sandra lonardo giuseppe conte alfonso bonafede

“CONTE CI DEVE DIRE CHE COSA VUOLE FARE SULLA GIUSTIZIA” – LADY MASTELLA MANDA UN PIZZINO A CONTE A POCHI GIORNI DAL VOTO IN SENATO: O SI FA UNA TORSIONE GARANTISTA O “GIUSEPPI” VIENE AZZOPPATO - “LA MIA FAMIGLIA È STATA MASSACRATA. S'IMPEGNI A TAGLIARE I TEMPI DELLA GIUSTIZIA. LA PRESCRIZIONE INFINITA È UN OBBROBRIO. BONAFEDE A CASA? CREDO CHE CONTE POSSA CORREGGERLO, MA CON UNA NUOVA MAGGIORANZA NON PUO' RESTARE TUTTO COME PRIMA…”

Mario Ajello per "Il Messaggero"

 

sandra lonardo

Clemente Mastella non parla solo per sé ma soprattutto per la signora Sandra, sua moglie, una delle (poche) stampelle su cui (forse) si tiene Conte. E parla così l'ex Guardasigilli: «Su Bonafede le perplessità sono innumerevoli, da parte mia e anche di mia moglie. La quale ha patito, più del sottoscritto, gli eterni tempi della giustizia».

 

Senatrice Mastella, ma che cosa accade: ha un nuovo portavoce che è il suo autorevole consorte?

«Eh, sì, e ne sono onorata. Clemente è un uomo che conosce la comunicazione, e la politica, molto meglio di tanti altri. Era il portavoce di De Mita e ora è diventato il portavoce mio. Significa che sono diventata importante. Ma a parte gli scherzi. Sarà una coincidenza, quella del voto sulla risoluzione di Bonafede, ma questa coincidenza può essere utile: Conte ci deve dire che cosa vuole fare sulla giustizia. Si deve fare garante di un cambio radicale su questo tema. Il giustizialismo non può appartenere all'agenda della nuova fase di governo».

mastella sandra lonardo

 

E se Conte non si fa garante del garantismo lei non lo vota?

«Io non minaccio. Confido che Conte, e la sua sensibilità di avvocato mi fa ben sperare, s' impegni una volta per tutte a tagliare i tempi della giustizia. La prescrizione infinita è un obbrobrio».

 

Se non lo fa, lei vota contro il governo?

«Io non ho mai votato niente al buio. Vediamo se il premier dà segnali su questo e poi decido. Ma deve darli. La maggioranza che si sta formando non è più come quella di prima. Si stanno aggiungendo nuovi soggetti e diverse sensibilità. Conte deve tenere conto di questa evoluzione e della molteplicità di culture liberali e garantiste che sono entrate in gioco».

 

ALFONSO BONAFEDE GIUSEPPE CONTE

Penso a quella del socialista Nencini. Non si può fare finta di niente». Lo vede che sta ricattando Conte?

«Macché, io mi fido di lui. Saprà dare l'indirizzo giusto. Ma sulla giustizia occorre essere chiari. Lo dice una persona, la sottoscritta, che per dieci anni ha vissuto una gogna immeritata e poi è uscita pulitissima come era chiaro fin dall'inizio che sarebbe stato. Non si può sorvolare su certe tare italiane profonde e che vanno a colpire tanti cittadini anche non politici, rovinando vite e famiglie. La malagiustizia e i suoi tempi biblici sono un cancro da estirpare. Conte si impegna solennemente che vuole estirparlo? E' pronto a giurare che nei prossimi mesi lavorerà all'abolizione della prescrizione eterna e all'accorciamento dei processi?».

sandra lonardo

 

Guardi che i grillini nel nuovo Conte ci restano, mica ci sono solo mastelliani e socialisti...

«Lo Stato di diritto dovrebbe stare a cuore a tutti. Lanciare un segnale deciso e chiaro contro il giustizialismo servirebbe anche a trovare, per la nuova fase di salvataggio dell'Italia in cui io credo e per la quale vedo Conte molto attrezzato e ben intenzionato, molti consensi e quelli che ancora mancano e che spero arrivino».

riccardo nencini

 

Il massimo sarebbe se Conte lasciasse a casa Bonafede?

«Non do consigli. Credo che Bonafede sia correggibile e che Conte possa riuscire a correggerlo. Il tema è quello che le dicevo: nuova maggioranza e nuove sensibilità, non può restare tutto come prima. Il premier come garante di equilibri cambiati deve dare spazio a culture nuove che poi, e parlo del garantismo, in fondo sono anche la sua. Ora lo può dimostrare veramente».

 

Se non lo fa, crolla il governo che non è ancora nato?

«Aspettiamo, vediamo. Non confondiamo i vari piani. Quello della giustizia però deve avere una considerazione privilegiata e non passibile di vaghezze».

 

giuseppe conte alfonso bonafede

Sembra di sentire parlare suo marito?

«Chi? Il mio portavoce?». Clemente. «Guardi, lui come me e noi come il resto della famiglia siamo stati massacrati dalla malagiustizia. Abbiamo perduto un partito, siamo stati costretti a spendere montagne di soldi in avvocati, abbiamo patito sofferenze psicologiche indicibili, e il tutto per non avere fatto niente. Mi permetterà di essere particolarmente severa ed esigente quando si parla di giustizia. Non so se Conte sarà capace di garantire il garantismo. Ma per me, questo è un discrimine».

sandra lonardosandra lonardo foto di baccomastella sandra lonardo

Ultimi Dagoreport

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...