biden putin russia stati uniti

“MOLTI PAESI DEL MONDO ORA DOVRANNO SCEGLIERE DA QUALE PARTE SCHIERARSI” - BILL EMMOTT: “SIAMO IN UNA NUOVA GUERRA FREDDA. L'ASTENSIONE DA PARTE DELL'INDIA DAL VOTO DI CONDANNA ALLE NAZIONI UNITE DELL'INVASIONE RUSSA HA FATTO VACILLARE MOLTE SUPPOSIZIONI SULL'ASSETTO GEOPOLITICO FUTURO. LA QUESTIONE PIÙ IMPORTANTE RIGUARDA LA CINA E DOVE ESSA SI COLLOCHI. LE DECISIONI DI PECHINO DETERMINERANNO SE QUESTA DIVENTERÀ UNA VERA DIVISIONE GLOBALE O SE SARÀ FUNZIONALE A ISOLARE SOLO LA RUSSIA. FINORA, LA CINA HA SOSTENUTO PUTIN…”

Estratto dell’articolo di Bill Emmott per “la Stampa”

 

bill emmott

[…] La Storia è piena di rischi sottovalutati trasformatisi e sfociati in risultati devastanti che hanno cambiato il mondo per sempre, ivi comprese, nelle rispettive specificità, le due guerre mondiali del XX secolo. Ciò che possiamo affermare con sicurezza fin d'ora, tuttavia, è che i terribili eventi della settimana scorsa segneranno l'inizio di una nuova Guerra fredda. Lo si potrà evitare soltanto nel caso di un possibile risultato: un fiasco totale della Russia che porti a destituire Vladimir Putin e ad abbatterne il regime per dare una sorta di nuovo inizio alla Russia.

 

[…] Lo shock energetico al quale ci eravamo abituati l'anno scorso adesso dovrà essere considerato permanente. Sarà indispensabile prendere provvedimenti atti a porre rimedio in qualche modo alla penuria di gas, anche se ciò vorrà dire fare passi indietro nei tentativi di porre rimedio al riscaldamento del clima. Si auspica, per altro, che in tempi rapidi scompaia ogni forma di resistenza e opposizione alle riforme da apportare ai regimi fiscali europei e all'espansione di una comune capacità di spesa, necessaria sia per adattarsi alla produzione energetica sia per dotarci di una difesa migliore e più forte.

putin biden

 

[…] Come sta diventando già ovvio, siamo in presenza di una frattura nei confronti della quale molti Paesi di tutto il mondo dovranno scegliere da quale parte schierarsi, proprio come durante la prima Guerra fredda. Negli ultimi anni, quando si parlava di un nuovo tipo di Guerra fredda tra Occidente e Cina, si dava per scontato che, a differenza di quanto avvenne in epoca sovietica, il mondo non si sarebbe diviso in due campi nettamente separati. Tuttavia, in seguito alla guerra reale in Ucraina, ciò appare ineluttabile.

 

putin xi jinping

Ma come si prospettano questi campi? L'astensione da parte dell'India dal voto di condanna dell'invasione russa, lo scorso fine settimana alle Nazioni Unite, ha fatto vacillare molte supposizioni riguardanti l'assetto geopolitico futuro. La questione più importante, però, riguarda la Cina e dove essa si collochi. Le decisioni di Pechino determineranno se questa diventerà una vera divisione globale o se sarà più limitata, funzionale a isolare solo la Russia. Finora, la Cina ha sostenuto Putin, quantunque passivamente.

 

Quasi certamente, il presidente cinese Xi Jinping non è contento per come Putin ha destabilizzato gli affari globali e ha dato inizio a una guerra, in quanto essa rischia di erodere e intaccare il margine di manovra della Cina, oltre a rendere più difficili gli sforzi del suo governo volti a rilanciare l'economia cinese dopo l'impatto della pandemia e l'aumento dei prezzi dovuto all'energia.

 

putin biden

Nonostante ciò, i rapporti tra Cina e Russia non si sono mai basati sull'ammirazione reciproca, essendo perlopiù definiti dagli interessi condivisi dai due Paesi, primo tra tutti l'interesse comune a minare la leadership occidentale nel mondo. A mano a mano che si sviluppa la nuova Guerra fredda, la decisione più importante che dovrà prendere il presidente Xi è se fornire sostegno economico e finanziario all'economia russa isolata e in declino e, sul più lungo periodo, se scommettere e iniziare a creare un sistema finanziario internazionale alternativo basato sul renmimbi cinese per competere con quello esistente imperniato sul dollaro statunitense.

XI JINPING E VLADIMIR PUTIN

 

Farlo sarebbe estremamente oneroso per la Cina ed estremamente costoso. Oltretutto, non può essere fatto dalla sera alla mattina. Riflettendo su questa scelta, oggi per il presidente Xi sarebbe più sicuro non spingersi così in là, non scommettere su una posta così grossa e non cercare di costruire la leadership globale cinese in questo modo.

 

narendra modi 2

In ogni caso, questa decisione dipenderà da quello che accadrà nei prossimi mesi e anni in Russia e in Ucraina, ma anche negli Stati Uniti. In Europa noi siamo giustamente contenti di aver dato prova della nostra solidarietà e del nostro spirito di risolutezza a fronte di queste tre guerre. Sul lungo periodo, invece, il destino della nuova Guerra fredda dipenderà ancor più da quali punti di forza o lacerazioni si evidenzieranno all'interno degli Stati Uniti e da come vi risponderà la Cina.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?