vladimir putin emmanuel macron

“HO OTTENUTO DA PUTIN CHE NON CI SARÀ UN’ESCALATION” - IL PRESIDENTE FRANCESE EMMANUEL MACRON TORNA DA MOSCA CON LA PROMESSA DELLO ZAR DI NON ESAGERARE IN UCRAINA. SARÀ VERO? INTANTO L’ATTIVISSIMO TOYBOU DELL’ELISEO OGGI INCONTRERÀ A KIEV ANCHE ZELENSKY. RESTA DA CONVINCERE SOLO BIDEN, CHE VOLEVA SFRUTTARE LA TENSIONE PER MOTIVI INTERNI (A NOVEMBRE CI SONO LE MIDTERM) - VIDEO

1 - MACRON, HO OTTENUTO DA PUTIN CHE NON CI SARÀ ESCALATION

(ANSA) - Il presidente francese, Emmanuel Macron, diretto a Kiev per incontrare il presidente Volodymyr Zelensky, ha affermato di aver ottenuto ieri sera nel colloquio con Vladimir Putin "che non ci sarà un'escalation" nella crisi con l'Ucraina.

 

 

2 - UCRAINA MACRON TRATTA CON PUTIN «EVITIAMO LA GUERRA: INSIEME»

Stefano Montefiori per il "Corriere della Sera"

 

vladimir putin emmanuel macron

«Siamo categoricamente contrari all'allargamento della Nato verso Est. Immaginate che l'Ucraina diventi parte della Nato e rivendichi la Crimea, che fa parte della Federazione russa: questo scatenerebbe una guerra tra Nato e Russia. Siamo contrari anche al dispiegamento dei sistemi di combattimento alle nostre frontiere. E se la Nato è davvero un'organizzazione pacifica, cosa c'è di male a farla tornare alla situazione del 1997? Ma sono riconoscente al presidente Macron per i suoi sforzi».

 

emmanuel macron vladimir putin

Questa è stata la (non) risposta del presidente Putin alla prima domanda - «vuole invadere l'Ucraina?» - della conferenza stampa dopo quasi sei ore di colloquio con Macron. Il primo gesto di «de-escalation» nella crisi tra Russia e Ucraina non c'è stato, nonostante il lungo faccia a faccia i disaccordi tra Putin e Macron sono stati evidenti e sottolineati, soprattutto dal primo. Il processo è appena iniziato, molto dipenderà dal nuovo incontro di oggi a Kiev tra Macron e il presidente ucraino Zelensky.

 

vladimir putin emmanuel macron 1

«Evitiamo la guerra, insieme, i prossimi giorni saranno determinanti», ha detto Macron, che sebbene si trovasse al Cremlino ha tenuto a elogiare il nemico di Putin di queste ore: «Vorrei ricordare che Zelensky è il presidente di un Paese che ha 125 mila soldati russi ammassati alle sue frontiere: questo rende nervosi. E invece Zelensky mostra un notevole sangue freddo, al quale voglio rendere omaggio».

 

olaf scholz joe biden 2

I due leader non hanno voluto comunicare alcun risultato concreto al di là della volontà di garantire gli equilibri di sicurezza in Europa, ma Putin ha concesso che «alcune delle idee, delle proposte di Macron possono gettare le basi per un progresso comune». Macron ha più volte ricordato le intense consultazioni con i partner europei, un modo per rivendicarne il sostegno e per parlare quindi a nome di tutta l'Ue.

 

minacce di guerra russia ucraina

Putin e Macron si sono parlati - da soli - nella «sala delle rappresentazioni» del Cremlino a cominciare dalle 16 e 30. La scelta di lasciare gli interpreti fuori dalla stanza, collegati in remoto, voleva rafforzare il carattere personale, quasi intimo, del colloquio tra Putin e Macron, ma i presidenti si sono seduti alle estremità dell'immenso tavolo ovale bianco che da una settimana è il co-protagonista dei colloqui ufficiali: una distanza di sei metri, troppi per interagire valutando il linguaggio corporeo, cosa che secondo l'Eliseo era uno dei vantaggi di un incontro di persona.

vladimir putin emmanuel macron.

 

Non è stato uno sgarbo di Putin diretto al presidente francese, nei giorni scorsi anche il presidente ungherese Viktor Orban - che nella crisi russo-ucraina difende le ragioni del Cremlino - ha dovuto sottoporsi al rigido distanziamento sociale e alle altre misure anti-Covid. Ma certo quell'immagine ha raffreddato le speranze di chi contava su un incontro giocato sulla vicinanza anche fisica.

 

I presidenti di Russia e Francia hanno discusso più a lungo del previsto, fino alle 22 circa, per quasi sei ore. Intanto, a Washington, dove era in visita il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente americano Joe Biden ha dichiarato che «se la Russia attraversa il confine ucraino non ci sarà più un Nord Stream 2, prometto che il gasdotto chiuderà».

volodymyr zelensky emmanuel macron

 

3 - UCRAINA PRESSING FINALE

Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per "La Stampa"

 

(…) Al Cremlino il presidente francese Emmanuel Macron con indosso anche la casacca di presidente di turno della Ue incontra Vladimir Putin per cercare una via che eviti il conflitto e riconosca le preoccupazioni sulla sicurezza del Cremlino. Poche ore dopo il cancelliere tedesco Olaf Scholz entra alla Casa Bianca e porta in dote a Joe Biden l'aumento di 350 soldati tedeschi in Lituania utili per «contrastare l'aggressione russa».

 

olaf scholz joe biden

La durata e la scenografia dei due meeting non potrebbero essere più diverse. A Mosca si sforano le sei ore, a Washington in meno di tre ore è archiviata anche la conferenza stampa. Il francese e il russo siedono a capo di un lunghissimo tavolo bianco e la distanza delle posizioni è immortalata nello scatto che il Cremlino distribuisce.

olaf scholz joe biden

 

(…) Scholz e Biden si presentano davanti alla stampa, ribadiscono la sintonia, evidenziano che l'Ucraina ha assorbito la maggior parte del tempo della discussione e mandano segnali di inequivocabile unità sulle "misure dure" da adottare in caso di invasione russa e su come il messaggio «sia arrivato forte anche a Putin».

olaf scholz joe biden 3

 

Sulle sanzioni, spiega Scholz, «lavoriamo insieme e siamo pronti a utilizzarle rapidamente» se sarà necessario, e «saranno un grosso danno per la Russia». Eppure, quella che sembra una finissima sintonia, che va oltre il dossier ucraina e coinvolge clima, agenda del G7 di cui Berlino è presidente, presenta sfumature non trascurabili.

 

guerra in ucraina 8

E' evidente quando Biden dichiara «finito il Nord Stream 2 se la Russia entrerà in Ucraina». Ed è qui che Scholz traccheggia evitando sia durante la conferenza stampa, sia nei venti minuti che ha dedicato alla Cnn, di pronunciare la parola Nord Stream 2. Scholz ribadisce più volte che «c'è unità sulle sanzioni da imporre» e che «Usa e Germania lavorano insieme» sulle azioni anti Putin, ma la parola Nord Stream 2 non esce. (…)

olaf scholz joe biden minacce di guerra russia ucrainaguerra in ucraina 9olaf scholz joe biden 5

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...