matteo salvini giovanni toti

“A ME GIOVANNI PIACE TANTO, HO SEMPRE AVUTO UN DEBOLE PER LUI” – NON FATE SENTIRE A BERLUSCONI LE PAROLE AL MIELE CHE SI SONO SCAMBIATI SALVINI E TOTI A GENOVA – IL BANANA SI È RIMESSO A SONDARE IMPRENDITORI (COMPRESO CAIRO) PER RILANCIARE IL PARTITO, E TOLLERA SEMPRE MENO LE FUGHE IN AVANTI DEL GOVERNATORE DELLA LIGURIA – LA SCISSIONE? L’EVENTUALE PARTITO DI CICCIO-TOTI VALE IL 2%

1 – CLAMOROSO SCAMBIO DI "AMOROSI SENSI" TRA SALVINI E TOTI

Marco Antonellis per Dagospia

 

giovanni toti marco bucci matteo salvini

Chissà cosa dirà Silvio Berlusconi quando verrà a sapere cosa è accaduto oggi tra il Capitano leghista Matteo Salvini (sempre più in veste da pompiere per gettare acqua sul fuoco del caso Savoini) e il "suo" Giovanni Toti. Tra i due sono intercorse parole al miele: "A me Giovanni piace tanto, ho sempre avuto un debole per lui". Questa la battuta del Capitano seguita poi dall'abbraccio di rito.

 

E i soliti bene informati giurano che il leader di via Bellerio abbia anche voluto sondare il terreno per capire a che punto è la "creatura" di Giovannino, quel partito da tempo in gestazione nelle intenzioni dell'ex direttore di Tg e per il quale è già stato anche depositato nome e simbolo: insomma, se servisse Toti è ancora pronto a scendere in campo per dare man forte all'amico Salvini.

 

giovanni toti in tuta con berlusconi

Anche perchè in Forza Italia non tira una buona aria per Giovannino tanto che, pochi lo sanno, ma Silvio Berlusconi da qualche tempo si è rimesso in moto per sondare imprenditori che possano rilanciare il partito, alla caccia di qualcuno che possa suonare la sveglia a Forza Italia prima che sia troppo tardi. In particolare, spiegano in Transatlantico "Silvio Berlusconi sta cercando qualcuno che possa rappresentare il mondo delle aziende, uno bravo a dettare l'agenda al Paese e che sappia replicare a dovere ai vari Di Maio e Salvini".

 

urbano cairo silvio berlusconi

Per questo sono ripartiti in gran segreto i “sondaggi” a Villa Gernetto. Tanto che recentemente ci sarebbe stato anche un colloquio telefonico con Urbano Cairo, il patron del Corriere della Sera e La7 che però "ama essere corteggiato per stare al centro dell'attenzione ma difficilmente scenderà in campo" spiegano dal partito azzurro.

 

stefano domenicali

Però gli incontri continuano, come quello con Stefano Domenicali, ex ferrarista da qualche anno Presidente e Amministratore delegato della Lamborghini con tanto di record in fatto di vendite e fatturato. Insomma, altro che Toti: Berlusconi ha altro per la testa. E gli incontri delle ultime settimane lo dimostrano.

 

matteo salvini giovanni toti

In Forza Italia rincarano la dose: a "Berlusconi non sono affatto piaciute le continue fughe in avanti del governatore della Liguria, non sopporta che qualcuno tenti di dettargli l'agenda. Tanto più che ora è inutile forzare la mano visto che le elezioni, almeno per il momento, non sono alle porte".

 

Ma c'è di più perché dall'entourage del Cavaliere spiegano senza mezzi termini che "Berlusconi non intende fare passi indietro e soprattutto non vuole che siano altri ad impadronirsi dei consensi di FI che, anche se molti di meno rispetto al passato, sono pur sempre legati alla sua figura". Insomma, sarà pure giusto cercare un altro leader; ma che almeno porti molti voti. Non che si limiti ad utilizzare quelli del Cav.

 

2 – TOTI VALE SOLO IL 2%

Renato Mannheimer per “il Giornale”

GIUSEPPE CONTE URBANO CAIRO

 

Nessuno sa quali saranno le prossime mosse di Giovanni Toti, probabilmente nemmeno lui. La situazione all' interno di Forza Italia è in continuo fermento e le prossime settimane (e ancor più le prime settimane di settembre) saranno decisive al riguardo. In ogni caso, la prospettiva di una scissione da Forza Italia, pur essendo stata negata durante la convention di Roma, rimane una delle possibilità da considerare.

 

convention di giovanni toti l'italia in crescita 11

Ci si può dunque domandare, considerando l' attuale distribuzione del consenso elettorale, quali potrebbero essere le potenzialità di una nuova forza politica fondata da Toti, staccandosi da Forza Italia e avendo come prospettiva una più stretta alleanza con la Lega di Salvini. Occorre considerare al riguardo che l' attuale base elettorale, sempre più ampia, del Carroccio appare molto legata alla figura del segretario e alla sua capacità di leadership. In altre parole, sembra improbabile un flusso di voti significativo che si muova dalla Lega verso una eventuale nuova forza politica di centro destra. Certo, qualche spostamento di voti (anche da Fratelli d' Italia) ci potrebbe essere, ma sarebbe ragionevolmente e relativamente poco consistente.

convention di giovanni toti l'italia in crescita 3

 

giovanni toti promozione pesto patrimonio dell'umanita'

Più probabile potrebbe essere una erosione di voti dal (già scarso e in continua decrescita) elettorato di Forza Italia. Ma bisogna ricordare che anche quest' ultimo è in larga misura legato alla figura del leader. Berlusconi gode tuttora di un carisma molto consolidato all' interno del suo partito. È quindi ragionevole pensare che solo una minoranza lascerebbe Forza Italia, «tradendo» il Cavaliere.

 

GIORGIA MELONI E GIOVANNI TOTI

Resta l' ampia platea degli astenuti. Non sono pochi gli elettori, riferibili al centrodestra, che, anche in occasione delle ultime consultazioni europee, non si sono recati alle urne. Non riuscendo a trovare tra le forze che hanno costituito l' offerta politica un riferimento coinvolgente e adatto alle loro inclinazioni politiche. In qualche misura spaventati dall' estremismo di Salvini e, al tempo stesso, delusi e non convinti da Forza Italia. Va ricordato tuttavia che anche questo genere di elettorato, come ormai la gran parte degli italiani, è molto sollecitato dall' esistenza di un leader convincente. Si tratta di vedere dunque se la capacità carismatica di Toti si rivelerà sufficiente a smuoverli dalla loro attuale apatia politica.

giovanni toti promozione pesto patrimonio dell'umanita' 1

 

Nell' insieme, quindi, le prospettive elettorali di una nuova forza politica appaiono in questo momento relativamente modeste. La gran parte dei sondaggi effettuata sin qui la stimano attorno al 2%. Ma abbiamo imparato dall' esperienza passata che in Italia tutto, a partire dagli orientamenti e dalle preferenze degli elettori, cambia molto rapidamente.

giovanni toti marco bucci edoardo rixi matteo salvini

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."