toti conte

“NO ALLE MASCHERINE IN CLASSE” – TOTI GUIDA LA RIVOLTA DELLE REGIONI CONTRO CONTE SULLA RIAPERTURA DELLA SCUOLA: "STUDENTI E FAMIGLIE NAVIGANO NEL BUIO" – QUASI UN TERZO DEI LAVORATORI DELLA SCUOLA STA RIFIUTANDO L'APPUNTAMENTO PER IL TEST SIEROLOGICO DAL MEDICO DI FAMIGLIA – IL PROBLEMA DEI MEZZI PUBBLICI CON CUI I RAGAZZI SI DOVRANNO RECARE A SCUOLA. OGGI VERTICE CON IL PREMIER E LA MINISTRA AZZOLINA...

Federico Capurso per la Stampa

 

toti conte 3

Se Giuseppe Conte auspicava un pacifico coordinamento con le Regioni, per affrontare in modo ordinato la riapertura delle scuole, la risposta su Facebook del governatore della Liguria Giovanni Toti è una prima doccia fredda: «Noi diciamo no all'uso di mascherine in classe». Una posizione che anticipa le decisioni del governo, ma - denuncia Toti - su questo tema l'esecutivo «doveva esprimersi in via definitiva e non l'ha fatto; mancano 20 giorni all'inizio della scuola e ancora si naviga nel buio».

 

giovanni toti con gli occhiali arancioni

Non un buon viatico per il vertice convocato da palazzo Chigi sulla scuola, che oggi riunirà proprio i presidenti di Regione intorno a un tavolo con i ministri dell'Istruzione Lucia Azzolina, dei Trasporti Paola De Micheli, della Salute Roberto Speranza e degli Affari regionali Francesco Boccia, oltre al commissario Domenico Arcuri, alla Protezione civile e al Comitato tecnico scientifico. L'unico vero punto fermo del premier è la data di riapertura, il 14 settembre.

 

Posticiparla per colpa dell'innalzamento dei contagi sarebbe un colpo difficile da assorbire, dopo mesi a disposizione per prepararsi al rientro. Dalla campagna di screening sul personale scolastico, iniziata lunedì e che durerà fino al 7 settembre, non arrivano però buone notizie: già 20 casi positivi in Umbria e 6 nel Trevigiano. C'è di peggio, perché quasi un terzo dei lavoratori della scuola sta «rifiutando l'appuntamento per il test sierologico dal medico di famiglia», dice la Federazione dei medici di medicina generale. Il muro eretto intorno alla data del 14 settembre dal governo resta comunque alto:

toti conte

 

«Non torniamo indietro. Le scuole si riaprono e si riaprono in sicurezza», conferma Boccia a Sky Tg24. «Serve massima e leale collaborazione tra Stato e Regioni - aggiunge il ministro per gli Affari regionali -. Le linee guida servono se sono condivise e attuabili. Domani le raccomandazioni dell'Istituto superiore della sanità saranno verificate con le Regioni». I presupposti per un rapporto idilliaco con i governatori, per ora non ci sono. Molti, d'altronde, i nodi ancora da sciogliere.

 

E nell'incertezza, sale il livello del nervosismo. Ha provato a dare una prima risposta De Micheli, che aveva tra le mani il problema più spinoso, quello dei mezzi pubblici con cui i ragazzi si dovranno recare a scuola. «Non possiamo permetterci passi falsi nel trasporto, e dall'altra parte dobbiamo garantire agli enti locali la possibilità di sostenere i costi aggiuntivi», chiarisce la viceministra dell'Istruzione Anna Ascani.

azzolina scuola mascherina

 

Secondo le linee guida pubblicate dal suo ministero, per salire sugli scuolabus gli alunni dovranno prima misurarsi la febbre a casa e sugli autobus sarà consentita la capienza massima solo per un tragitto di massimo 15 minuti. Il braccio di ferro con il Comitato tecnico scientifico, poi, è stato sfiancante, ma resterà la distanza minima di un metro. Distanziamento che ci sarà sia per entrare nel mezzo, facendo salire il secondo passeggero solo dopo che il primo si è seduto, sia per scendere, sempre uno alla volta.

 

PROVE DI DISTANZIAMENTO A SCUOLA IN VISTA DELLA RIAPERTURA

Obbligatorio anche il gel disinfettante per le mani a bordo, così come la sanificazione del mezzo una volta al giorno e l'areazione naturale e continua. Sulla carta, un sistema quasi perfetto; nella pratica, probabilmente, assai più complicato. Durante il vertice si affronterà poi il tema delle autorizzazioni per ampliare gli spazi negli edifici scolastici, in alcune zone ancora molto in ritardo, così come l'approccio in caso di positività di uno studente.

 

PREPARATIVI IN UNA SCUOLA DI MILANO PER LA RIAPERTURA

Se ci sarà un contagio in classe - questo è l'orientamento - decideranno le Asl cosa fare, ma l'indicazione sarà quella di limitare la quarantena alle singole classi e non a tutta la scuola. Nel caso, assicura la ministra Elena Bonetti, un genitore potrà rimanere a casa con il figlio positivo al Covid. Azzolina, intanto, nel giorno del suo compleanno riceve gli attestati di solidarietà del Movimento e del Pd per gli insulti sessisti collezionati su pagine social vicine alla Lega. Un primo e timido segnale di pace con gli alleati, accusati dai grillini di voler conquistare il ministero. Collaborazione, chiede Conte. Almeno fino al 14 settembre.

 

lucia azzolina 2CHE SUCCEDE IN CASO DI CONTAGIO A SCUOLAlucia azzolina

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO