamo sugli 8-9mila euro al mese netti. Un lauto compenso, ovviamente, ma non difforme da quanto guadagnavo prima”.

NICOLA FRATOIANNI ELLY SCHLEIN

 

Torniamo al suo movimento, chi ci starebbe in questo suo gruppo?

“Noi abbiamo iniziato…”.

 

Aspetti, noi chi?

“Ho lanciato una rete, nemmeno un movimento si può chiamare, ma appunto solo una rete: un dialogo che coinvolge tanti parlamentari ed esponenti della società. La settimana scorsa abbiamo fatto un dibattito online con tante persone, da parlamentari di LEU come De Petris, Fratoianni, Palazzotto, Laforgia fino ad ex M5s come Fattori, Nugnes e Pizzarotti), fino ad esponenti PD come Smeriglio e Majorino. Molte persone”.

 

 

Nemmeno uno dell’opposizione?

erasmo palazzotto

“No, no. Il nostro è un fronte progressista. Alcuni leghisti mi vogliono bene, ma non sono politicamente affine a quel mondo lì. E non voglio neanche. Guardo a un ambito che va dal centro moderato fino alla sinistra radicale”.

 

Poi?

“Ho ottimi rapporti con amministratori come Elly Schlein, De Magistris, Sala, Emiliano”.

 

Qual è il nome del movimento?

elena fattori

“Non è un movimento ma una rete di persone, il nome dell’evento, che si è svolto venerdì e che è stato trasmesso in streaming su Radio Radicale, il Manifesto e sulla Rivista Left, è ‘Insieme per il futuro’. A settembre faremo un’altra conferenza simile in cui lanceremo 10 proposte su come gestire il Recovery Plan”.

 

Per fare la conta dei voti in Parlamento?

“Bè, chi parteciperà alla nostra conferenza sul Recovery spero si impegni a fare il cane da guardia in Parlamento per far sì che le proposte vengano prese sul serio dal Governo”.

ROCCO CASALINO GIUSEPPE CONTE

 

Di quanti parlamentari parliamo?

“Almeno una ventina hanno partecipato ai lavori della rete. Tra questi ci sono otto senatori, numeri decisivi”.

 

Senta, ma questo governo dura?

“Penso di sì, ma se dura potrebbe non essere per merito suo”.

 

Oggi serve un rimpasto?

“Sì. Un nuovo approccio”.

 

Chi va cambiato?

“Non lo so, non mi faccia fare i soliti nomi, penso che serva un segnale di inversione”.

 

conte meme

Oggi serve un Conte 3, quindi, mi faccia capire?

“Sì, ma non con un nuovo Conte”.

 

Serve un nuovo premier, cioè?

“Serve un governo con un respiro nuovo, va bene anche lo stesso Conte come premier, ma che cambi passo. Deve dare una visione. Deve essere un programmatore, non solo un annunciatore. Oppure, l’alternativa è un governo diverso con nuovo premier, ma la vedo dura”.

 

Cioè cosa deve fare Conte per cambiar passo?

“Ponga condizioni: se non si va avanti così dica ‘Io me ne torno a casa e ve la vedete da soli’…”.

 

Cioè come fece lei, Fioramonti …

“Sì, magari a lui gli va bene…”.

 

Perché?

CONTE AZZOLINA

“Perché nel mio caso fu proprio lui a non prendere una decisione. Non fu in grado di gestire quel percorso. Il premier è scappato senza confronto o altro, per mesi”.

 

Ma alla fine a questo governo finora che voto dà?

“L’emergenza è stata gestita bene tutto sommato, con alcuni errori come l’incoerenza sulle mascherine o le mancate zone rosse…”.

 

Alt, ovvero? Andavano fatte secondo lei?

“Per me la salute delle persone e dell’ambiente vengono sempre prima. Le zone rosse vanno fatte se ci dicono che vanno fatte. Punto”.

 

Dicevamo, sul giudizio del governo…

conte casalino

“Sì, questo governo – per stile – va molto a tentoni, una gestione politica un po’ improvvisata. Fa gli stati generali ma è una passerella, non tira fuori uno straccio di programma. C’è la task force di Colao e poi non ne esce nulla. A me spaventa un governo che con 209 miliardi di euro a disposizione non sa che fare. Pensa più alla forma che alla sostanza, troppo peso alla comunicazione. Serve invece una visione e tanta capacità di programmazione. Non solo a 3 mesi, ma a 30 anni”.

 

Come mai è così severo?

“Sono stato due anni al governo e c’è stata sempre molta improvvisazione. Poca strutturazione. Non c’è una visione complessiva”.

 

A proposito, ma Casalino come lo giudica?

“È il grande ideatore di questo sistema. Ha sempre detto: non conta quello che fai, conta quello che dici. Mi diceva: ‘Lorenzo, i giornalisti hanno 48 ore di memoria, dopodiché gli devi dare altro da dire’. È per questo che si fanno gli stati generali e poi task force come quella che ha prodotto il piano Colao… Casalino ha capito bene come funziona in Italia. Il giornalismo investigativo è molto limitato, spesso è online, e i giornali devono fare anche gossip politico, dove lui sguazza. Lui è bravissimo su questo. Ma l’Italia non la migliori così”.

 

ROCCO CASALINO E IL COMPAGNO JOSÉ CARLOS ALVAREZ AGUILA

Nel parlare così, in modo diretto e dirompente, fuori dal coro, outcast puro, mi ricorda Calenda. Lei si sente un po’ un Calenda grillino?

“Con Calenda c’è un buon rapporto, ci sentiamo al telefono, siamo cani sciolti entrambi, abbiamo idee molto diverse, come ad esempio su Ilva, e su altre cose ancora come Eni, contro cui io mi scontrai, ma sicuramente nello stile potremmo avere qualcosa in comune”.

 

Dieci anni dopo, dei 5s cosa rimane?

“Io ci ho creduto, ma devono ritrovare una bussola. Dovevano essere una cintura di trasmissione tra cittadinanza e politica, ma si sono piegati alle poltrone, più ossessionati dalle nomine nei CdA che dalla trasformazione del Paese. I 5s oggi si stanno comportando molto più come politici di lungo corso anziché come voce di cittadinanza”.

 

BEPPE GRILLO E ROCCO CASALINO

Qualche nome di ministro da cambiare me lo deve fare però…

“Mmm …meglio di no, veramente le dico, altrimenti esce fuori il titolo che Fioramonti attacca il ministro X, e si perde tutto il resto del mio discorso“.

 

Andiamo avanti: Governissimo sì o no?

“Bah, le ripeto: non sono contrario a un governo di più ampio respiro”.

 

Definisca “di più ampio respiro”.

“Se un Conte 3 con guida diversa ha bisogno anche di voti moderati, mica dico di no”.

 

LUCIA AZZOLINA

Sì ma Berlusconi?

“Eviterei anche per una questione di carattere simbolico-narrativa. È il simbolo di un Italia alla deriva culturale e sociale”.

 

Mes sì o no?

“I soldi vanno presi, ma attenzione: se non lo facciamo insieme ad altri Paesi europei, come Spagna, Portogallo e magari Francia, rischiamo l’effetto stigma. Sembrerebbe cioè un segno di debolezza per l’Italia se va da sola, farebbe alzare i tassi d’interesse sui mercati”.

 

Lo stato emergenza va prorogato sì o no?

“No. Perché rischiamo di fare più il male che il bene dell’Italia. Rischia di soffocarci. Se si vuole, tanto, decreti e leggi si fanno in 3 giorni, non servono DPCM”.

 

Azzolina: qual è il suo giudizio del nostro ministro dell’Istruzione?

GIUSEPPE CONTE MEME

“Lucia Azzolina ha sbagliato l’impostazione perché è arrivata al ministero pensando di sapere tutto. Da sottosegretaria all’Istruzione, quando io ero ministro, già si era messa di traverso su molte cose, creando gravi problemi con i sindacati, generando tensioni nella scuola. Un’arroganza che l’ha portata a intraprendere scelte non condivise. Dice di aver trovato tutti questi soldi ma non è così, sono sempre stati lì”.

quando il ministro lorenzo fioramonti faceva l'hater su facebook 1

 

In che senso, scusi? Non è vero che ha messo 6 miliardi sulla scuola?

“Assolutamente no. Voi giornalisti non lo sapete, ma nel mondo della scuola tutti lo sanno: non sono mai mancati i finanziamenti in conto capitale (finanziamenti europei, prestiti europei, finanziamenti strutturali), ciò che manca da sempre è la spesa corrente. C’è una enorme differenza. La ministra lo sa ma fa una comunicazione tendenziosa, rivendendosi fondi in conto capitale già presenti come se fossero risorse fresche in spesa corrente. Allo stato attuale questo governo ha messo 1,4 miliardi sulla scuola in spesa corrente tramite il Decreto Rilancio. Punto. Questi sono soldi veri. Nient’altro”.

I BANCHI ANTI CORONAVIRUS CHE VUOLE COMPRARE LUCIA AZZOLINA

 

Quindi, quando dice che ha messo 6 miliardi, come fa a dirlo?

“Fa un misto fritto: 1,4 miliardi in spesa corrente e poi il resto lo attinge da fondi europei – che già c’erano – e che dice che spenderà. Prende soldi che già c’erano. Fa finta che li ha trovati lei”.

 

Quanti ne sarebbero serviti in spesa corrente invece?

“Almeno 3 miliardi”.

 

Cioè gli stessi che chiedeva lei quando si dimise…

“Quando chiedevo 3 miliardi, non chiedevo quei soldi in conto capitale ma in spesa corrente. Se io avessi fatto quello oggi sta dicendo la Azzolina sarei stato preso in giro. Ma tutti lo sanno nel mondo della scuola e della amministrazione, e anche lei non sta facendo una bella figura, a settembre la verità verrà fuori. Azzolina conosce molto bene la scuola. Avrebbe potuto coinvolgere la comunità scolastica nelle sue decisioni e la pandemia le avrebbe dato l’autorità morale per essere amata da tutti”.

 

lorenzo fioramonti 3

Si è pentito di essersi dimesso?

“Mah guardi, no, non mi sono pentito… Se non mi fossi dimesso sarei stato connivente, ho seguito una linea di coerenza. E sarei rimasto nella memoria degli studenti come un altro politicante chiacchierone. Invece ancora oggi molti riconoscono la coerenza e la serietà del mio gesto, ma certo mi rimpiangono a viale Trastevere”.

 

E sui banchi?

quando il ministro lorenzo fioramonti faceva l'hater su facebook 3

“Sono un effetto di quello che le ho detto: la ministra deve far vedere che ha speso i soldi. E siccome non ha risorse sufficienti in spesa corrente per gli organici, si riduce a comprare banchi e tablet”.

 

Ma arriveranno per tempo questi banchi sì o no?

“Non faccio il falegname di lavoro ma penso sia impossibile. Nemmeno a livello europeo. Forse in Cina potrebbero produrne così tanti e così velocemente, ma dubito avranno capacità di farlo, e non so se valga la pena darli ai cinesi quei soldi”.

 

lorenzo fioramonti elena bonetti

Cosa ne pensa di questa idea delle 10 milioni di mascherine al giorno per alunni e prof? Alla fine dell’anno produrremo 2 miliardi di mascherine. E come le smaltiamo?

“Una follia. Classi più piccole e distanziamento. Questo serve. Che per inciso ci aiuta a costruire una scuola migliore, a prescindere dal Covid. Pensare di tenere i bambini con le mascherine è folle. Dobbiamo cogliere questa opportunità per ritrovarci una scuola migliore in futuro. Ed è fondamentale investire su studenti e insegnanti. Sulle persone che fanno la scuola”.

rocco casalino i poveri hanno un odore forte

 

Insegnanti, ne sono stati chiesti 80mila…

“Tutti gli anni intorno a luglio il ministro dell’Istruzione chiede al MEF circa 50mila cattedre, a prescindere dalla pandemia. La Azzolina ne ha chiesti 30mila in più. Ancora pochi a fronte dei pensionamenti e delle esigenze della pandemia. Vedremo se glieli daranno”.

WEEKEND CON IL MORTO CASALINO CONTE DI MAIO

Azzolina è stata troppo dura con i sindacati?

“Non sono amante del mondo dei sindacati a prescindere, ma sono indispensabili. Da ministro ti siedi e ci parli”.

quando il ministro lorenzo fioramonti faceva l'hater su facebook 7quando il ministro lorenzo fioramonti faceva l'hater su facebook 4quando il ministro lorenzo fioramonti faceva l'hater su facebook 6il viceministro lorenzo fioramontilorenzo fioramonti e di maiolorenzo fioramontilorenzo fioramonti luigi di maioquando il ministro lorenzo fioramonti faceva l'hater su facebook 2

 

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO