kamala harris papa francesco bergoglio donald trump

“KAMALA HARRIS E DONALD TRUMP? OGNUNO SCELGA IL MALE MINORE, AMBEDUE SONO CONTRO LA VITA” – PAPA FRANCESCO MOLLA UN CEFFONE AI DUE CANDIDATI ALLE PRESIDENZIALI AMERICANI PER LE RISPETTIVE POSIZIONI SU ABORTO E MIGRANTI: “AMBEDUE SONO CONTRO LA VITA, SIA QUELLO CHE BUTTA VIA I MIGRANTI, SIA QUELLO CHE UCCIDE I BAMBINI” – IL CALCIONE A NETANYAHU: “TUTTI I GIORNI CHIAMO LA PARROCCHIA DI GAZA. QUANDO SI VEDONO I CORPI DI BAMBINI UCCISI, QUANDO PER LA PRESUNZIONE CHE LÌ CI SIANO ALCUNI DEI GUERRIGLIERI SI BOMBARDA UNA SCUOLA, È BRUTTO. QUESTO È BRUTTO. NON VEDO CHE SI STIANO COMPIENDO I PASSI PER FARE LA PACE…”

Estratto dell’articolo di Domenico Agasso per www.lastampa.it

 

papa francesco nel timor est 5

Francesco interviene sulle elezioni Usa: «Tra Harris e Trump? Ognuno scelga il male minore, ambedue sono contro la vita». Il riferimento è all’aborto e ai respingimenti dei migranti, che il Papa condanna nettamente e duramente. Il Pontefice lo afferma sul volo che da Singapore lo riporta a Roma […]. Il Vescovo di Roma parla anche del conflitto in Medio Oriente e della tragedia dei civili ammazzati: «Guerra a Gaza? È troppo! Non si fanno passi per la pace».

 

Mentre su Pechino e la collaborazione per la riconciliazione dice: «La Cina per me è un’illusione, mi piacerebbe tanto andarci. Quel grande Paese è una speranza e una promessa per la Chiesa. L’accordo sulla nomina dei vescovi? Il risultato è buono».

 

papa francesco nel timor est 1

Santità, in vista delle prossime elezioni negli Stati Uniti quale consiglio può dare a un elettore cattolico che deve decidere tra un candidato favorevole alla interruzione di gravidanza e un altro che vorrebbe deportare 11 milioni di migranti?

«Ambedue sono contro la vita, sia quello che butta via i migranti, sia quello che uccide i bambini. Io non sono statunitense, non andrò a votare lì. Ma sia chiaro: sia non dare ai migranti la possibilità di lavorare, non dare ai migranti accoglienza, è peccato e grave. Nell’Antico Testamento c’è un ritornello: l’orfano, la vedova e lo straniero, cioè il migrante. Sono i tre che il popolo di Israele deve custodire. […]

 

dibattito tra donald trump e kamala harris 4

Fare un aborto è uccidere un essere umano. Ti piace la parola o non ti piace, ma è uccidere. La Chiesa non è chiusa perché non permette l’aborto, la Chiesa non permette l’aborto perché uccide. È un assassinio, è un assassinio! E su questo dobbiamo avere le idee chiare: mandare via i migranti, non lasciarli sviluppare, non lasciarli che abbiano una vita è una cosa brutta, è cattiveria. Mandare via un bambino dal seno della mamma è un assassinio. […]».

 

Secondo lei ci possono essere circostanze in cui è moralmente ammissibile votare per un candidato favorevole all’interruzione della vita?

«[…] si deve scegliere il male minore. Chi è il male minore? Quella signora o quel signore? Non so, ognuno in coscienza pensi e faccia questo».

 

dibattito tra donald trump e kamala harris 5

C’è il pericolo che il conflitto di Gaza si estenda anche alla Cisgiordania. C’è stata una esplosione poche ore fa che ha causato la morte di 18 persone, tra cui alcuni operatori Onu. Quali sono i suoi sentimenti in questo momento e che cosa si sente di dire alle parti in guerra? C’è la possibilità eventualmente di una mediazione della Santa Sede per arrivare a un cessate il fuoco e all’auspicata pace?

«La Santa Sede lavora su questo. Io vi dico una cosa: tutti i giorni chiamo a Gaza, alla parrocchia di Gaza, lì dentro nel collegio ci sono seicento persone: cristiani, musulmani... ma vivono come fratelli. Mi raccontano cose brutte, cose difficili. Io non posso qualificare se questa azione di guerra sia troppo sanguinaria o no, ma, per favore, quando si vedono i corpi di bambini uccisi, quando per la presunzione che lì ci siano alcuni dei guerriglieri si bombarda una scuola, è brutto. Questo è brutto.

papa francesco nel timor est 2

 

Delle volte si dice che è una guerra difensiva, ma alcune volte credo che sia una guerra troppo, troppo… Mi scuso di dire questo, ma non vedo che si stiano compiendo i passi per fare la pace. […] E voglio dire una cosa, questo forse è un po’ immischiarmi in politica: io ringrazio tanto, tanto, il Re della Giordania per quello che fa, è un uomo di pace. Re Hussein è un uomo bravo».

 

Vista la vicinanza con la Cina, che cosa pensa della pace e degli sforzi fatti da Pechino per il raggiungimento di un cessate il fuoco nelle regioni sotto i conflitti, come nella Striscia di Gaza. A luglio è stata firmata la Dichiarazione di Pechino per porre fine alle divisioni tra i palestinesi. E poi: ci sono spazi di collaborazione sulla pace tra Cina e Santa Sede? Siamo a ridosso del rinnovo dell’accordo tra Cina e Santa Sede sulle nomine dei vescovi: lei è soddisfatto dei risultati e del dialogo finora ottenuti?

donald trump kamala harris

«Io sono contento dei dialoghi con la Cina. Il risultato è buono. Anche per la nomina dei vescovi, si lavora con buona volontà. […] La Cina per me è un’illusione, nel senso che io vorrei visitare la Cina. È un grande Paese, io ammiro la Cina, rispetto la Cina. È un Paese di una cultura millenaria, con grande capacità di dialogo […]».

 

Lei durante questo viaggio ha parlato molto apertamente dei problemi anche di ogni Paese, non solo delle bellezze. E proprio per questo ci siamo chiesti, come mai non ha parlato del problema che a Singapore esiste ancora la condanna a morte?

«È vero, non mi è venuto in mente. La pena di morte non funziona. Lentamente dobbiamo di eliminarla, lentamente. Tanti Paesi hanno la legge, ma non eseguono la sentenza. Gli Stati Uniti è lo stesso… Ma la pena di morte va fermata, non va, non va».

 

papa francesco nel timor est 3

[…] In Venezuela la situazione è drammatica. In questi giorni in cui lei era in viaggio il presidente teoricamente eletto ha dovuto esiliarsi in Spagna. Che messaggio darebbe al popolo del Venezuela?

«Non ho seguito la situazione del Venezuela ma il messaggio che darò ai governanti è dialogare e fare la pace. Le dittature non servono e finiscono male, prima o dopo. […]».

 

In Timor Est ha menzionato giovani vittime di abusi sessuali. Ovviamente abbiamo pensato al vescovo Belo. In Francia c’è un caso simile con l’Abbè Pierre, il fondatore di Emmaus, che per diversi anni è stato eletto la personalità preferita del popolo francese. In entrambi i casi, il loro carisma ha fatto sì che fosse più difficile credere alle accuse. Che cosa sapeva il Vaticano riguardo l’Abbè Pierre? E che cosa può dire alle vittime? E a chi ha difficoltà a credere che una persona autrice di tanto bene abbia anche potuto commettere dei crimini?

proteste contro netanyahu in israele

«Lei hai toccato un punto molto dolente, molto delicato. È gente buona, gente che fa il bene, ha nominato l’Abbé Pierre. Con tanto bene fatto, si vede che questa persona è un peccatore brutto. E questa è la nostra condizione umana. Non dobbiamo dire: copriamo, copriamo perché non si veda. I peccati pubblici sono pubblici e vanno condannati. Per esempio l’Abbé Pierre è un uomo che ha fatto molto bene ma anche un peccatore. Noi dobbiamo parlare chiaro su queste cose, non nascondere. […] l’abuso sessuale dei bambini, dei minorenni, è un crimine e una vergogna».

proteste contro netanyahu in israele

 

Alcuni Paesi cominciano a distanziarsi dal loro impegno all’Accordo di Parigi per motivi economici, soprattutto in seguito alla pandemia. Che cosa ne pensa?

«Il problema climatico è grave, è molto grave. Dopo Parigi (la Cop21 del 2016), che è stato il culmine, gli incontri climatici sono in discesa. Si parla, si parla, ma non si fa. Su questo io ho parlato nei due scritti: “Laudato si’” e “Laudate Deum”». […]

Ultimi Dagoreport

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! - SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBOANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...