enrico michetti giorgia meloni

“CI RICORDEREMO UN GIORNO DI MICHETTI?” - FILIPPO CECCARELLI METTE IN FILA LE SPARATE SUI VACCINI, SULL'IGIENE DEL SALUTO ROMANO, LA SHOAH, LA WEHRMACHT E HITLER, DEL RADIO-TRIBUNO VOLUTO DALLA SORELLA DI GIORGIA MELONI, ARIANNA, E DAL MARITO, FRANCESCO LOLLOBRIGIDA - LA BATTUTA CON CUI STORACE HA DEMOLITO LA MODESTA FAMA DEL CANDIDATO A PERDERE: “A SAN PIETRO TUTTI SI CHIEDEVANO CHI FOSSE QUELLO VESTITO DI BIANCO VICINO A MICHETTI” 

Filippo Ceccarelli per "la Repubblica"

 

enrico michetti dopo la sconfitta 1

Problema: ci ricorderemo un giorno di Enrico Michetti? Negli ultimissimi giorni, ormai esausto e tramortito dalla sarabanda e dall'ambaradan della campagna capitolina, gli avevano messo in calendario, poveraccio, nientemeno che una gita in mongolfiera.

 

Quando maneggiano gli "esterni", gli uomini e le donne dei partiti manifestano una certa dose di inusitato sadismo, per cui prima li proclamano "tribuni", poi ne fanno carne di porco, con rispetto parlando, e poi addirittura li vorrebbero spedire fra le nuvole.

 

enrico michetti fabio rampelli

Per cui, imbacuccato come un esquimese e non si capiva bene in compagni di chi, da Tor di Quinto Michetti sarebbe asceso nel gelido cielo dell'Urbe risvegliando un sogno poetico degno di Fellini. Ma niente: al momento di volare, vento avverso e Michetti è restato a terra, per la delizia dei presagi e la gloria delle metafore. Adesso è facile dirlo e ci si sente anche un po' in colpa a infierire, ma tutto fin dall'inizio è andato così male che viene da chiedere agli strategoni del centrodestra come fosse possibile prevedere altrimenti.

 

antonio tajani matteo salvini enrico michetti maurizio lupi a latina

Candidatura non solo improbabile, raffazzonata e temeraria, ma decisa per vie traverse, capolavoro di orgoglio tignoso e autolesionistico. Esito scontato o, come ha detto lui, «laconico». In due parole: sacrificio umano. Conoscendo il pollaio del centrodestra, si può immaginare che trovandosi Salvini e Meloni in disaccordo su tutto, abbiano finito per accordarsi sul nulla, o quasi. E insomma, c'era questo conduttore radiofonico che piaceva tanto ad Arianna Meloni, sorella, e al cognato Lollobrigida; pare di vederli a casa loro, deliziati dalle arguzie di Michetti, reazionario del genere «si stava meglio quando si stava peggio», imperatore del luogo comune, uno che la sa lunga e non manca di esibirlo pure al cenone di Natale. Però affabile e «pre-pa-ra-tissimo!». Fra capriccio e casualità, il brivido del casting ha sostituito le antiche trafile: «Prendiamo Michetti!». Preso. Meloni (soy Giorgia) disse: «È Mister Wolf»; Salvini non si oppose; lo sventurato rispose.

enrico michetti dopo la sconfitta 5

 

Era maggio inoltrato quando pronunciò il suo primo grido di battaglia: «Bisogna tornare ai fasti della Roma dei Cesari e dei Papi». I romani sono naturalmente scettici riguardo ai guai della loro città, ma in parecchi si chiesero chi fosse questo dei "fasti". Al che Francesco Storace, che è un uomo spiritoso, ne sottolineò la modesta fama con un mini-apologo: «Ieri ero a San Pietro e tutti si chiedevano chi fosse quello vestito di bianco vicino a Michetti».

 

DI GIOVAMBATTISTA MICHETTI

E insomma, posto che la divinità infila le dita negli occhi di quelli che vuole affossare, il campaign management michettiano scelse di cavalcare proprio la scarsa popolarità del preteso tribuno e in attesa dei fasti, tappezzò Roma di manifesti recanti l'enigma: «Michetti chi?». E peggio, perché nello sforzo di farlo smettere con gli antichi romani e i loro acquedotti «meravijosi», nessuno si preoccupò di cancellare le tracce che l'aspirante sindaco aveva lasciato negli archivi di Radio Radio, un tesoro di vanità stentorea e ciarliera su temi ultrasensibili: contro i vaccini, sull'igiene del saluto romano, la Wehrmacht, Hitler, il Papa e i limiti professionali della gente di colore. Hai voglia poi con le scuse!

enrico michetti

 

Peccato solo non siano emerse anche le intemerate a favore di chi, improvvisandosi delatore, denunciava i coltivatori di cannabis sul terrazzino di casa. In compenso venne fuori come Michetti, che a suo tempo faceva comunella con il segretario del Pd, avesse distribuito materiale propagandistico indovina di chi? Di Gualtieri. Pure il resto è spasso. Programma scopiazzato, ma con originale progettualità storico-baracconesca a base di gladiatori, bighe, crociati, trionfi imperiali, simulazione dell'assassinio di Giulio Cesare, processione di vestali, evvài. Rimane irrisolto l'interrogativo iniziale sulla persistenza di Michetti nella memoria. Se le bolle della politica evaporano in fretta, la realtà è sempre più grave delle chiacchiere e degli strepiti che le danno forma e sostanza.

filippo ceccarelligiorgia meloni francesco lollobrigidda giorgia e arianna meloni enrico michetti dopo la sconfitta enrico michetti dopo la sconfitta 1arianna e giorgia meloni enrico michetti 2 giorgia meloni con la sorella arianna ENRICO MICHETTI AL SEGGIO PER IL BALLOTTAGGIOgualtieri michettigualtieri michetti 19michetti raggi by oshomatteo salvini enrico michetti giorgia melonigiorgia meloni con enrico michettiENRICO MICHETTI E GIORGIA MELONIgiorgia meloni francesco lollobrigida MEME SULLA VITTORIA DI GUALTIERI

Ultimi Dagoreport

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT