“NON ABBIAMO VIOLATO ALCUNA REGOLA" - MARINE LE PEN ALLA SBARRA. AL VIA A PARIGI IL PROCESSO CHE DOVRÀ GIUDICARE LEI E ALTRI 24 DIRIGENTI DEL RASSEMBLEMENT NATIONAL SUL COSIDDETTO "CASO DEGLI ASSISTENTI PARLAMENTARI": RISCHIA L'INELEGGIBILITÀ E FINO A 10 ANNI DI CARCERE - TRA GLI IMPUTATI ANCHE IL PADRE DELLA LE PEN, JEAN-MARIE - LA LEADER DEL PARTITO DI ESTREMA DESTRA È SOSPETTATA DI AVERE USATO FONDI DEL PARLAMENTO EUROPEO PER PAGARE COLLABORATORI CHE IN REALTÀ NON LAVORAVANO A STRASBURGO MA ALLE DIPENDENZE DEL PARTITO A PARIGI...

-

Condividi questo articolo


1.MARINE LE PEN A PROCESSO PER APPROPRIAZIONE INDEBITA DI FONDI DELL'UE: RISCHIA L'INELEGGIBILITÀ

Estratto dell'articolo di Stefano Montefiori per www.corriere.it

 

 

marine le pen dopo la vittoria al primo turno delle elezioni legislative marine le pen dopo la vittoria al primo turno delle elezioni legislative

Si apre oggi a Parigi il processo a Marine Le Pen e a 24 personalità del Rassemblement national, sospettate di avere usato fondi del Parlamento europeo per pagare collaboratori che in realtà non lavoravano a Strasburgo ma alle dipendenze del partito a Parigi.

 

Il procedimento dovrebbero durare circa due mesi, e potrebbe avere conseguenze politiche molto importanti, perché la leader del partito arrivato primo alle ultime elezioni rischia una condanna per malversazione di fondi pubblici e quindi una pena di ineleggibilità fino a 10 anni, che le impedirebbe di presentarsi al prossimo voto per l’Eliseo (previsto per il 2027, o prima se Emmanuel Macron dovesse dimettersi).

 

marine le pen marine le pen

Il caso ha preso il via nel 2015 da una segnalazione della presidenza del Parlamento europeo, e riguarda contratti di assistenti parlamentari lungo un periodo di oltre 10 anni, dal 2004 al 2016. Secondo l’accusa, queste persone venivano pagate per un lavoro legato all’attività degli eurodeputati, ma in realtà non avrebbero mai messo piede a Strasburgo e sarebbero state usate come dipendenti del partito a Parigi.

 

Tra loro c’è per esempio Thierry Légier, ex guardia del corpo di Jean-Marie Le Pen e poi di Marine. Nella sua opera autobiografica Mission Le Pen, nella quale Légier racconta una vita al servizio della dinastia Le Pen, non fa alcuna menzione di un suo impiego al Parlamento europeo, mentre molti contratti successivi sono stati firmati a suo nome. [...]

 

marine le pen - meme by carli marine le pen - meme by carli

Assieme a Marine Le Pen devono comparire in tribunale altri otto ex eurodeputati del Front poi diventato Rassemblement national, tra i quali il suo ex compagno e oggi vicepresidente del RN Louis Aliot, l’ex numero 2 del partito Bruno Gollnisch, e l’attuale deputato e portavoce Julien Odoul. Accanto a loro sono imputati 12 assistenti parlamentari e quattro collaboratori del partito, chiamati a comparire sono un calendario di tre mezze giornate alla settimana fino al 27 novembre.

 

Jean-Marie Le Pen, 96enne e molto indebolito, non parteciperà alle udienze perché una perizia ha stabilito che «non è in grado» di intervenire al processo. I giudici istruttori sottolineano la «natura sistemica dell'appropriazione indebita», che è diventata un mezzo di finanziamento del partito. Sophie Montel, ex europarlamentare del FN che poi è entrata in rotta con il vertice, accusa Marine Le Pen di aver spiegato lei stessa agli eurodeputati che parte dei fondi europei sarebbero stati utilizzati per il partito.

Jean-Marie Le Pen e la figlia Marine Jean-Marie Le Pen e la figlia Marine

 

Il Parlamento europeo si è costituito parte civile e chiede un rimborso di due milioni di euro, dopo che un milione è stato già rimborsato dal Rassemblement national. Marine Le Pen e gli altri rischiano un massimo di 10 anni di carcere, un milione di euro di ammenda e l’impossibilità di presentarsi alle elezioni per un periodo che può arrivare a 10 anni. [...]

 

La sua linea di difesa sarà centrata sul fatto che nell’attività politica di un partito è difficile distinguere con certezza quali mansioni vengono svolte per un incarico o per un altro, e cercherà anche di denunciare la possibile «strumentalizzazione della giustizia» ai suoi danni, proprio nel momento in cui il suo ruolo politico in Francia appare centrale come non mai in virtù del sostegno indiretto al neonato governo del premier Michel Barnier.  

 

FRANCIA, MARINE LE PEN A PROCESSO. RISCHIA L'INELEGGIBILITÀ E FINO A 10 ANNI DI CARCERE

Da tg24.sky.it

 

marine le pen 2 marine le pen 2

Marine Le Pen si è detta "molto serena" arrivando oggi a Parigi davanti al tribunale di Parigi che dovrà giudicarla sul cosiddetto caso degli assistenti parlamentari del Rassemblement National. "Ho fiducia nella giustizia", ha dichiarato la capogruppo del partito. "Sono qui per esporre le nostre argomentazioni", ha aggiunto parlando con Bfmtv del caso per cui rischia fino a 10 anni di reclusione, un milione di Euro di ammenda e 10 anni di ineleggibilità. "E' in causa la libertà parlamentare", ha poi affermato, assicurando: "Non abbiamo violato alcuna regola".

marine jean marie le pen marine jean marie le pen

 

 

Gli imputati al processo saranno 27, tra loro molti dirigenti del Rassemblement National: oltre a Marine Le Pen, Louis Alliot, Bruno Gollnisch e Jean-Marie Le Pen. Da oggi al 27 novembre, il Tribunale penale di Parigi giudicherà il caso dei sospetti incarichi fittizi finalizzati all'appropriazione indebita di denaro del Parlamento europeo a beneficio del partito.

MARINE JEAN MARIE LE PEN MARINE JEAN MARIE LE PEN

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME SI PUO’ CONTROLLARE UN PARTITO CHE HA QUASI IL 30% DEI VOTI CON UN POLITBURO DI 4-5 PERSONE? E INFATTI NON SI PUO’! - LE SORELLE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI NON TENGONO LE BRIGLIE DI FRATELLI D’ITALIA: SILENZIATA LA CORRENTE DEI “GABBIANI” DI RAMPELLI, AZZERATO IL DISSENSO, ELIMINATA OGNI DIALETTICA INTERNA (CHE SI CHIAMA “POLITICA”), TRATTATI I PARLAMENTARI COME CAMERIERI A CUI SI DANNO ORDINI VIA CHAT, COSA SUCCEDE? CHE POI QUALCUNO SI INCAZZA E FA “L’INFAME”, SPUTTANANDO ALL’ESTERNO IL PIANO DI GIORGIA MELONI PER IL BLITZ PER ELEGGERE FRANCESCO SAVERIO MARINI ALLA CONSULTA…

DAGOREPORT – GIORGETTI E' GIA' PRONTO PER LA TOMBOLA: DÀ I NUMERI - IL MINISTRO DELL’ECONOMIA ALLE PRESE CON LA TERRIBILE LEGGE DI BILANCIO PRIMA ANNUNCIA “SACRIFICI PER TUTTI” E NUOVE TASSE TRA ACCISE E CATASTO, PER POI RINCULARE QUANDO SI INCAZZA LA MELONA, COSI' TIMOROSA DI PERDERE IL VOLUBILE CONSENSO POPOLARE DA CONFEZIONARE UN VIDEO CONTRO IL SUO MINISTRO: "NOI LE TASSE LE ABBASSIAMO" - E QUANDO NON SBUCA LA MELONI, ARRIVA PANETTA: SULLA CRESCITA DEL PIL GIORGETTI SI APPOGGIA AI NUMERI “ADDOMESTICATI” DELLA RAGIONERIA GENERALE FORNITI DALLA SUA FEDELE DARIA PERROTTA, PER VENIRE SUBITO SMENTITO SECCAMENTE DALL'UFFICIO STUDI DI BANKITALIA... 

DAGOREPORT – IL BALLO DELLA KETAMINA DI ELON MUSK NON PORTA VOTI: LA PERFORMANCE “OCCUPIAMO MARTE” DEL PICCHIATELLO DI TESLA SUL PALCO CON TRUMP IN PENNSYLVANIA NON HA MOSSO L’OPINIONE PUBBLICA – KAMALA HARRIS SAREBBE IN VANTAGGIO DI 4-5 PUNTI, MA IL SISTEMA ELETTORALE USA E' FOLLE: NEL 2016 HILLARY CLINTON FU SCONFITTA DA TRUMP PUR AVENDO AVUTO 3 MILIONI DI VOTI IN PIU' – IL PRESSING DEI REPUBBLICANI PERCHE' TRUMP ABBASSI I TONI (È IL MOMENTO DI PARLARE AGLI ELETTORI MODERATI, NON AL POPOLO MAGA, CHE LO VOTA COMUNQUE) - I DILEMMI DI KAMALA: MI CONVIENE FARE GLI ULTIMI COMIZI CON OBAMA? COME RICONQUISTARE IL VOTO DEI TANTI GIOVANI PRO-PALESTINA?