domenico arcuri giuseppe conte luca ricolfi

“IL CENONE DI NATALE? PENSO CHE NON LO FARÒ NEMMENO CON I PARENTI STRETTI” - LUCA RICOLFI: “DICENDO CHE ‘NESSUNO HA TROVATO LA RICETTA GIUSTA PER FRENARE IL VIRUS’, SI AMMETTE IMPLICITAMENTE CHE LA SECONDA ONDATA ERA INEVITABILE. EPPURE I DATI SUI DECESSI DIMOSTRANO IL CONTRARIO” - “MI È DIFFICILE PENSARE CHE UN ALTRO COMMISSARIO NON AVREBBE FATTO QUALCOSA DI PIÙ E DI MEGLIO DI ARCURI” – “L’ITALIA DEL DOPO COVID SARÀ COME IL GOVERNO GIALLO-ROSSO L' HA PLASMATA: UNA SOCIETÀ PARASSITA DI MASSA”

Fausto Carioti per “Libero quotidiano”

 

luca ricolfi 2

Professor Luca Ricolfi, docente di Analisi dei dati: almeno lei ha capito come funziona l' algoritmo con cui il governo decide quale regione è gialla e quale è rossa?

«I dati su cui si basa l' algoritmo sono pubblici, anche se probabilmente manipolati da alcune Regioni. Ma non mi risulta che l' algoritmo, ossia l' insieme di formule logiche e matematiche con cui i dati vengono trasformati in giallo-arancio-rosso, sia stato reso pubblico.

 

GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA

È un equivoco voluto: si desidera far credere che tutto sia trasparente, mentre non lo è affatto. È come se uno dicesse: ora vi rivelo come si fa la "torta al melograno impapocchiato", e si limitasse a elencare i 21 ingredienti necessari, senza rivelare le dosi e le modalità di cottura».

 

Resta il fatto che, sebbene con notevoli differenze tra un Paese e l' altro, in Occidente nessuno ha trovato la ricetta giusta per tenere a freno il virus senza fermare l' economia.

DOMENICO ARCURI CON LA MASCHERINA CALATA SOTTO IL NASO

«Queste parole mi fanno sobbalzare e capire perché il consenso di Conte sia tutt' ora elevato e il ministro Speranza sia il politico più popolare. Dicendo che "nessuno ha trovato la ricetta giusta per frenare il virus", si ammette implicitamente che la seconda ondata era inevitabile. Eppure i dati sui decessi, gli unici internazionalmente comparabili, dimostrano il contrario».

 

Cosa si ricava dai dati?

«Innanzitutto ci sono sei Paesi, nell' estremo oriente e nell' emisfero australe, che hanno rapidamente sconfitto il virus e non devono affrontare alcuna seconda ondata: sono Giappone, Corea del Sud, Taiwan, Singapore, Australia, Nuova Zelanda.

 

donald trump si toglie la mascherina dopo le dimissioni dall ospedale

Degli altri Paesi occidentali, che sono 22, quelli in cui è chiaramente in corso una seconda ondata sono solo dieci, fra cui l' Italia, la Francia, la Spagna e il Regno Unito (ma non la Germania). Insomma, sono più numerosi i Paesi che sono riusciti a evitare la seconda ondata di quelli che - come l' Italia - non ne sono stati capaci».

 

L' incapacità di contrastare l' epidemia può avere avuto un ruolo nella sconfitta di Donald Trump?

DONALD TRUMP XI JINPING

«Non conosco a sufficienza la situazione americana. Posso dirle però che le previsioni del Fondo monetario internazionale per il 2020 indicano che in oltre metà delle economie avanzate, compresi gli Stati Uniti, la riduzione del Pil non sarà drammatica (al massimo del 6%), e che - tendenzialmente - se la caveranno meglio i Paesi che sono riusciti a limitare i contagi. E gli Stati Uniti sono uno dei Paesi che più dovrebbero contenere la riduzione del Pil».

 

luigi di maio xi jinping

In quella sinistra di cui parla nei suoi libri gira una lettura piuttosto facilona, secondo la quale Trump è stato una parentesi. E da gennaio torneranno le vecchie parole d' ordine: il multilateralismo imperniato sui rituali delle Nazioni Unite, l' imperativo etico (e fiscale) della lotta al riscaldamento globale, la retorica dei "ponti" che soppianta quella dei "muri". Andrà davvero così? Tutto come prima?

«Difficile dirlo. Tendo a pensare che la nuova amministrazione cercherà di riportare indietro le lancette dell' orologio, ma dovrà fare i conti con il fatto che il mondo non sarà mai più quello di prima. L' effetto economico più macroscopico del Covid sarà di accelerare la corsa della Cina alla supremazia sull' occidente».

 

DOMENICO ARCURI FRANCESCO BOCCIA

Trump è stato l' unico che ha alzato la voce contro la Cina per le responsabilità che essa ha avuto nella tragedia sanitaria globale. I nostri governanti, invece, non hanno perso occasione per ringraziare il regime di Pechino. Tutto normale o si aspettava qualcosa di diverso?

«I rapporti con la Cina sono sempre stati improntati all' ipocrisia, con Prodi come con Di Maio. In passato, in nome dell' economia, si chiudeva un occhio sui diritti umani, oggi si chiudono entrambi gli occhi sui crimini contro l' umanità».

 

ANGELA MERKEL EMMANUEL MACRON

Si riferisce a ciò che è accaduto durante la pandemia?

«Sì, io ritengo che in questa pandemia siano stati commessi diversi crimini contro l' umanità, o "crimini di pace", se preferisce. Nessuno vorrà mai punirli con una nuova Norimberga, ma ci sono stati lo stesso.

 

MEME SUL RITARDO DI CONTE

Penso alla scelta cinese di non avvertire tempestivamente del pericolo il resto del mondo, ma anche al ritardo con cui i maggiori leader europei, con l' importante eccezione di Angela Merkel, hanno varato misure la cui necessità era evidente a loro stessi.

 

matteo salvini si toglie la mascherina in senato 3

È difficile fare calcoli rigorosi, ma mi sento di dire che, in Europa, le esitazioni e gli opportunismi dei leader (esempio: Emmanuel Macron che non sospende le consultazioni amministrative) hanno avuto un costo umano di molte decine di migliaia di vite».

 

Il tema della rappresentanza del ceto medio impoverito dalla globalizzazione, della "campagna" e della "provincia" (repubblicane, anzi trumpiane) contro le "città" (democratiche, anzi liberal), che è stato il filo conduttore delle elezioni statunitensi, si avverte anche in Europa e in Italia. Pure qui da noi ha scardinato la distinzione tra sinistra e destra? In altre parole: c' è vita, dopo Trump, per il sovranismo e i sovranisti come Salvini?

CONTE COMANDA COLORE

«Non vedo all' orizzonte una scomparsa del sovranismo, solo un tramonto di Salvini».

 

Sono passate quasi due settimane da quando lei, insieme ad altri scienziati e docenti universitari, tramite la Fondazione Hume ha lanciato un appello al governo, un decalogo per evitare la terza ondata: tamponi di massa, un sistema efficace di tracciamento, zero tolleranza sugli assembramenti... Sulla rete, un successo: oltre trentacinquemila firme. Effetti sul governo ne ha visti?

«No, la scelta del governo è stata di non rispondere. Ma è naturale: quando, come in questo periodo, i principali media hanno un occhio di riguardo per i detentori del potere, il costo politico di ignorare le richieste dei cittadini tende a zero».

 

luca ricolfi 5

Però ci chiedono di fare il cenone di Natale solo con i parenti di primo grado: fratelli e tutti gli altri esclusi. È una norma sensata? Lei si adeguerà?

«Io penso che non lo farò nemmeno con i parenti stretti, perché a Natale l' onda sarà ancora altissima. Ma lei non dovrebbe chiedermi se la norma è sensata: insensato è stato permettere l' arrivo della seconda ondata quando era possibilissimo evitarla, una volta arrivata non può che scattare il "si salvi chi può"».

 

GIUSEPPE CONTE LUCIA AZZOLINA PAOLA DE MICHELI

Diamo pure per inevitabile la inamovibilità di Conte e della sua maggioranza. Ma cambiando alcuni personaggi non all' altezza - gli Speranza, gli Arcuri, le Azzoline, le De Micheli - avremmo avuto una storia diversa? Non le pare, insomma, che equilibri e fedeltà politici siano stati anteposti all' obbligo di difendere al meglio la pelle degli italiani?

«Oggi chiunque venga messo nei posti di comando di norma si preoccupa solo di coltivare il consenso e obbedire agli ordini di scuderia. L' unico caso in cui le cose, forse, avrebbero potuto andare meglio è quello del commissario Arcuri. Il suo, infatti, era un incarico prevalentemente tecnico, e mi è difficile pensare che un altro commissario (Bertolaso?) non avrebbe fatto qualcosa di più e di meglio, specie in materia di approvvigionamento (tamponi) e di gare (partite troppo tardi)».

 

meme vincenzo de luca 1

Che idea si è fatto del disastro campano? La tesi della sovrapposizione di competenze la convince o qualcuno è più colpevole dell' altro?

«Lei mi chiede di scegliere fra una squadra di vanitosi incapaci (il governo) e una maschera del teatro napoletano (De Luca). Voglio solo ricordare una cosa: Calabria e Campania sono in zona rossa non a causa della iper-diffusione del virus, ma perché il loro sistema sanitario è a pezzi. Ma in entrambe le regioni la sanità è o è stata fino a pochi mesi fa commissariata dal governo centrale...».

 

coronavirus Italia

Ormai è chiaro che il governo punta a tirare avanti limitando i danni sino all' arrivo del vaccino, la cui distribuzione dovrebbe iniziare a fine gennaio. Vede rischi in questa strategia?

«Sì, vedo rischi per noi, ovvero per la nostra salute e per la nostra economia. Perché il vaccino è la carota con cui i politici cercheranno di rassicurarci, e proprio la credenza che il vaccino sia dietro l' angolo (cosa di cui molti scienziati dubitano) rischia di farli distrarre ancora una volta, come la scorsa estate, dalle cose che dovrebbero fare, ossia i dieci punti della nostra petizione».

 

Nel decalogo sulla distribuzione del vaccino anti-Covid, quali "comandamenti" scriverebbe?

«Almeno uno: non vaccinateci se non sapete ancora che il vaccino è sicuro».

 

studi per il vaccino del coronavirus

Alle soglie dell' estate, quando tutto questo (forse) sarà finito, che ne sarà della società signorile di massa da lei descritta nel suo ultimo libro, scritto subito prima della pandemia?

«La società signorile di massa già oggi non c' è più, o meglio sopravvive solo nell' ingenua credenza che, dopo il Covid, si possa tornare alla vita di prima. Se e quando "Coviddi" se ne sarà andato, l' Italia sarà come il governo giallo-rosso l' ha tenacemente e coerentemente plasmata: una società parassita di massa, in cui una minoranza sempre più esigua lavora e il resto della popolazione vive di trasferimenti e sussidi».

coronavirus terapia intensiva icc casal palocco roma 2coronavirus terapia intensiva icc casal palocco roma 1luca ricolfi 7

Ultimi Dagoreport

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...