tremonti

“IN QUESTA CRISI NON C'È STATO COORDINAMENTO DELL'EUROPA” - GIULIO TREMONTI RANDELLA L’UE, TOTALMENTE ASSENTE NELL’EMERGENZA CORONAVIRUS: “AVEVA IL DOVERE DI OMOGENEIZZARE LE INFORMAZIONI, NON TOLLERANDO TECNICHE INFORMATIVE ANARCHICHE ASIMMETRICHE - POTEVA INTERVENIRE CONTRO FRANCIA E GERMANIA, CHE HANNO BLOCCATO L'ESPORTAZIONE DI MASCHERINE E STRUMENTI DI PROTEZIONE NEL NOSTRO PAESE? E’ MANCATO LO SPIRITO COMUNE TRA I POPOLI…”

giulio tremonti

L.Del. per “la Verità”

 

«L'Europa non è fatta solo da competenze esclusive. È fatta anche e soprattutto da competenze concorrenti. Queste, giusto o sbagliato che lo si ritenga, rappresentano comunque la sostanza e lo spirito vero dell' architettura europea». Giulio Tremonti, accademico, presidente di Aspen Institute Italia e più volte ministro dell' Economia, fa un'oggettiva ricostruzione, in un momento così drammatico, del meccanismo europeo.

UNIONE EUROPEA

 

Gli europeisti convinti continuano a battere il tasto della mancanza di poteri della Commissione Ue per intervenire sull'emergenza sanitaria. Cosa ne pensa?

«Non è vero. L'Unione ha competenza esclusiva su alcune materie, ad esempio sul commercio internazionale. Ma ha anche competenze concorrenti con quelle degli Stati su un vastissimo catalogo di altre materie, inclusa la sanità. In specie nel Trattato si parla di "grandi flagelli". Quelli che lei chiama europeisti hanno ignorato e ignorano la struttura costituzionale dell' Europa, riducendola alla dialettica tra competenze sovrane degli Stati e competenze esclusive dell'Unione.

 

PAOLO GENTILONI DAVID SASSOLI

Ignorano il fatto che la struttura costituzionale europea è molto più vasta e articolata, ci sono anche le competenze intermedie, che seppure concorrenti non sono meno competenze di quelle esclusive, cambia solo la forma politica e tecnica nella quale possono ma anche devono essere esercitate. A riprova del fatto che l' Ue ha competenza in materia sanitaria, c'è che il 30 gennaio l'Oms ha dato l' allarme proprio all' Ue. Per quanto risulta, l'Ue si è attivata sul piano burocratico ma non ha cominciato a svolgere la sua necessaria e costituzionalmente prevista, funzione politica».

 

david sassoli ursula von der leyen 1

Ma questa è la tesi di un europeista convinto come David Sassoli, che tra l' altro si è messo in autoisolamento.

«Mi pare un caso di autoisolamento non solo sanitario ma anche costituzionale, dato che nel Trattato si assegna un ruolo anche al Parlamento europeo».

 

Quale azione politica, concreta, è mancata?

«Sarebbe stato necessario e sufficiente leggere il titolo XIV del Trattato europeo: monitoraggio dei fenomeni, analisi dell' azione dei singoli Stati, evitare che essi, nella loro azione, violassero i principi dell' Unione, esercitare quello che un tempo era il suo vero potere, cioè il soft power. Se anche non avesse il potere di imporre ai singoli Stati standard sanitari, come minimo aveva il dovere di omogeneizzare le informazioni, non tollerando tecniche informative anarchiche asimmetriche come quelle attuate, diverse da Paese a Paese».

giulio tremonti

 

Cos' è il soft power?

«È un potere politico dell' Europa che può esistere anche senza aver base nei trattati - qui c'è base nei trattati. Ad esempio alla costruzione dell' euro concorse, con una decisiva quota di soft power, il presidente della Commissione Jacques Delors. Ma, ripeto, se l'introduzione dell'euro non era ancora prevista dal Trattato, qui la mancata attività era prevista dal Trattato. Se c'è stato sovranismo sanitario non c'è stato un ruolo di coordinamento dell' Europa che pure è scritto nel Trattato ed è necessario per il bene comune. Coordinamento vuol dire indicare le cose da fare ma sanzionare e reprimere le cose da non fare».

 

JACQUES DELORS

L' Ue poteva intervenire contro Francia e Germania, che hanno bloccato l' esportazione di mascherine e strumenti di protezione nel nostro Paese e contro l' Austria che ha chiuso le frontiere?

«Quello che mi pare fuori, non solo dalla lettera, ma anche dallo spirito del Trattato, è il silenzio o l' omissione. Non conosco la casistica specifica, ma mi è abbastanza evidente che lo spirito che dovrebbe essere comune tra i popoli europei, è anche quello che si manifesta nei comportamenti concreti, soprattutto nelle "cose piccole" che sono poi quelle che i popoli capiscono più direttamente».

 

La Commissione, come ha annunciato la presidente Ursula von der Leyen, stanzierà 25 miliardi a sostegno dell' economia. Basteranno?

coronavirus, il video messaggio di ursula all'italia 1

«Per quanto è noto sono 25 miliardi destinati ai 27 Stati dell' Unione e tra l' altro tratti dal bilancio dell' Unione e quindi pagati di tasca nostra, una ben strana liberalità. E tra l' altro da parte dell' Europa noto uno straordinario meccanismo di fabbricazione di fondi a mezzo fondi. Oggi a Bruxelles si parla di questo fondo, ieri si parlava di un altro fondo, un fondo "verde" cubato pari a 1.000 miliardi di euro. Se questo da 25 miliardi è fatto con i soldi nostri, quello era fatto con soldi inventati, dentro una scenografia che ha visto l' apparizione congiunta ufficiale tra la presidente della Commissione Ursula e Greta Thunberg».

 

Sarà concesso all' Italia di far salire il deficit fino al 3%. È un buon passo?

«Su questo ci saranno molte occasioni per discutere ma un punto dovrebbe e potrebbe essere fermo già oggi: c'è una strutturale differenza tra gli scostamenti di bilancio causati da congiunture economiche negative o da politiche devianti e gli scostamenti causati da eventi eccezionali, soprattutto connessi a fenomeni naturali.

 

Su questo non solo i trattati europei ma anche la nostra Costituzione, sono chiarissimi.

greta thunberg a torino 7

Sugli scostamenti del primo tipo la discussione è quella che si sviluppa in termini di flessibilità. Gli eventi del secondo tipo, con i connessi scostamenti, si sviluppano su un piano diverso ed escono dalla dialettica politica che è riservata a quelli del primo tipo.

 

Su questi non c' è spazio per la discussione, sono possibili e basta. Parlare di flessibilità che ci sarebbe "concessa" dall' Europa anche su spese di questa seconda classe è svelare nel rapporto con l' Europa la sindrome del portiere di notte. È una sindrome che umilia tanto un governo nazionale quanto l' Europa stessa che invece dovrebbe avere la sua base storica e politica nella logica della solidarietà, non sulla rigidità dei parametri manipolati nell' interesse delle banche, come è stato nel caso della Grecia e contro l' Italia».

EUROBOND

 

Lei aveva rilanciato l' ipotesi di eurobond, che ne è stato?

«È un' idea che risale a Delors, al 1994, poi ripresa nel 2003 dal governo italiano e poi ancora ripresa in un articolo scritto congiuntamente da Tremonti e Jean-Claude Juncker pubblicato nel 2009 sul Financial Times. A quell'altezza di tempo c' era un consenso che, seppur non manifestato, includeva anche il Nord Europa. Non era solo l'iniziativa di un ministro italiano ma anche del presidente dell' Ecofin. Poi però la crisi greca ha terminato quella fase. Credo che abbia di nuovo senso parlare di una iniziativa sugli eurobond».

 

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...