“IN ITALIA CI AVREBBERO FATTO BENE POLITICI COME LA MERKEL” – LUIGI DI MAIO SI FA INTERVISTARE DA “DIE WELT” E TENDE LA MANO A ANGELONA E QUINDI AGLI ANTI-POPULISTI: “NON HO MAI ATTACCATO LA GERMANIA. IL DIBATTITO SUL SURPLUS COMMERCALE NON È LA PANACEA DI TUTTI I MALI” – L’OBIETTIVO È DISTANZIARSI DA SALVINI: “NOI NON STIAMO CON VISEGRAD…” - MA PRIMA O POI DOVRÀ DECIDERE CON CHI STARE. CON LA MERKEL O I GILET GIALLI?

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DI MAIO TENDE MANO A MERKEL,"NOI LONTANI DA VISEGRAD"

Michele Esposito per “Ansa”

 

Una mano tesa a Angela Merkel, una stoccata alla compagine sovranista a trazione Lega. Luigi Di Maio, in un'intervista al quotidiano conservatore tedesco Die Welt, mette un altro mattone sul restyling nella narrazione del Movimento in vista delle Europee e prova un "contatto" con chi, nell'universo populista, è considerato come il nemico numero 1: la Germania.

LUIGI DI MAIO INTERVISTATO DA DIE WELT LUIGI DI MAIO INTERVISTATO DA DIE WELT

 

Eppure, il capo politico M5S precisa di non aver mai attaccato Berlino e si spinge a dire di aver "più volte ribadito" che ci avrebbero fatto bene "politici come la Merkel". Non solo. Il vicepremier derubrica il surplus commerciale della Germania come il problema non principale dell'Ue e prende le distanze da chi, in Italia, ha sempre attaccato Berlino. E, in vista di un possibile scontro con la Lega per la poltrona di commissario Ue in quota italiana, lancia il suo amo sul "dicastero" europeo più lontano dal dossier migranti: "Penso che all'Italia debba ambire al prossimo commissario per le imprese e l'industria Ue.

 

angela merkel angela merkel

Potremmo fare molto per una politica industriale comune europea", sono le sue parole. Il vicepremier ricorda inoltre di "essersi ispirato al modello tedesco" sulla riforma delle pensioni e dei centri dell'impiego e si augura una maggiore collaborazione con Berlino nella politica industriale. Nulla a che vedere, quindi, con le destre europee. "Sto formando un gruppo parlamentare nel Parlamento Ue" lontano dalla "destra populista" e allo stesso tempo "dai partiti tradizionali. Questo nuovo gruppo dice una cosa molto chiara: noi non stiamo con il quartetto di Visegrad che blocca un'equa distribuzione dei migranti", sottolinea Di Maio, ribadendo che il M5S "non sta con le forze negazioniste e anti-europeiste come Afd o altri".

 

MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO BY LUGHINO MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO BY LUGHINO

Quelle stesse forze che, a Milano, lunedì saranno con Matteo Salvini per il lancio della campagna per le Europee. Nell'intervista a Die Welt c'è anche spazio per ribadire, ai tedeschi, la solidità dell'esecutivo. "Le elezioni europee non condizioneranno il nostro governo. I numeri nel Parlamento italiano restano gli stessi", sottolinea Di Maio tornando a rimarcare allo stesso tempo, "le differenze" tra M5S e Lega. "Credo in "Italia First", ma questo non vuol dire che io non punti a una " politica estera e di export comune in Europa", è la ricetta "europea" del leader del Movimento.

 

LUIGI DI MAIO STA CON ANGELA MERKEL

Pietro Salvatori per www.huffingtonpost.it

 

CONTE MERKEL CONTE MERKEL

"Non ho mai attaccato la Germania, anzi ho più volte ribadito che in Italia ci avrebbero fatto bene più politici come la Merkel". È un Luigi Di Maio che lancia messaggi profondamente distensivi a Berlino e a Bruxelles quello che parla dalle colonne di Die Welt. E che, nel giorno di Sum, la kermesse annuale in ricordo di Gianroberto Casaleggio, ma soprattutto a quarantott'ore dal lancio della campagna europea di Matteo Salvini, prende seccamente le distanze da Orban e dalle ultradestre nazionaliste. Citando esplicitamente l'Afd, che prova a colorare di nero la Germania e che sarà seduta al tavolo con il segretario del Carroccio lunedì a Milano.

 

MERKEL MACRON SANCHEZ JUNCKER MERKEL MACRON SANCHEZ JUNCKER

Il capo politico M5s parla al quotidiano tedesco affinché la cancelliera intenda: "Penso che all'Italia debba ambire al prossimo commissario per le imprese e l'industria Ue nella nuova Commissione. Potremmo fare molto per una politica industriale comune europea". Parole indirizzate anche queste a Salvini, le cui mire guardano più a portafogli con competenze su sicurezza e immigrazione.

 

GIUSEPPE CONTE PINOCCHIO IN MEZZO AL GATTO (LUIGI DI MAIO) E LA VOLPE (MATTEO SALVINI) MURALE BY TVBOY GIUSEPPE CONTE PINOCCHIO IN MEZZO AL GATTO (LUIGI DI MAIO) E LA VOLPE (MATTEO SALVINI) MURALE BY TVBOY

Ma la mano tesa alla kanzlerin va oltre: "Il dibattito sul surplus commerciale tedesco non è la panacea di tutti i mali. Mi piacerebbe lavorare di più con la Germania nella politica industriale. Vorrei una maggiore collaborazione tra le due industrie automobilistiche, dovremmo lavorare insieme all'esportazione". E su reddito e quota100, le due misure cardine della manovra italiana che più di qualche perplessità hanno creato anche a Berlino, spiega che "ci siamo rifatti al modello tedesco per i centri dell'impiego, e lo stesso vale anche per la riforma delle pensioni”.

 

merkel e macron firmano il trattato di aquisgrana 2 merkel e macron firmano il trattato di aquisgrana 2

Un messaggio europeista che si estende anche alle prossime elezioni, smussando i toni da ribaltamento di tavolo che da mesi caratterizzano l'alleanza gialloverde: "La forza politica che rappresento andrà a queste elezioni europee con l'obiettivo di far rivivere il sogno europeo, non di distruggerlo”.

 

In quest'ottica arriva il duro attacco agli alleati di Salvini: "Noi diciamo una cosa molto chiara: non stiamo con il quartetto di Visegrad che blocca un'equa distribuzione dei migranti" che arrivano in Italia. Al contempo, "siamo lontani da Orban e non stiamo con le forze negazioniste e anti-europeiste come Afd o altri. Il nostro obiettivo è far crescere un'Europa che deve cambiare e che negli ultimi anni ha perso di vista i problemi dei cittadini”.

LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI

 

Ma sulla tenuta dell'esecutivo rassicura: "Le elezioni europee non condizioneranno il nostro governo. I numeri nel Parlamento italiano restano gli stessi. È evidente che" tra noi e la Lega "ci sono molte differenze", specie "su temi come la famiglia".

 

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