afghanistan biden

“IL FALLIMENTO DEL RITIRO DALL'AFGHANISTAN INCORAGGERÀ A SFIDARE IL POTERE AMERICANO” - IL POLITOLOGO MOISES NAIM: “SI RAFFORZERÀ LA CONVINZIONE DEI RIVALI AUTOCRATICI COME CINA E RUSSIA DI POSSEDERE UN MODELLO SUPERIORE ALLE DEMOCRAZIE” - “IL BILANCIO DEL PENTAGONO E’ DI 778 MILIARDI DI DOLLARI, IL PIÙ RICCO DEL MONDO. VUOL DIRE CHE CON TUTTO IL LORO DENARO, LA TECNOLOGIA E L'ESPERIENZA, GLI USA IN 20 ANNI NON SONO RIUSCITI A CONTENERE UN GRUPPO INSURREZIONALE. L'AFGHANISTAN HA CONFERMATO AI CINESI E AD ALTRI CHE GLI USA NON SANNO GESTIRE IL POTERE”

Paolo Mastrolilli per “la Stampa”

 

MOISES NAIM

In teoria una decisione giusta, nel senso che quando una strategia non funziona per vent'anni è logico cambiarla, ma catastrofica nell'esecuzione. E i danni geopolitici sono enormi, perché il fallimento del ritiro dall'Afghanistan «incoraggerà tutti gli avventurieri a sfidare il potere americano, intaccherà la fiducia degli alleati negli Usa, e rafforzerà la convinzione dei rivali autocratici come Cina e Russia di possedere un modello superiore alle democrazie».

 

È raggelante, l'analisi del politologo Moisés Naím, ma in fondo l'aveva anticipata nel suo libro «The End of Power». Cosa ha pensato, vedendo cadere Kabul?

LA FINE DEL POTERE - MOISES NAIME

«Mi viene in mente numero: 778 miliardi di dollari. È il bilancio del Pentagono, il più ricco del mondo. Vuol dire che con tutto il loro denaro, la tecnologia e l'esperienza, gli Usa in 20 anni non sono riusciti a contenere un gruppo insurrezionale, senza l'appoggio di grandi potenze, l'addestramento e le armi della Nato. Ciò dà molte lezioni. Per vincere non bastano tecnologia e risorse, speriamo che gli Usa imparino da questa catastrofe. Non posso poi non accennare alla fine del potere, le cui fonti tradizionali non hanno più la stessa forza. Il potere è diventato più facile da ottenere, più difficile da usare, e più facile da perdere».

 

la previsione sbagliata di biden sull afghanistan 5

L'errore è stato pensare di rifondare l'Afghanistan, o la strategia scelta?

«Tutto è cominciato con la reazione all'11 settembre. L'idea originale era cacciare Al Qaeda dall'Afghanistan, ma poi si è passati alla costruzione di istituzioni democratiche moderne. Ciò è durato 20 anni, è costato migliaia di vite e miliardi di dollari, con i risultati che vediamo. Einstein diceva che ripetere sempre lo stesso errore è follia, e gli Usa non potevano andare avanti così. C'era consenso sul ritiro: era stato un tema della campagna di Trump, ma Biden lo condivideva da sempre. La sorpresa è come hanno fallito i sistemi militari, l'intelligence e la diplomazia».

elicottero usa a kabul per l evacuazione dell ambasciata

 

Decisione giusta, ma esecuzione sbagliata?

«Catastrofica. Poche settimane fa Biden aveva detto che non avremmo rivisto le immagini di Saigon, e infatti è stato peggio. Certamente non c'era un piano chiaro di attuazione. Ciò dipende molto da come si prendono le decisioni militari, come funziona il Pentagono, il peso di lobbisti e interessi. Il risultato è terribile non solo per gli afghani, ma per il mondo».

 

Perché?

«Spinge a sfidare gli Usa. La tentazione per tutti gli avventurieri geopolitici del mondo, jihadisti e non, è ora molto più forte. La superpotenza più ricca e grande si può sfidare e vincere».

popolazione afghana festeggia i talebani

 

È frutto degli errori nell'esecuzione del ritiro, o del processo in corso di cambiamento del paradigma del potere?

«Entrambe le cose. I microplayer sono diventati capaci di sfidare i macroplayer, e vincere. Ma vedere gli americani ritirarsi in maniera così vergognosa accresce l'effetto devastante».

 

Biden ha detto che l'America è tornata, ma la percezione è opposta.

«Esattamente, si ritira dal mondo e incoraggia il disordine».

 

Cina e Russia possono subentrare agli Usa?

joe biden

«Lo vedremo, dipende dagli obiettivi: se vuoi solo un alleato geopolitico, è più facile che cambiare la struttura del potere, proteggere le donne, costruire la democrazia. Poi bisogna vedere chi andrà al governo. Molto presto i taleban scopriranno che dovranno occuparsi del benessere del Paese. È facile essere guerriglieri; più difficile dare acqua, elettricità, cibo, lavoro, sicurezza, sanità».

 

La Cina può offrire i soldi della Via della Seta.

«Sarà fonte di influenza, ma tutti ormai hanno imparato che l'Afghanistan è intoccabile».

 

talebani nel palazzo presidenziale 7

Gli alleati non si fideranno più degli Usa?

«Il rispetto per la capacità tecnologica degli Usa e come prendono le decisioni verrà messo in discussione. Il mondo dovrà decidere se vuole la leadership americana, con tutti i suoi difetti, oppure preferisce che la potenza centrale del mondo sia un Paese totalitario e autoritario come la Cina. Sotto c'è la storia più grande dei nostri tempi, la rivalità tra Washington e Pechino».

 

Questo è stato un successo dell'autocrazia sulla democrazia?

«C'è concorrenza di idee, modelli economici, dottrina militare, sfere di influenza. L'Afghanistan ha confermato ai cinesi e ad altri che gli Usa non sanno gestire il potere».

talebani nel palazzo presidenziale 5

 

Biden deve accontentare gli elettori, che vogliono il ritiro, e sbaglia.

soldati afgani 3

«Esattamente».

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…