“DOMANI CONTE AVRÀ LA MAGGIORANZA” - MASTELLA CON IL PALLOTTOLIERE: “I NUMERI SEGUONO IL GOVERNO. L'ERRORE PIÙ GRANDE DI RENZI? CREDERE CHE CI POTESSE ESSERE UN ALTRO PREMIER AL POSTO DI CONTE - E POI RENZI NON È DEMOCRISTIANO, NON SI REGOLA. E ADESSO I SUOI LO STANNO ABBANDONANDO - SONO TUTTI TERRORIZZATI DAL VOTO. ANCHE QUELLI DELL'OPPOSIZIONE - CONTE È GARBATO, FELPATO, LEVANTINO, E PURE UN POCO FIGLIO 'E 'NTROCCHIA…CALENDA DICE CHE NON MI CONOSCEVA? INVECE LO CONOSCO DA TRENT'ANNI…”

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Concetto Vecchio per “la Repubblica”

 

CLEMENTE MASTELLA CLEMENTE MASTELLA

Clemente Mastella, stamattina persino il cassiere di un supermercato romano ha detto al collega: "Mo' ce pensa Mastella". «Eh, eh (ridacchia). Mi fanno apparire come il grande vecchio della politica italiana, mentre io mi sono assunto soltanto una responsabilità morale».

 

E quale sarebbe questa responsabilità?

«Questo non sarà magari il governo dei sogni, ma quello che viene dopo rischia di essere molto peggio. E voglio evitarlo».

 

È vero che hanno offerto un posto di ministro a sua moglie?

«Mia moglie è già primo ministro a casa mia, quindi dubito che accetterebbe».

 

GIUSEPPE CONTE - MATTEO RENZI GIUSEPPE CONTE - MATTEO RENZI

Come finisce domani al Senato?

«Conte avrà la maggioranza».

 

I numeri non sono ballerini?

«Pure Berlusconi nel 1994 non li aveva al Senato, ma poi li trovò al momento della fiducia, e filò dritto. Lo ricordo perché ero ministro del Lavoro. I numeri seguono il governo».

 

Dove ha sbagliato Renzi?

«Non è democristiano».

 

E che c' entra?

«Anche Fanfani era un toscano fumantino, ma si fermava un attimo prima del burrone. Renzi non si regola. E adesso i suoi lo stanno abbandonando».

mastella mastella

 

Qual è stato l' errore più grande di Renzi?

«Di credere che ci potesse essere un altro premier al posto di Conte».

 

Lei attacca Renzi, ma nel 2008 fece cadere Prodi

«È una leggenda. I nostri due voti contrari dell'Udeur non furono decisivi. Lo fecero cadere Turigliatto, Dini, Scalera».

 

È ancora in campo o si è chiamato fuori?

«Mi hanno fatto arrabbiare quelli del Pd e del M5s di Benevento, che faranno un' alleanza contro di me alle prossime comunali. Ma come: io vi sto dando una mano a Roma e voi mi fottete?».

 

Cosa ha chiesto in cambio per sostenere il governo?

«Niente! Ma siccome tutti mi attaccano faccio un passo indietro. Non voglio risultare ingombrante».

 

Tratta ma non si deve dire?

GIUSEPPE CONTE MATTEO RENZI - BY GIANBOY GIUSEPPE CONTE MATTEO RENZI - BY GIANBOY

«Ci sono, ma non si vede».

 

Quante telefonate riceve al giorno?

«Tante! Anche di renziani inquieti».

 

Perché la chiamano?

«Chiedono consigli, suggerimenti. Sono il medico a cui si domanda la cura».

 

Qual è la malattia di cui hanno più paura?

«Sono tutti terrorizzati dal voto. Anche quelli dell' opposizione».

 

E Mastella è la medicina?

«Se ti vuoi salvare io ti indico la strada».

 

Conte l'ha mai cercata?

conte renzi conte renzi

«No, manco lo conosco. L'ho visto solo una volta ad Avellino, quando è venuto a commemorare l'ex democristiano Fiorentino Sullo».

 

E il suo capo di gabinetto Goracci?

«Lo sento. Ero molto amico del padre, Carletto Goracci, vicesegretario della Camera».

 

Cosa pensa di Conte?

«Lo stimo. Ha un suo passo moroteo».

 

Lo paragona a Aldo Moro?

«Moro era infinito, Conte è garbato, felpato, levantino, e pure un poco figlio 'e 'ntrocchia. Ha saputo trattare con la Merkel sul Recovery Fund».

 

carlo calenda irene tinagli 2 carlo calenda irene tinagli 2

Cosa è successo con Calenda?

«Non ne voglio più parlare. È un pariolino».

 

Dice che non la conosceva.

«Invece lo conosco da trent'anni, quando il cavalier Punzo del Cis di Nola mi mandava i biglietti da consegnargli».

 

Mastella, il suo non è volgare trasformismo?

«Se Salvini ruba senatori al M5S sono eroi, se li prendiamo noi sono malvagi. Mi batto contro questa morale padana».

 

Però è sempre stato feroce con i Cinquestelle. E adesso li salva.

«Adesso sostengo Conte, mica i grillini».

 

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