“ELLY SCHLEIN? ENTUSIASMA LA CURVA DEGLI ULTRÀ E POI PERDE TUTTE LE ELEZIONI, ANCHE QUELLE CONDOMINIALI" – MATTEONZO RENZI FA IL MARAMALDO CON LA SEGRETARIA MULTIGENDER DEL PD, MA DIMENTICA LE BATOSTE CHE HA PRESO LUI ALLE URNE – TRA IL 2016 E IL 2018, IL SENATORE SEMPLICE DI RIAD PERSE BEN SEI ELEZIONI CONSECUTIVE: LA PRIMA, ALLE AMMINISTRATIVE IN CUI FURONO ELETTE VIRGINIA RAGGI E CHIARA APPENDINO A ROMA A TORINO. POI CI FURONO LA MANNAIA DEL REFERENDUM, LE AMMINISTRATIVE DI GIUGNO 2017, LE REGIONALI SICILIANE, E INFINE, LE POLITICHE DEL MARZO 2018

-

Condividi questo articolo


1. SENTI CHI PARLA

Marco Zonetti per Dagospia

 

matteo renzi matteo renzi

Intervistato dal Giornale, (vedi estratto a seguire) il leader di Italia Viva Matteo Renzi torna a sparare a palle incatenate su Elly Schlein, già bersaglio, assieme a Giuseppe Conte, di varie prime pagine velenose del suo Riformista.

 

"Schlein funziona per vincere le primarie" ha dichiarato Renzi, "ma come sempre chi rappresenta la sinistra massimalista entusiasma la curva degli ultrà e poi perde tutte le elezioni, anche quelle condominiali".

 

ELLY SCHLEIN MEME ELLY SCHLEIN MEME

L'ex premier punta quindi il dito su Elly Schlein, dimenticando però le proprie disavventure personali alle urne. Nel periodo compreso fra il giugno 2016 e il marzo 2018, egli perse infatti - da segretario del Partito Democratico - ben sei elezioni consecutive.

In primis subì una sonora disfatta alle amministrative del giugno 2016 che videro il trionfo del M5s con Virginia Raggi a Roma e Chiara Appendino a Torino. Qualche mese dopo, a dicembre, calò poi su di lui la mannaia del flop del suo referendum, dopo il quale si dimise da Palazzo Chigi. E siamo a due.

 

RAGGI APPENDINO RAGGI APPENDINO

Quindi fu rieletto a furor di popolo segretario dem nella primavera 2017 "entusiasmando la curva degli ultrà" per citare le sue stesse parole, ma solo per vedere il suo Pd perdere, a distanza di pochi mesi, le elezioni amministrative a giugno, nonché le regionali siciliane e le amministrative di Ostia, entrambe tenutesi a novembre. Ed eccoci arrivati a cinque.

 

La sesta Caporetto consecutiva alle urne fu quella più cocente di tutte, pochi mesi più tardi, alle politiche del marzo 2018. Elezioni dalle quali il Partito Democratico uscì con le ossa talmente rotte che Renzi fu costretto a dimettersi definitivamente dalla segreteria.

 

matteo renzi dopo il referendum matteo renzi dopo il referendum

Se poi contiamo anche le elezioni regionali del 2018, che videro nel Lazio vincere l'assolutamente non renziano Nicola Zingaretti, e in Lombardia Attilio Fontana prevalere di ben venti punti sul renzianissimo Giorgio Gori, le sconfitte consecutive diventano addirittura sette.  E parla di quelle altrui?

 

2. «ELLY PERDERÀ ANCHE ALLE CONDOMINIALI LA RIFORMA DEGLI 007 VA FATTA INSIEME»

Estratto dell’articolo di Laura Cesaretti per “il Giornale”

 

[…] Ballottaggi: in sintesi, dicono gli analisti, l’effetto Meloni ancora dura e quello Schlein non è pervenuto. Come mai?

MATTEO RENZI MATTEO RENZI

«Schlein funziona per vincere le primarie, ma - come sempre - chi rappresenta la sinistra massimalista entusiasma la curva degli ultras e poi perde tutte le elezioni, anche quelle condominiali.

 

L’alternativa a Meloni o sarà riformista o non sarà. Il modo per attaccare Meloni è chiederle conto delle sue contraddizioni, non gridare al fascismo. Perché non c’è il fascismo alle porte. E sarà bene che se ne facciano una ragione anche i protomartiri tv che hanno raccontato di lasciare la Rai in nome della democrazia, e in realtà vanno solo fare cose diverse o pagate meglio».

 

Anche l’entusiasmo della stampa di sinistra per il vento del cambiamento di Elly sembra un po’ smorzarsi, come mai?

renzi franceschini by osho renzi franceschini by osho

«Il petardo Schlein ha fatto recuperare qualche tessera in sezione e qualche copia in edicola. Ma alla fine fare politica richiede talento e coraggio delle scelte: l’armocromista non ti salva se non hai un progetto per il Paese. Qual è quello di Elly, su nucleare, utero in affitto, lavoro, Ucraina, sicurezza, tasse? Il mio Pd su questi temi aveva le idee chiare, opposte a quelle di Schlein. La stampa di sinistra prima o poi dovrà fare i conti con la realtà e non con la narrazione».

 

Lei conosce bene il Pd: triturerà anche questo leader, come teme Franceschini?

«Voglio troppo bene a Dario per dirgli che sul trituramento delle leadership anche lui ha una certa esperienza: fu lui il primo a chiedere la mia testa dopo le politiche 2018. Franceschini si rende conto che far saltare oggi la Schlein significa far saltare il Pd. È anche vero che mantenere la Schlein significa lasciare i riformisti a fare testimonianza in un partito dove non toccano palla.

MEME SU MATTEO RENZI CARLO CALENDA 4 MEME SU MATTEO RENZI CARLO CALENDA 4

 

Qualche giorno fa Varoufakis ha spiegato la vera strategia della Schlein. Temo che l’epilogo possa essere quello greco: l’irrilevanza della sinistra. Guardi cosa è successo ieri all’Europarlamento, col Pd spaccato in tre sull’Ucraina: se sulla politica estera hai tre linee, significa che non sei più un partito. E nei prossimi mesi diventerà più chiaro». […]

matteo renzi dopo il referendum matteo renzi dopo il referendum matteo renzi dopo il referendum matteo renzi dopo il referendum RENZI E LA SCONFITTA NEL REFERENDUM RENZI E LA SCONFITTA NEL REFERENDUM matteo renzi dopo il referendum matteo renzi dopo il referendum matteo renzi dopo il referendum matteo renzi dopo il referendum matteo renzi dopo il referendum matteo renzi dopo il referendum RENZI E LA SCONFITTA NEL REFERENDUM RENZI E LA SCONFITTA NEL REFERENDUM

 

agnese renzi dopo il referendum agnese renzi dopo il referendum

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…