“DAGOSPIA MI CHIAMA ‘MINCHIETTI’? OGNUNO PUÒ CHIAMARMI COME VUOLE” - IL CANDIDATO SINDACO DI ROMA PER IL CENTRODESTRA ENRICO MICHETTI: “MI CHIAMAVANO MICHI, MA SGARBI HA DETTO CHE MI FARÀ DIVENTARE UN MICHETTONI. NON È VERO CHE SONO SCONOSCIUTO, HANNO SPULCIATO PARECCHIO NELLA MIA VITA” - “A CENA CON GUALTIERI O CON LA RAGGI? CON ENTRAMBI, SONO COLLEGHI, NON NEMICI. LA MIA PASSIONE È LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. LA PRIMA COSA CHE FAREI DA SINDACO? UNA GRANDE…”

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MA CHI E' QUESTO ENRICO MICHETTI CHE LA MELONI VUOLE CANDIDARE SINDACO DI ROMA? - NEL CENTRODESTRA NON LO CONOSCE NESSUNO: TE CREDO, PERCHE' E' VICINO ALL'AREA PD-EX MARGHERITA! - I RAPPORTI CON LUCA PALAMARA, IL CORSI PER AMMINISTRATORI, LA NOMINA A CAVALIERE DELL'ORDINE DEL MERITO SU PROPOSTA DI GENTILONI…

Estratto della Dagonews del 25 maggio 2021

 

Da ieri, tra gli ambienti di centrodestra il refrain è: ma chi minchia è questo Michetti? Talmente sconosciuto da essere ribattezzato nelle ultime ore ‘Minchietti’. Abbiamo scoperto perché nel centrodestra nessuno conosce il candidato sindaco Michetti, astro nascente dell’empireo meloniano.

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'SCONOSCIUTO?NON DEL TUTTO VERO, MIA VITA SPULCIATA PARECCHIO'

(ANSA) - ROMA, 14 GIU - "Il mio soprannome? Mi chiamavano Michi. Ma Sgarbi ha detto che mi fara' diventare un Michettone". Dagospia "mi chiama Minchietti? Ognuno puo' chiamarmi come vuole". Lo dice Enrico Michetti, candidato sindaco di Roma per il centrodestra, al programma radiofonico 'Un giorno da Pecora'.

 

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"La mia professione non mi dava tutta questa visibilita' - prosegue Michetti -. Ma infatti perche' sono a un giorno da pecora? Siete voi che mi dovete far conoscere. Poi non e' del tutto vero che sono sconosciuto. Io sono stato attaccato da destra a sinistra, nonostante non fossi ancora candidato. Hanno spulciato parecchio nella mia vita. Quindi forse non sono cosi' sconosciuto agli addetti ai lavori".

 

AMMINISTRATIVE, MICHETTI: A GUALTIERI DEDICO INNO D'ITALIA, A CENA CON LUI O RAGGI? CON ENTRAMBI; LE MIE PASSIONI? P.A. E MOUNTAIN BIKE, TIFOSO DELLA LAZIO DA QUANDO ERA IN SERIE B

Da "Un giorno da Pecora - Radio1"

 

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“Roberto Gualtieri mi ha dedicato ‘Bella Ciao’? Io gli dedico l’inno d’Italia. Cosa dedicherei Virginia Raggi? Non saprei, mi mettete in difficoltà. A cena andrei con entrambi, loro sono colleghi, non avversari o nemici ”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il candidato sindaco per il c.destra Enrico Michetti.

 

Qual è la prima cosa che farebbe da sindaco della Capitale? “Una grande pacificazione, dobbiamo mettere al centro gli interessi dei romani”. Di lei si sa molto poco, quali sono le sue passioni oltre alla politica? “La mia passione è la P.A., ci lavoro da talmente tanto tempo che ormai è diventato quasi un hobby”.

 

CV DI ENRICO MICHETTI - IL RIFERIMENTO AD ATAC CV DI ENRICO MICHETTI - IL RIFERIMENTO AD ATAC

Avrà anche qualche altro interesse... “Lo sport mi è sempre piaciuto molto, in particolare la bici: quando esco in mountain bike faccio 40 o 50 km”. Calcisticamente lei è tifoso della Lazio. ”Ma da candidato e da sindaco sarò assolutamente terzo e imparziale”. Si sente un po' il Sarri di c.destra? “Beh, Sarri bisogna prima vederlo all'opera”.

 

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Quando è diventato tifoso biancoceleste? “Vi faccio una confessione. Io sono diventato della Lazio quando i biancocelesti erano in serie B e stavano tornando in Serie A, mentre la Roma a quell'epoca era forse la più forte di tutti i tempi. Nei confronti di quella squadra c'era solo ammirazione mentre noi soffrivamo, ma chi è tifoso della Lazio - ha concluso Michetti a Rai Radio1 - è abituato ai sacrifici, anche se non sono mancati momenti di gioia”.

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