salvini putin

“IL GOVERNO DRAGHI NON L'HANNO FATTO CADERE PUTIN E IL SOTTOSCRITTO, MA I CINQUESTELLE” - SALVINI TORNA IN RIVIERA ROMAGNOLA MA EVITA IL PAPEETE – IL CAPITONE LIQUIDA LA QUESTIONE DELLE INTERFERENZE RUSSE SULLE VICENDE POLITICHE NAZIONALI: “LA SINISTRA CAVALCA FAKE NEWS. C'È PUTIN ANCHE DIETRO IL DIVORZIO TRA TOTTI E ILARY?” – L’ATTACCO A LETTA E CALENDA - L’AFFOSSAMENTO DEL REDDITO DI CITTADINANZA: “COSI’ COM’E’ NON FUNZIONA”

Giuseppe Salvaggiulo per “La Stampa”

salvini a cervia

 

«Cappelletti al ragù? Meglio di no. Vado di frittino». Dal mojito del Papeete Beach all'olio cuore della darsena. Salvini a Milano Marittima, sul luogo del delitto anzi del suicidio dell'agosto 2019: l'autocrisi di governo, la richiesta di pieni poteri all'ora dell'aperitivo, l'umiliazione parlamentare.

 

Ora medita la rivincita ribaltando la strategia. Diserta programmaticamente la spiaggia più balearica e leghista della riviera romagnola, optando per una domenica sobria e nazionalpopolare.

 

Pomeriggio a Bellaria con il naso all'insù per il passaggio delle frecce tricolori, pennichella in hotel mentre a pochi metri, in riva a un mare insolitamente agitato dallo scirocco, si shackera come se non ci fosse un domani; lisergico dibattito serale alla festa nazionale della Lega con i rappresentanti delle categorie produttive.

 

salvini putin conte

Certo non è il Salvini di tre anni fa. Arriva trafelato a bordo di una bicicletta Graziella gentilmente messa a disposizione dall'albergo. Pochi e non entusiastici selfie. Abbronzatura rosé. Un filo di barba lasciata ricrescere negli ultimi giorni per esorcizzare quello che il governatore campano De Luca ha definito «effetto capitone».

 

Qualche pacca sulla spalla e frasi di incoraggiamento dai trecento militanti a cui risponde: «Forza, 55 giorni all'alba. Alla faccia di una sinistra arrabbiata, che insulta e cavalca fake news». Non cerca il bagno di folla, peraltro ricambiato.

 

Una rapida sosta allo stand della cucina, nessuna a quelli dove si fa cassa con il kit di Radio Libertà (cappellino, borsa, adesivo e maglietta offerta minima 20 euro) e il sale di Cervia a 4 euro al pacco.

 

MATTEO SALVINI E PUTIN

Sul palco, intervistato dal direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano, limita a una battuta evasiva la questione delle interferenze russe sulle vicende politiche nazionali: «Il governo Draghi non l'hanno fatto cadere Putin e Salvini, ma i Cinquestelle che si sono dimostrati incapaci di stare al governo e spero proprio che non ci tornino mai più. Le risposte migliori a queste fesserie le hanno date il prefetto Gabrielli e il vignettista Osho che ha chiesto se c'è Putin anche dietro il divorzio tra Totti e Ilary. Spero che la sinistra sapendo di perdere non cerchi putiniani fascisti nazisti e sovranisti dappertutto».

 

Poi va all'attacco di Letta e Calenda. Al segretario del Pd contesta la proposta di imposta sui grandi patrimoni per dare una dote ai giovani.

 

«Parlare di nuove tasse persino sui morti in questo momento è da incosciente - obietta Salvini - anche perché su quei soldi le tasse sono state pagate e strapagate.

MATTEO SALVINI CONTESTATO IN POLONIA CON LA MAGLIETTA DI PUTIN

Piuttosto sarebbe il momento di una grande pace fiscale con Equitalia e della flat tax estesa ai 100mila euro. Prima ancora, e ci stiamo provando con Draghi, si potrebbe subito azzerare l'Iva sui beni di prima necessità, non certo su ostriche e champagne, misura per cui serve solo un miliardo a trimestre».

 

A completare l'agenda economica, quota 41 sulle pensioni, rifiuto di tetto al contante e revisione «da cima a fondo» del reddito di cittadinanza che «così non funziona». Per quella istituzionale, separazione delle carriere e responsabilità civile diretta dei magistrati. Il tema tasse rappresenta per Salvini la parte per il tutto, «la rappresentazione delle due filosofie che si sfideranno il 25 settembre.

 

salvini a cervia

Per la sinistra se uno ha successo e si compra una bella auto, una bella casa e una bella barca merita rancore e invidia. No! Evviva chi ce la fa». A Calenda, Salvini contesta invece «una dichiarazione sconcertante. Non molto tempo fa ha detto che tutti i ragazzi devono fare il liceo, sciocchezza incredibile perché manca di rispetto alle famiglie. Siamo in un Paese libero, piuttosto io darei l'indicazione opposta, viva gli istituti tecnici, alberghieri e professionali!

 

Altrimenti avremo una generazione di liceali che studiano materie umanistiche e poi a 30 anni non sapendo che fare vanno a lavorare da Amazon». Dell'omicidio di Civitanova Marche dice solo che «un morto non è bianco o nero, ma il sintomo di città insicure, provo pena per una sinistra vergognosa che lo strumentalizza». Non sono propriamente un inedito gli attacchi alla «totalmente incapace» ministra dell'Interno, Lamorgese. Né le filippiche contro ius soli e droghe più o meno libere. Il Papeete è lontano. «Per me quest' anno vacanze pochine». Al bar della festa si beve gin tonic.

SALVINI PUTINmatteo salvini alla festa della lega di cervia 3salvini con la maglietta di putinsalvini putin

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...