giuseppe conte luigi di maio mes

“DOBBIAMO ESSERE PRAGMATICI” – LA SUPERCAZZOLA DI LUIGI DI MAIO PER NON DIRE CHE ORMAI ANCHE I GRILLINI SI SONO RASSEGNATI AL MES: “FACCIO UNA RIFLESSIONE PIÙ AMPIA. ABBIAMO DA UNA PARTE CHI TIFA CONTRO L' ITALIA. DALL' ALTRA ABBIAMO CHI CONSIDERA IL MES LA SALVEZZA NAZIONALE. NON È VERO NEANCHE QUESTO. GRECIA E SPAGNA DICONO SÌ A UNO STRUMENTO CHE SULLA CARTA SEMBREREBBE SENZA CONDIZIONALITÀ, MA..."

 

 

Andrea Malaguti per “la Stampa”

 

GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

Seduto nel suo ufficio alla Farnesina, il ministro degli esteri Luigi Di Maio usa il tono impersonale di un matematico che enuncia un teorema, ma, se potesse, direbbe che l' Italia è stanca di essere trattata dall' Europa come l' unghia rotta di una mano sporca. Il coronavirus è un problema di tutti causato da nessuno, certamente non da noi, e al Paese servono soldi, tanti e subito, per non finire in briciole.

 

MATTEO SALVINI ANGELA MERKEL LUIGI DI MAIO IN IO TI SPREADDO IN DUE

Il Pil è destinato a sprofondare di otto punti, il deficit a salire di oltre dieci. Notando che Bruxelles fa quasi sempre in tempo a non arrivare all' ora prevista, l' ex capo politico del Movimento 5 Stelle non chiude al Mes senza condizionalità, concedendo che «con l' Europa la battaglia è appena iniziata». E in questa intervista a La Stampa reclama tempi certi e rapidi per il Recovery Fund. L' alternativa è il disastro. Non italiano.

Dell' intera Comunità.

luigi di maio virginia saba

 

Ministro Di Maio, oggi è il 25 aprile, festa della Liberazione dal fascismo. Come ci liberiamo dalla crisi?

«Oggi è festa nazionale, festa di tutto il Paese e dovremo saper raccogliere l' impegno, lo spirito e il sacrificio che furono dei nostri nonni. Perché quella che abbiamo di fronte, anche se non è una guerra ne ha le sembianze. E provoca gli stessi effetti».

 

L' Italia paga più degli altri.

LUIGI DI MAIO, ROCCO CASALINO E GIUSEPPE CONTE GUARDANO ADORANTI E OMAGGIANO VLADIMIR PUTIN

«Le previsioni sono negative per tutti i Paesi colpiti. Noi abbiamo un alto debito pubblico, ma l' obiettivo è uno: rimettere in moto il Paese. Il fallimento non è una opzione. Le nostre imprese devono ripartire, i lavoratori devono mantenere la loro occupazione, le famiglie devono vivere tranquille. All' Europa abbiamo ricordato che ogni Paese è legato al destino dell' altro e che nessuno ha colpe per questa pandemia. Non siamo davanti alla crisi del 2008. L' Italia ha già pagato un prezzo altissimo con i suoi morti, sarebbe ingiusto aggiungere carichi ulteriori».

RUTTE KURZ MERKEL

 

Perché l' Europa dovrebbe darci soldi a fondo perduto?

«Ma guardi che un finanziamento "a fondo perduto" non significa soldi regalati.

MARK RUTTE ANGELA MERKEL

Significa entrare in un circuito in cui le risorse finanziarie della Commissione vanno comunque restituite. Francia, Spagna e Portogallo sono sulla stessa posizione. Stiamo solo chiedendo una forma concreta di solidarietà».

Italia coronavirus

 

Regalerebbe soldi a fondo perduto all' Austria o alla Spagna?

«Lei sta usando un verbo inappropriato, non è un regalo. Qui si tratta di individuare un piano finanziario che permetta di non aumentare i divari tra Paesi e di fare ripartire tutti insieme il più rapidamente possibile. Se proprio vuole, è un regalo che l' Europa fa a se stessa».

 

Improvvisamente non siete più contrari al Mes?

roberto gualtieri giuseppe conte luigi di maio

«Sul Mes faccio una riflessione più ampia. Abbiamo da una parte chi tifa contro l' Italia, e io lo trovo sconcertante. Dall' altra abbiamo chi considera il Mes la salvezza nazionale. Non è vero neanche questo. Dobbiamo essere pragmatici. Questa è la partita della vita per noi. E non è ancora finita. Anzi, è appena iniziata».

 

L' ordine del giorno di Giorgia Meloni, che chiedeva di bocciare il salva Stati, ha messo il Movimento di fronte alle sue contraddizioni?

PEDRO SANCHEZ GIUSEPPE CONTE

«Nessuna contraddizione, l' ho trovato una messinscena. Il Parlamento ha un valore assoluto, non può essere trattato come il palcoscenico mediatico di qualcuno».

 

Grecia e Spagna al Mes dicono di sì.

«Dicono sì a uno strumento che, ancora sulla carta, sembrerebbe senza condizionalità. Per ora siamo nel campo delle intenzioni».

 

Cito il presidente Conte: le risorse del Recovery Fund sono urgenti e necessarie.

«Conte ha ragione. Oggi gli aspetti fondamentali sono due: la quantità di soldi e i tempi dello stanziamento. Soprattutto i tempi, che devono essere certi. L' Italia non può aspettare. Così come non dobbiamo fare l' errore di pensare che siamo usciti dall' emergenza coronavirus, non dobbiamo pensare di aver già vinto in Europa».

Klaus Regling

 

Come userete i fondi europei?

«Ridare ossigeno alle imprese sarà prioritario, servirà a garantire la nostra competitività. L' export diventerà cruciale di fronte a una possibile flessione della domanda interna. Poi bisognerà sostenere lo Stato sociale, aiutando chi non arriva a fine mese».

 

VITTORIO COLAO

Il debito salirà al 155% del Pil. Un omaggio ai nostri figli?

«Nessuno deve pagare gli effetti di questa pandemia. Né i figli né le generazioni attuali che hanno già vissuto la crisi del 2008. L' Europa lo deve sapere».

 

Qual è il ruolo di Colao, super ministro o consulente?

«Colao è un grande manager e un grande professionista, sta supportando il governo nella fase 2, quella più complicata».

 

Vederlo premier dopo l' estate la stupirebbe?

«Ecco, dopo Draghi ora si inizia con Colao, quale sarà il terzo nome che verrà usato solo per buttare giù Conte? In quale altro Paese del mondo colpito dalla pandemia il dibattito mediatico si sta concentrando sulla possibilità di un nuovo governo?».

 

A chi andranno i 55 miliardi del decreto aprile?

giuseppe conte luigi di maio

«Lo scostamento approvato ieri dal Consiglio dei Ministri è una delle più grandi manovre di sempre. I 55 miliardi serviranno a dare nuove risorse alle imprese, a finanziare gli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori, a sostenere il sistema sanitario e a introdurre strumenti di tutela per tutti i cittadini in difficoltà, specie per gli autonomi e le partite Iva».

 

LUIGI DI MAIO REDDITO DI CITTADINANZA BY LUGHINO

Giusto insistere sul reddito d' emergenza?

«Sì. E c' è ampio consenso nella maggioranza. Ho voluto e firmato la legge sul reddito di cittadinanza, grazie alla quale oggi quasi 3 milioni di persone riescono a mangiare. Vede, a volte non ce ne rendiamo conto, ognuno vive nel proprio mondo e fatica a pensare, nonostante lo sappia, che in Italia ci sono moltissime famiglie che non possono permettersi nemmeno di comprare la carne al supermercato».

 

coronavirus Italia

Bisogna dare soldi a chi lavora in nero?

«Da ministro e da uomo dello Stato le dico che chi lavora in nero compie un reato.

Da essere umano aggiungo che è inimmaginabile che un padre possa trovarsi nella condizione di non poter sfamare i figli».

 

Ministro, nelle residenze per anziani in Italia i morti di coronavirus si contano a migliaia. Si poteva evitare?

«Probabilmente sì, anzi sì sarebbe dovuto evitare, ma non lo dico per fare polemica, non voglio. Ci sono delle indagini in corso e stabilirà tutto la magistratura. Ma vedere morire così i nostri nonni, spesso persone fragili, fa davvero male».

Italia, seriate - coronavirus

 

Quanti anni hanno i suoi genitori?

«Mio padre 70, mia madre 65 e se li portano bene».

 

Il 4 maggio li inviterà a restare in casa?

«Li inviterò a seguire le regole che fisserà il governo».

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?