mario draghi joe biden

“HA FATTO UN GRANDISSIMO LAVORO” – I LEADER DEL G20 SI METTONO IN FILA E LODANO DRAGHI PER LA RIUSCITA DEL SUMMIT. A PARTIRE DA BIDEN E MACRON: “IL SUMMIT È STATO UN SUCCESSO, ORGANIZZAZIONE PERFETTA” – ADDIRITTURA ANCHE ERDOGAN HA PARLATO DI RELAZIONI “MOLTO POSITIVE” CON DRAGHI (CHE L’AVEVA CHIAMATO DITTATORE) – JOHNSON: “DRAGHI HA FATTO LAVORO SUPERBO SUL CLIMA” - DALLA MERKEL A MODI: TUTTE LE REAZIONI

Da www.lastampa.it

 

 

mario draghi conferenza stampa conclusiva del g20 3

Uno dei temi forti di questo G20 di Roma è stato sicuramente il dibattito sul clima, per il quale molto si è spesa l’Italia, come ha riconosciuto il presidente francese Emmanuel Macron, in conferenza stampa a Roma, in vista del summit di Glasgow che sarà co-presieduto dal nostro Paese: «Ringrazio il Presidente Mattarella per le sue parole sul multilateralismo, il popolo romano per l'accoglienza e soprattutto il premier Mario Draghi per l'organizzazione.

 

serena cappello mario draghi - jill e joe biden - sergio e laura mattarella

Penso veramente che questo G20 sia stato un successo per i risultati concreti» che ha portato. Sul clima, ha continuato il presidente francese, «poteva andare peggio, i segnali andavano in questa direzione. Adesso siamo in grado di fare della Cop26 un altro successo».

 

mario draghi joe biden

Sulla stessa linea è la cancelliera tedesca uscente, Angela Merkel: le conclusioni del G20 sul clima sono «un buon segnale», sottolineando che per la prima volta dal 2016 le principali economie industrializzate del mondo e l'Ue si sono impegnate tutte insieme sugli Accordi di Parigi.

mario draghi regala un mazzo di fiori ad angela merkel

 

Al coro si unisce il presidente americano Joe Biden: «Abbiamo avuto incontri molto seri e produttivi nei giorni scorsi e continueremo a Glasgow. Grazie all'Italia per il G20 e l'ospitalità, grazie a Draghi che ha fatto un grandissimo lavoro. Siamo delusi dall’assenza dei leader di Cina e Russia ma sono stati fatti dei progressi».

 

NARENDRA MODI MARIO DRAGHI

Il nodo del clima resta complicato da sciogliere: «Non passeremo alle energie rinnovabili dal giorno alla notte, intanto smetteremo di finanziare il carbone. Non è realistico smettere di usare benzina e gas all'improvviso, ma arriveremo ad emissioni zero entro il 2050»;

 

Si iscrive agli ottimisti cauti il primo ministro britannico Boris Johnson: «Io penso che le chance di successo siano di 6 contro 10» ma sarà «molto difficile». Johnson ha quindi affermato che «progressi ragionevoli» sono stati ottenuti sulla scia degli sforzi della presidenza italiana e di Mario Draghi.

 

«Alcuni progressi sono stati fatti al G20», ha aggiunto, ma gli impegni presi tra i 20 grandi a Roma sono «gocce in un oceano che si sta rapidamente riscaldando». Quindi, aal momento l'accordo di Parigi e la speranza che ne era derivata sono solo un pezzo di carta. Dobbiamo riempire quel pezzo di carta con progressi veri».

mario draghi recep tayyip erdogan g20

 

L'obiettivo di contenere di contenere il surriscaldamento globale entro gli 1,5 gradi in più «resta in bilico», «per il momento non ci siamo». Infine, Johnson, rispondendo a un giornalista, si è detto «d'accordo» sul fatto che sia ancora troppo vago il riferimento all'impegno ad arrivare al traguardo delle emissioni zero «entro o attorno a metà secolo», come scritto nel comunicato G20. Vi sono Paesi che si sono impegnati a farlo «entro il 2060 o prima».

 

Sempre relativamente al clima, il presidente cinese Xi Jinping oggi ha chiesto di compiere sforzi per attuare in maniera completa ed efficace la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e l'Accordo di Parigi. Xi ha espresso queste osservazioni durante il suo intervento, in collegamento video da Pechino.

mario draghi con il principe carlo

 

 Il presidente ha posto enfasi sul sostegno al ruolo dell'Onu come canale principale, seguendo il principio delle responsabilità comuni ma differenziate, nel rispetto del diritto internazionale, con un approccio orientato all'azione. Quest'ultimo ha inoltre enfatizzato l'importanza di intraprendere azioni più forti e di migliorare la cooperazione. Invece, a margine del G20, Draghi, ha incontrato il consigliere di Stato e ministro degli Esteri cinese, Wang Yi.

 

mario draghi conferenza stampa conclusiva del g20 4

Lo comunica Palazzo Chigi. Il colloquio si è concentrato sulle prospettive della collaborazione bilaterale, sui rapporti tra Ue e Cina, sull'opportunità di riavviare il dialogo in materia di diritti umani. Sono state affrontate anche le principali questioni multilaterali e regionali, in particolare la stabilità e la sicurezza nell'area dell'Indo-Pacifico e la crisi in Afghanistan.

 

Recep Tayyip Erdogan ha evidenziato in conferenza stampa, sorridendo che le relazioni con il premier Mario Draghi sono «molto positive» e ringraziato la presidenza italiana del G20: «Vorrei ringraziarli personalmente per la loro gentile ospitalità nei confronti di mia moglie e della delegazione».

 

mario draghi regala un mazzo di fiori ad angela merkel 1

E in questo clima di grande concordia si inserisce anche il tweet del presidente del Consiglio europeo Charles Michel: «Al G20 di Roma abbiamo confermato uno storico sostegno alla riforma della tassazione globale. Un passo importante verso un mondo più equo. Dobbiamo assicurare adesso che le nuove regole entrino in vigore a livello globale rapidamente».

 

Nella dichiarazione finale adottata dal G20, è stato posto l’accento sulla pandemia di Covid-19 che «ha esacerbato le disuguaglianze nei nostri mercati del lavoro, colpendo in modo sproporzionato i lavoratori vulnerabili.

 

mario draghi joe biden g20 9

In collaborazione con i partner sociali, adotteremo approcci politici incentrati sull'uomo per promuovere il dialogo sociale e garantire maggiore giustizia sociale, condizioni di lavoro sicure e salubri e un lavoro dignitoso per tutti, anche all'interno delle catene globali di approvvigionamento. Per ridurre le disuguaglianze, sradicare la povertà, sostenere le transizioni dei lavoratori e il reinserimento nei mercati del lavoro e per promuovere una crescita inclusiva e sostenibile rafforzeremo i nostri sistemi di protezione sociale».

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...