enrico michetti nerone incendio.

“MICHETTI HA DATO FORFAIT ANCHE IERI? SI VEDE CHE HA LASCIATO LA BIGA IN SECONDA FILA!” – LA FULMINANTE BATTUTA DI CALENDA SUL RADIO-TRIBUNO CHE HA DATO L’ENNESIMA BUCA A UN FACCIA A FACCIA CON GUALTIERI. STAVOLTA IL CONFRONTO ERA SU GIUBILEO, EXPO, RECOVERY E SOLDI PER LA CAPITALE – E’ STATA CONTATTATA ANCHE LA MELONI, CHE AVREBBE DETTO DI ESSERSI STUFATA DI FARE LA SEGRETERIA DI MICHETTI. IL VERO PROBLEMA PER IL CANDIDATO DI CENTRODESTRA SAREBBE STATO…

Pietro Salvatori per huffingtonpost.it

 

michetti gualtieri

 “Si vede che ha lasciato la biga in seconda fila!”. È la fulminante battuta attribuita a Carlo Calenda davanti all’ennesimo forfait di Enrico Michetti a uno dei tanti dibattiti fra i candidati sindaco di Roma, chiaro riferimento alla passionaccia di quello di centrodestra per la storia antica della città come faro e guida per la sua amministrazione che verrà. Un vizietto, quello di dribblare il più possibile i faccia a faccia con i competitor, che non sembra aver perso nemmeno ora che l’avversario è rimasto uno, quel Roberto Gualtieri con il quale si giocherà il ballottaggio fra una decina di giorni.

 

“Sfida al ballottaggio. Michetti e Gualtieri, faccia a faccia”. È il titolo di una bozza di comunicato di cui Huffpost è in possesso che fissava per oggi pomeriggio alle 18.15 il primo dei confronti tra i due sfidanti. Confronto che non ci sarà. Ma partiamo dall’inizio.

 

enrico michetti al seggio

L’Aspesi (Associazione nazionale tra le società di promozione e sviluppo immobiliare) decide di organizzare un vis a vis tra i due candidati. I temi: Giubileo 2025, Expo 2030, ma soprattutto il Pnrr e i soldi in ballo per la capitale. Leggiamo: “La grande occasione da non perdere: come far destinare a Roma le risorse necessarie? Come spendere, senza sprecare, il flusso di denaro che arriverà nei prossimi anni? Come velocizzare e semplificare meccanismi burocratici che rischiano di ostacolare sviluppo e rinascita?”. Domande cruciali per il futuro della città, ricette essenziali che ogni candidato sindaco dovrebbe avere nel cassetto.

 

Michetti è perplesso. “Il suo entourage ha posto dei dubbi sul fatto che l’incontro era fissato al Tempio di Adriano, un terreno che consideravano sfavorevole per qualche motivo”, racconta una fonte che ha lavorato al dossier. Gli staff dell’amministrativista e di Gualtieri prendono contatti, inizia una trattativa che triangola con gli organizzatori.

matteo salvini enrico michetti giorgia meloni

 

Eppure l’Aspesi aveva già organizzato un incontro elettorale con Michetti. Era il 15 settembre, e il candidato sindaco si presentò al Circolo reale canottieri Tevere Remo”, l’associazione sportiva più antica di Roma - anno di nascita 1867 - politicamente da sempre trasversale.

 

Un aperitivo serale in cui bere uno spritz e mangiare le ricette di Michetti per la città che doveva rimanere segreto, come ha raccontato un articolo del Fatto quotidiano del giorno dopo, che dava conto di una tanto complicata quanto surreale trattativa con l’ufficio stampa dei padroni di casa per non far trapelare la location, mentre Michetti spiegava che “L’acqua di Roma ha una qualità altissima, se metti una trota negli acquedotti di Roma la trota vive sempre, e questo è un segnale, perché la trota è il pesce più sensibile di tutti”.

 

giorgia meloni con enrico michetti

Insomma, nelle intenzioni di Aspesi non pare ci fosse minimamente l’idea di costruire un trappolone. Anzi. A organizzare l’evento era stato coinvolto anche “Il timone per l’Italia”, che, leggendo come loro stessi si definiscono nel sito, è un “think tank del centrodestra fondato da imprenditori, professionisti, manager che ritengono fondamentale per il nostro Paese dibattere, approfondire, confrontare idee e progetti”. Nel loro manifesto dichiarano di volere una destra che costruisca “uno stato liberale”, spiegano che “la sinistra è da sempre fautrice di una cultura di parte, asservita a una visione dello Stato che non mira a premiare i valori della tradizione e della Storia, ma soltanto a indirizzare la pubblica opinione verso la difesa delle proprie idee”, auspicano il ripristino del reato di immigrazione clandestina e via discorrendo.

ENRICO MICHETTI E GIORGIA MELONI

 

Qualcuno fa presente all’entourage di Michetti che in effetti non andare sarebbe un autogol, che gli organizzatori non sono affatto ostili, anzi, che un’assenza - usata tatticamente da frontrunner qual era durante il primo turno - non porterebbe vantaggi, tutt’altro. Parte un giro di telefonate, anche con gli organizzatori, si rischia l’incidente diplomatico. Di smartphone in smartphone sarebbe squillato anche il telefono di Giorgia Meloni, che si sarebbe impegnata a trovare una soluzione. “Ma quando è stata investita del problema - racconta la fonte - Meloni ha detto di essersi stufata di fare la segreteria di Michetti”.

 

gualtieri raggi calenda michetti

Il vero problema alla base delle perplessità del candidato di centrodestra sarebbe però stato un altro: “Sul Pnrr non si sentiva sicuro, non era preparato tanto quanto l’avversario, rischiava di inciampare”. E in effetti, comunque la si pensi, Gualtieri ha un curriculum di tutto rispetto sull’argomento, un passato da presidente della Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo, uno ancora più recente da ministro dell’Economia, proprio quando il Recovery plan è stato ricostruito.

 

ENRICO MICHETTI MEME

Fino a sera l’incontro rimane in bilico. Lo staff di Gualtieri ha in mano già due confronti fissati, il primo mercoledì prossimo a Porta a Porta, il secondo il giorno dopo a Sky, forse anche uno con un quotidiano, ancora work in progress, ma dà la disponibilità ad aprire le danze già oggi. Poi, prima dell’ora di cena, ecco la soluzione per non scontentare nessuno: gli organizzatori avranno entrambi i candidati, ma in due date diverse. Il comunicato viene riscritto in fretta, e il nuovo titolo è questo: “Incontro con Roberto Gualtieri”. Stessa ora, stesso posto, stessa platea, ma da solo. Poche righe dopo la precisazione: “Seguirà un secondo incontro con il candidato sindaco Enrico Michetti, la cui data verrà comunicata non appena sarà fissata in agenda”. Il tempo di parcheggiare la biga.

ilario di giovambattista enrico michetti ENRICO MICHETTI GIORGIA MELONI

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."