alfonso bonafede clemente mastella

“NON SI È MAI VISTO UN MINISTRO COSÌ DISASTROSO” – MASTELLA NON È CLEMENTE CON BONAFEDE: “PUIOI ANCHE AVERE LA TEMPRA MORALE, MA COMUNQUE NON SAPER FARE IL MINISTRO" – "NON CREDO CHE RENZI POSSA FARE UN’ALLEANZA CON IL CENTRODESTRA. C’È IL RISCHIO SERIO DI ANDARE A ELEZIONI E GRAN PARTE DI ‘ITALIA VIVA’ NON CONDIVIDE QUESTO ATTEGGIAMENTO”

 

 

Simona Sotgiu per www.formiche.net

CLEMENTE MASTELLA

 

“Indubbiamente Renzi è nella condizione particolare di aver creato, di fatto, questo governo, oggi per limitatezza di consensi elettorali deve ritagliarsi il suo spazio e il suo ruolo”. A questo si deve, secondo il più volte ministro (anche della Giustizia) Clemente Mastella la posizione del partito di Matteo Renzi di fare pressing sul governo. Ma c’è il rischio che Italia Viva voti con le opposizioni sulla mozione di sfiducia al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, depositata proprio oggi in Senato? Secondo Mastella no, sarebbe un passo troppo più grande della gamba, che porterebbe alle elezioni anticipate. E a quel punto i partiti, tutti, ne uscirebbero ancora più indeboliti.

 

salvini bonafede

Partiamo dalla mozione di sfiducia presentata dalla Lega e dal centrodestra: c’è la possibilità, a suo giudizio, che Italia Viva si affianchi a loro aprendo, di fatto, una crisi di governo?

Non credo che Italia Viva possa attraversare il Rubicone e fare un’alleanza con il centrodestra, anche se si tratta della sfiducia a Bonafede. Cambierebbe lo status politico senza avere all’orizzonte un’alternativa credibile, praticabile, quindi con il rischio serio di andare alle elezioni. E credo che gran parte di Italia Viva non condivida questo atteggiamento. Detto questo, qualcuno ha comunque sbagliato.

 

A cosa si riferisce?

MATTEO RENZI

Ha sbagliato chi ha fatto all’inizio Bonafede ministro. Non si è mai visto un ministro così disastroso nella conduzione del dicastero. I 5 Stelle si difendono dicendo: “Ce l’hanno con Bonafede perché è un ministro scomodo, di grande tempra morale”. Puoi avere anche la tempra morale, ma comunque non saper fare il ministro.

 

Forza Italia si è dimostrata responsabile in questo momento di crisi, pur non lesinando critiche alla maggioranza. Perché questa mozione con la Lega?

Ho visto una serie di responsabili in Forza Italia in questo periodo, però la sollecitazione di fare alleanza vista la debolezza della maggioranza di governo è più forte della spinta al rendersi responsabili di questa situazione.

 

Non è la prima volta che Renzi calca la mano su una possibile crisi di governo. Pensiamo allo scontro sulla prescrizione di febbraio in cui minacciò proprio di arrivare a una mozione di sfiducia a Bonafede. A cosa punta Renzi?

clemente mastella sindaco di benevento (1)

 

ALFONSO BONAFEDE NEGLI ANNI '90 QUANDO FACEVA IL DJ ALL'EXTASY

Indubbiamente Renzi è nella condizione particolare di aver creato, di fatto, questo governo, oggi per limitatezza di consensi elettorali deve ritagliarsi il suo spazio e il suo ruolo. Lo sta facendo, devo dire, anche attraverso battaglie giuste. Anche perché il Pd oggettivamente è costretto a dire: “Se cade questo governo si va a casa”.

 

Si parla di elezioni anticipate…

 

Anche il Capo dello Stato sembra essere della stessa idea. Vedo che lo scrivono anche i quirinalisti, quindi c’è un’attendibilità di fatto.

 

Zingaretti ha detto “No alla politica degli sgambetti” e che il Pd non si presterà al ritorno della politica del chiacchiericcio. Ma concretamente, cosa può fare per migliorare il rapporto con Italia Viva nella maggioranza?

 

matteo salvini e matteo renzi si incrociano in senato 1

Quando ci sono le scissioni soprattutto all’inizio il rapporto è un po’ più complicato, poi man mano che si va avanti la situazione si stabilizza, con il riconoscimento reciproco soprattutto quando si parla all’interno della stessa area di alleanza. Si fa quindi meno cenno a quello che è stato il motivo delle divisioni e dell’uscita. Non credo sia possibile trovare un modo, però, per eliminare problemi e difficoltà. Questo governo ha in sé una debolezza intrinseca, ma ora l’avrebbe qualsiasi governo.

 

Se si andasse a votare non ci sarebbe un governo più stabile?

 

Se si andasse al voto, da quello che vedo, credo si arriverebbe alla stessa situazione a cui assistiamo oggi. Per ora, poi bisogna vedere cosa succede.

 

Qual è il rischio maggiore, se si andasse al voto?

 

SILVIO BERLUSCONI E CLEMENTE MASTELLA

Il rischio maggiore è, per tutti i partiti, di uscire mazzolati dalle elezioni. E emergerebbero nuovi soggetti politici.

MATTEO SALVINI CON LA MASCHERINA

 

Il partito di Conte?

 

Non, credo. Non so quello che accadrà, ma Conte è all’interno del sistema, non fuori. Se lei mi dicesse, invece, se i 5 Stelle andranno al voto uniti ecco, io penso di no, si spaccheranno ulteriormente.

 

Che partito sarebbe, il Movimento 5 Stelle diviso?

 

Qui al sud M5S ha avuto consensi inverosimili superando anche il 50% in alcuni casi. Ora credo che se arriveranno al 15% sarà oro. Saranno una forza di opposizione, dopo tutto è quello che hanno sempre fatto e che sanno fare bene.

meloni salvini

 

Nel centrodestra, invece, sembra che a subire di più la crisi sia la Lega di Salvini, pur restando a quota 25% nei sondaggi. Continuerà a calare, secondo lei?

 

Secondo me sì, calerà ancora. Forse terrà un po’ di più al nord, ma al sud inizia a calare molto. Io dico, puoi essere contro il governo, ma non occupi il Parlamento. È una iniziativa incomprensibile in un momento in cui c’è un’emergenza nazionale. Lo puoi contrastare con proposte alternative, ma non occupando le aule.

MATTEO SALVINI CON GLI OCCHIALI

 

Intanto Fratelli d’Italia guadagna consensi…

 

La loro strategia in cui il dissenso non è estremizzato. Il bello è che doveva essere il contrario, invece no.

 

Come uscirà, la politica italiana, da questa crisi?

 

Profondamente cambiata. È difficile prevedere come, ma ci sarà uno spariglio sul piano generale.

 

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…