“NON È STATO DECISO NULLA, HANNO RINVIATO ANCORA” - LA RIVOLTA DEI BALNEARI DOPO TRE ORE DI CONFRONTO A PALAZZO CHIGI - ENTRO IL 27 LUGLIO DOVREBBE ARRIVARE L'OK ALLA MAPPATURA DELLE CONCESSIONI PER DIMOSTRARE ALL’EUROPA CHE LE SPIAGGE NON SONO UN BENE SCARSO PERCHÉ CI SONO ANCORA MIGLIAIA DI CHILOMETRI DI ARENILI INUTILIZZATI (E QUINDI PROVARE A ELUDERE LA DIRETTIVA BOLKESTEIN) – MA SE LEGA E FORZA ITALIA DIFENDONO I BALNEARI, FRATELLI D’ITALIA VUOLE EVITARE L'ENNESIMO SCONTRO CON L’UE E DARE SEGUITO ALLA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO – IL PIANO B DEL GOVERNO…

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mappa dei canoni demaniali degli stabilimento balneari in italia mappa dei canoni demaniali degli stabilimento balneari in italia

Estratto dell’articolo di Luca Monticelli per “la Stampa”

 

Dopo tre ore di confronto con il governo, le associazioni di categoria dei balneari lasciano Palazzo Chigi con i nervi a fior di pelle. «Non è stato deciso nulla, hanno rinviato ancora», è la sintesi di un operatore. «Un fallimento su tutta la linea», dice un altro allargando le braccia. Dal governo bocche cucite e toni bassi, la distanza con i titolari degli stabilimenti è ampia e sembra un paradosso se si pensa a quando il centrodestra difendeva i balneari a spada tratta per evitare loro le gare fissate da Mario Draghi.

 

CONCESSIONI BALNEARI - MEME BY OSHO PER IL TEMPO CONCESSIONI BALNEARI - MEME BY OSHO PER IL TEMPO

Ieri mattina si è riunito per la prima volta il tavolo tecnico che ha lo scopo di dialogare con le categorie in vista del decreto legislativo sulla mappatura delle concessioni, provvedimento che il governo deve approvare entro il 27 luglio. Al tavolo erano presenti 11 associazioni di categoria, i tecnici e i rappresentanti dei ministeri competenti […]

 

[…] L'obiettivo del governo è quello di definire i criteri tecnici per arrivare a mettere nero su bianco che le spiagge non sono un bene scarso perché ci sono ancora migliaia di chilometri di arenili inutilizzati, e quindi la direttiva Bolkestein non si può applicare. […] Ma gli operatori sono delusi soprattutto da Giorgia Meloni. Quando era all'opposizione si era opposta alla «svendita del patrimonio nazionale», adesso, è l'accusa di alcuni sindacalisti, «vorrebbe fare le gare proprio come Draghi».

 

concessioni balneari concessioni balneari

Il Milleproroghe ha allungato di un anno la validità delle concessioni, fino al 31 dicembre 2024, tra i dubbi del Quirinale – che ha promulgato la legge con riserva, chiedendo all'esecutivo di correggere i criteri di incompatibilità con il diritto europeo – e i rilievi dell'Europa che ha già aperto una procedura di infrazione con il rischio molto concreto di arrivare a una sanzione. Proprio per evitare il redde rationem con Bruxelles, Meloni avrebbe voluto da tempo tornare indietro sulle concessioni per anticipare le gare, ma il clima politico non l'ha permesso, visto che Forza Italia e Lega non hanno alcuna intenzione di fare retromarce sul tema.

concessioni balneari concessioni balneari

 

Il piano B rispetto alla non scarsità del bene è quello del "doppio binario", ovvero tutte le concessioni in essere prima del 2009, anno di recepimento della direttiva Bolkestein in Italia, non vengono considerate, mentre per quelle successive è prevista la messa a gara. Bisogna però capire che cosa ne pensa l'Europa. I tempi sono stretti e il caos regna sovrano. Alcune amministrazioni si stanno organizzando per avviare le gare entro quest'anno, tenendo come riferimento la sentenza del Consiglio di Stato.

 

concessioni balneari concessioni balneari

Per non parlare del decreto "Salva infrazioni" approvato giovedì in Consiglio dei ministri, che intende prevenire e agevolare la chiusura delle infrazioni contestate dall'Europa. Nel gran calderone delle 82 infrazioni pendenti sull'Italia potrebbero finirci pure le norme per accontentare le richieste europee sui balneari, perlomeno così temono gli operatori. […]

 

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