davide casaleggio giuseppe conte

“NESSUNA FORZA POLITICA HA AVUTO LA MIA FIDUCIA” - DAVIDE CASALEGGIO CI TIENE A FARCI SAPERE DI NON AVER VOTATO PER IL M5S: “MI SEMBRA CHE IL MOVIMENTO SIA DIVENTATO PIÙ CHE ALTRO UN CLASSICO PARTITO PERSONALE E CHE, COME TANTI ALTRI, PROPONE I TEMI SULLA BASE DEL POSSIBILE CONSENSO CHE POTREBBE OTTENERNE IN UN CERTO MOMENTO - L'EUROPA SI DEVE PREOCCUPARE DEL VOTO A GIORGIA MELONI? ANCHE LA BREXIT HA PREOCCUPATO MOLTI, MA È STATO IL RISULTATO DI UN VOTO SOVRANO CHE I CITTADINI BRITANNICI HANNO ESPRESSO E VA RISPETTATO…”

beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 2

Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

 

Davide Casaleggio, lei è andato a votare? Per chi?

«Concordo con Massimo Fini che dobbiamo avere il coraggio di reinventare la democrazia rappresentativa che è uguale a se stessa da un paio di secoli e non è più coerente con lo spirito del tempo. Nel ventunesimo secolo la sovranità dei cittadini non può ridursi alla sola possibilità ogni 5 anni di dare, attraverso il voto, una delega praticamente in bianco a un partito, ma deve garantire strumenti di controllo e di partecipazione nelle mani dei cittadini prima e dopo il voto.

 

DAVIDE CASALEGGIO A LA7

Faccio due esempi su tutti: nel 2013 e nel 2018 con il M5S gli iscritti decisero il programma elettorale e quali parlamentari mettere in lista, oggi nessuna forza politica lo ha consentito e tutte hanno imposto listini bloccati e multicandidature dall'alto. È una democrazia di carta. Per questo motivo nessuna forza politica ha avuto la mia fiducia».

 

L'astensionismo rimane uno dei temi di giornata.

«Oggi sarebbe il principale partito con 18 milioni di elettori, il record per la storia repubblicana. Il movimento era riuscito a convincere nel 2018 gli astensionisti ad andare a votare, e nel 2022 a non farlo più».

grillo conte casaleggio

 

L'Economist ha dedicato la copertina a Giorgia Meloni chiedendosi se L'Europa si deve preoccupare.

«Anche la Brexit ha preoccupato molti, ma è stato il risultato di un voto sovrano che i cittadini britannici hanno espresso e va rispettato. L'unica preoccupazione che possiamo porci non è se un voto sia giusto o sbagliato dalla nostra prospettiva, ma se sia rappresentativo o meno, se sia sovrano o meno».

 

DAVIDE CASALEGGIO

A marzo 2018 lei festeggiava con Luigi Di Maio la vittoria alle Politiche: ora siete entrambi fuori dal M5S, associazione di cui risultate tuttora i fondatori.

«Il 2018 è stata la dimostrazione che un modello partecipato e aperto che guarda ai cittadini non come elettori nel giorno del voto, ma come interlocutori continui e privilegiati fosse la strada giusta e infatti fu scelto da un terzo degli italiani. Oggi credo che quella idea di movimento sia in parte superata e che la partecipazione alla vita politica nel prossimo futuro si declinerà attraverso forme innovative in grado di alterare gli equilibri che conosciamo».

davide casaleggio enrica sabatini

 

Il Movimento secondo lei è diventato il partito del Sud?

«A vedere i manifesti della campagna elettorale mi sembra sia diventato più che altro un classico partito personale e che, come tanti altri, propone i temi sulla base del possibile consenso che potrebbe ottenerne in un certo momento».

 

Alessandro Di Battista ha annunciato che fonderà una associazione per fare politica fuori dal Parlamento. Che ne pensa? Ne farò parte anche lei?

«Sono sempre stato convinto che il vero cambiamento culturale e politico possa avvenire attraverso la mobilitazione delle persone. È stato il principio attraverso il quale il M5S è riuscito ad andare al governo nel 2018. Oggi siamo in una nuova era, quella della Platform Society ed esistono strumenti che sto studiando che possono consentire un'enorme influenza e pressione sociale anche stando fuori dalle istituzioni collegando tra loro gli attori sociali della società civile con un modello olocratico. Sono certo che Alessandro darà un grande contributo nello stimolare lo spirito civico degli italiani».

DAVIDE CASALEGGIO ALESSANDRO DI BATTISTA

 

Le spiace vedere molti big M5S fuori dal Parlamento?

«Il vincolo dei due mandati era un impegno preso con i cittadini e per me è sempre stato scontato il fatto che dovesse essere rispettato. Piuttosto mi dispiace che sia stato oscurato il sito del Movimento che consentiva a tutti i cittadini di poter verificare il rispetto di tutti gli altri impegni presi da parte degli eletti, i cosiddetti "portavoce", come la restituzione di parte dello stipendio e del tfr. Mi auguro che individualmente lo rendano pubblico prima di lasciare il palazzo».

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO