matteo salvini casini

“QUANDO I 5 STELLE SI ACCORGERANNO DI ESSERE DIVENTATA UNA CORRENTE DEL PD, ALLORA SÌ CHE CI SARÀ DA RIDERE” - SALVINI ATTACCA GLI EX ALLEATI PENTASTELLATI E INSISTE SUL MAGGIORITARIO - LA SUA PROPOSTA: 5 REGIONI CHIEDERANNO IL REFERENDUM CONTRO IL PROPORZIONALE…

Marco Cremonesi per il Corriere della Sera

 

salvini

«Governa chi prende un voto in più, il modello delle Regioni. Così funzionano le democrazie moderne. E così deve funzionare anche da noi». Matteo Salvini parla dopo aver fatto un giro nell'«accampamento» di Pontida, le tende e i camper dei militanti arrivati da tutta Italia in quello che fu il Sacro prato identitario dei padani irriducibili. In giornata aveva riunito i dieci governatori del centrodestra e alcune centinaia di sindaci per lanciare la sua proposta: «Se cinque Regioni chiedono un referendum, non è una decisione di qualcuno sulla piattaforma Rousseau: si deve votare».

 

E il referendum, nelle intenzioni del leader leghista, servirà ad «abrogare la parte proporzionale della legge elettorale per trasformare il nostro sistema in un sistema in cui chi prende più voti governa».

Gli alleati la seguiranno compatti? Già oggi Mariastella Gelmini ha detto che il maggioritario va bene soltanto se c' è chiarezza sulle alleanze «Esiste un' alleanza naturale tra tutti coloro che si oppongono alla sinistra e a questo governo della vergogna. È l' alleanza che nasce dalle persone, più che dai partiti, dal senso di rabbia per essere guidati da un Pd che ha perso tutte le elezioni degli ultimi anni».

 

conte salvini

Sì, ma qui c' è un' alleanza tra partiti che comunque hanno preso i loro voti «Ma certo, e proprio per questo ora vogliono fare un bel sistema proporzionale in cui anche un partitino del 3 per cento potrà ricattare e passare di qui e di là a seconda delle convenienze. Non per nulla per fare questo governo hanno dovuto raccattare di tutto, M5S e Pd mica bastavano, han tirato su Leu, gruppo misto, fuoriusciti il governo più vomitevole che si possa immaginare».

 

Il deputato veneto Vito Comencini però è arrivato a dire che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli «fa schifo». Lei non pensa che abbia esagerato?

«Sono toni sicuramente sbagliati. Però, sento decine di persone che chiedono "ma perché non si vota?". Sono assolutamente convinto che si debba mantenere il rispetto, ma è anche chiaro che la maggioranza degli italiani si sente tradita e presa in giro. Siamo sempre lì: perché il Pd è al governo? A una persona normale questa sembra una follia».

 

Il principio per cui le Regioni possono farsi promotrici di referendum o proposte di legge avrà prossimamente altre incarnazioni?

«Guardi che non si tratta soltanto delle Regioni. Anche i sindaci potranno farlo e su parecchi temi. Pensi alle case popolari, ai bonus bebè... In generale, i sindaci possono avere una parte importante nella decisione su come spendere i soldi dei cittadini».

LA CRISI TRA DI MAIO E SALVINI BY OSHO

 

Sino alla disobbedienza?

«Useremo tutti gli strumenti che la democrazia mette a disposizione. Nella consapevolezza che i sindaci hanno il diritto e anche il dovere di opporsi a tutto quello che va contro gli interessi della loro collettività. L' idea è quella di utilizzare ogni potere a disposizione a favore dei propri cittadini. Per esempio, se un prefetto ti chiama e ti dice che devi accogliere 50 immigrati, gli si risponde con un garbato "no, grazie, non posso"».

 

Quando ha capito che si rischiava il cambio di maggioranza?

«Da ormai diversi mesi.

Che devo dire? Ad aprile, direi. Nel leggere le dichiarazioni dei 5 stelle che ci davano dei ladri, dei mafiosi, dei tangentari e pure degli omofobi».

salvini vs conte

 

Si andava a votare a maggio, non si potevano attribuire quelle dichiarazioni alla campagna elettorale?

«Ho capito, ma se sei alleato con qualcuno non gli dai del mafioso e del fascista quattro o cinque volte al giorno. E poi, tutto che si fermava, il nulla di fatto sull' autonomia fino all' alleanza con il Pd sull' elezione del vicepresidente del Parlamento europeo».

 

Ma come mai lei non ha indicato il commissario europeo quando, almeno sulla carta, avrebbe potuto?

«Perché ho cercato fino all' ultimo di portare pazienza, diamo un po' di tempo, mi dicevo. E invece era già tutto organizzato. Sa che le dico? Almeno abbiamo fatto chiarezza. E guarda un po', per i 5 Stelle è tutto normale: via la flat tax, quota 100 la lasceranno morire, una ong è entrata in Italia annunciando che nei prossimi giorni ritornerà...».

 

E intanto che cosa farete?

«Siamo la prima forza politica in Italia e dunque faremo tutto il necessario, fianco a fianco con i cittadini. Ci sono tantissime associazioni di categoria che ci vedono come un argine al governo più sbilanciato a sinistra che si sia visto in Europa».

 

Non teme che la traversata nel deserto sarà lunga?

«Nessuna traversata, questi dovranno pure cominciare a lavorare e li vedremo. Giustizia, scuola, lavoro... Al governo ci sono incompetenze assolute che non hanno fatto mai le cose di cui si occupano, persone che non hanno alcun titolo per fare il ministro o il viceministro. Le scene squallide che gli italiani hanno visto nell' ultimo mese, temo dovranno rivederle. Poi, quando i 5 Stelle si accorgeranno di essere diventata una corrente del Pd, allora sì che ci sarà da ridere».

SALVINI DI MAIO ZINGARETTI MATTARELLA

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)