“NON È VERO. IO SONO PRESENTE IN ITALIA”. MA MIMMO PARISI E’ COLLEGATO DAL MISSISSIPPI NEGLI STATI UNITI – IL MANAGER AMICO DI DI MAIO, PRESIDENTE DI ANPAL E PADRE DEL REDDITO DI CITTADINANZA, SI È DIFESO DALLE ACCUSE ANCHE DI SPENDERE TROPPO PER I SUOI SPOSTAMENTI: "I MIEI VIAGGI IN BUSINESS CLASS? PER IL MAL DI SCHIENA" – PER L’INCARICO PERCEPISCE 200MILA EURO ANNUI. ECCO COME GIUSTIFICA A FINE ANNO ULTERIORI 200 MILA EURO DI SPESE PERSONALI PER CASA IN CENTRO A ROMA, AUTO CON AUTISTA E VOLI INTERNAZIONALI IN BUSINESS CLASS - VIDEO

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Gianmichele Laino per giornalettismo.com

Si è basata su due punti la difesa di Mimmo Parisi, presidente di Anpal fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle e ‘papà’ del reddito di cittadinanza, in audizione alla Camera dei deputati. L’alto dirigente dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro, infatti, doveva rendere conto delle accuse mosse da alcuni parlamentari relativamente alla sua assenza reiterata dall’Italia – Parisi ha la famiglia in Mississipi – e agli elevati costi dei suoi spostamenti in aereo e, nella fattispecie, in business class.

di maio parisi di maio parisi

 

 

Sul primo punto, Mimmo Parisi ha detto di essere molto rattristato dal messaggio che è passato: «C’è questa idea che io non sia presente in Italia – ha detto in audizione -. Ma non è vero. Io ho la famiglia in Mississipi, come sapete, e per questo motivo ho anche degli obblighi personali e privati. Ma non lascio la situazione a se stessa in Italia». Il tutto, omettendo un piccolo dettaglio. Anche per rispondere all’audizione alla Camera dei depuatti, il dirigente di Anpal si è collegato in videoconferenza direttamente dal Mississipi, avvalorando in questo modo l’idea di un suo distacco dall’Italia.

Mimmo Parisi Mimmo Parisi

 

 

 

In secondo luogo, la difesa di Mimmo Parisi riguardava gli elevati costi per i suoi spostamenti: «Anche per il mio predecessore erano previsti i rimborsi per gli spostamenti e per i rientri a casa – ha detto Parisi -. Sul fatto di viaggiare in business class, posso dire che la normativa italiana prevede che per i voli superiori alle 5 ore è possibile viaggiare in business class e che, inoltre, la sua sarebbe un’esigenza dettata da motivi di salute, a causa del mal di schiena. «In ogni caso – ha concluso Parisi -, le spese non ammontano a 70mila euro come è stato detto, ma a 40mila euro».

Mimmo Parisi Mimmo Parisi

 

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