berlusconi pantaloni cazzo

“QUESTE ELEZIONI SONO DESTINATE AD ACCRESCERE LA LEGGENDA DI RE SILVIONE” - CECCARELLI SU BERLUSCONI REDIVIVO: “IL RICORDO DEL PASSATO PIÙ REMOTO ASSEGNA MAGGIOR SPESSORE AL PRESENTE. ANCHE PERCHÉ QUELLO CHE PRECEDETTE LA CACCIATA DAL SENATO RAPPRESENTA UNA MIRABILE CONDENSA DI ATMOSFERE BERLUSCONIANE IN PUREZZA. L'APERTURA A TEL AVIV DEL LOCALE “BERLUSCONI ALWAYS A PLEASURE”; LA PRIMA PATETICA USCITA DELL'”ESERCITO DI SILVIO”; FINO ALLA RABBIOSA AMMISSIONE: “DUDÙ È MOLTO PIÙ INTELLIGENTE DI METÀ DEI MIEI”

Filippo Ceccarelli per www.repubblica.it

BERLUSCONI SALUTA NELL ULTIMO COMIZIO DA SENATORE

 

“Un'immensa vergogna e io non metterò mai più piede in Parlamento. Mai!”. Niente più del passato illumina l'annuncio che Berlusconi si presenta alle elezioni e quasi certamente sarà eletto al Senato, al posto d'onore, nelle liste della coalizione data vincente.

 

Ieri, per la verità, lui l'ha messa a suo modo, per cui si sarebbe limitato ad “accettare” la candidatura, “così faremo tutti contenti” ha aggiunto, là dove sia la formula del benestare che la pubblica felicità confermano, al plurale majestatis, che non si tratta tanto di una riabilitazione, dopo la decadenza decretata dal Senato della Repubblica addì 27 novembre 2013, quanto del glorioso ritorno di un sovrano.

 

BERLUSCONI IN SENATO PER LA FIDUCIA AL GOVERNO LETTA FOTO LAPRESSE

E ancora una volta tocca riconoscere, al di là di qualsiasi paturnia monarchica, che il messaggio restituisce alla storia, non solo di Berlusconi, ciò che le spetta, nel bene e nel male; per cui si può ridere, piangere, indignarsi, gioire o rassegnarsi, ma queste elezioni, comunque vadano, sono già e comunque destinate ad accrescere non solo la fama, ma anche la leggenda di Re Silvione.

 

Così, con gli occhi dell'oggi, vale la pena di tornare a quell'autunno, significativamente, ma così freddo che la meteorologia l'aveva rubricato sotto il segno di “Attila”.

 

BERLUSCONI SALUTA NELL ULTIMO COMIZIO DA SENATORE

Tanti lumini cimiteriali deposti dai fedeli accolsero dunque a Palazzo Madama un Berlusconi terreo in volto, triste e un po' intontito (nelle cronache si trova cenno a sedativi); eppure, come voleva e ancora vuole il suo mito, indomito dinanzi alla più grande “ingiustizia” della sua vita. “Oggi sono qui tra voi – esordì alla riunione dei gruppi, poche ore prima del voto – ma da domani i commessi non mi lasceranno più nemmeno entrare...”. Fece una pausa, grande teatro: “Ieri sera avevo a cena da me l'uomo più potente del mondo e tra poco dovrò servire i vassoi alla mensa!”.

 

Ecco, quando a proposito di Berlusconi si tira in ballo la storia, non è per farsi belli ornando l'articoletto. Se la questione della mensa era un riferimento ai servizi sociali, perfino pudico considerato che pochi giorni prima don Mazzi s'era offerto di prendersi l'ex presidente del Consiglio in comunità a “pulire i cessi”, l'uomo potente appena ricevuto a Palazzo Grazioli era – guarda guarda - Vladimir Putin, giunto in visita di Stato con 5 aerei, 11 ministri e 50 auto blindate. “Scandalizzato e allibito”, il leader russo non era stato incoraggiante: “Dopo il tuo arresto, la prima settimana scenderà in piazza un milione di persone, la seconda mezzo milione, la terza nessuno”. Per inciso: si scrisse anche di un passaporto diplomatico russo, utile omaggio per tagliare la corda.

BERLUSCONI SALUTA NELL ULTIMO COMIZIO DA SENATORE

 

E però, di nuovo: tornando per un attimo al passato prossimo e quindi allo stato di prostrazione cui sembrava caduto, vecchio e malato, dopo la turlupinatura dei suoi due alleati sul Quirinale, ecco che il ricordo di quello più remoto assegna maggior spessore al presente.

 

Anche perché quello che precedette la cacciata rappresenta una mirabile condensa di atmosfere berlusconiane in purezza. E quindi: l'assoluzione a Verona dell'eccentrico artista autore dell'opera “Berluscane”; l'apertura a Tel Aviv del locale “Berlusconi always a pleasure”; il tradimento, proprio in quei giorni, di Alfano e dei ministri Pdl (governo Letta); la prima patetica uscita dell'”Esercito di Silvio”; fino alla rabbiosa ammissione: “Dudù è molto più intelligente di metà dei miei”.

 

BERLUSCONI AL SENATO CON GLI OCCHIALI

Al Palazzo dei congressi, poco prima dell'ora X, Berlusconi diede il meglio e il peggio di sè. La barzelletta e la difesa dello stalliere Mangano che “veniva sempre a messa”, la frecciata a Tremonti “dotto ed esperto, ma non sapevamo che era pazzo”, lo sdegno per la mortificazione subìta che domani porterà molti “vergognarsi davanti ai propri figli”.

 

A un certo punto si sentì anche male: aggrappato al palco, il dottor Zangrillo gli somministrò il bibitone d'ordinanza e Brunetta gli tenne la mano, che in seguito Francesca Pascale platealmente gli baciò. La cinque stelle Taverna aveva appena espresso il selvaggio progetto di sputargli addosso in aula; mentre a Ruby, in Mexico, era stato concesso di realizzare una fabbrica di pasta asciutta. Così va il mondo del potere. Quello di Berlusconi, rispetto ai protagonisti di oggi, resta molto, ma molto più divertente da raccontare.

berlusconi senato zero

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)