migranti algoritmo

SU “REPUBBLICA” L’ECONOMISTA ROBERTO PEROTTI FA NERO IL PD SUI MIGRANTI: “LA SINISTRA PUÒ CONTINUARE A BEARSI DEL PROPRIO BUONISMO E DELLA PROPRIA CONVINZIONE DI ESSERE CULTURALMENTE E MORALMENTE SUPERIORE ALL'ONDATA GIALLOVERDE. OPPURE PUÒ COMINCIARE A FARE PROPOSTE CONCRETE PER RISOLVERE I PROBLEMI DI TANTI ITALIANI (E NON) SENZA VOCE E SENZA MEZZI ECONOMICI O CULTURALI, CHE VIVONO I TANTI RISVOLTI DELLA IMMIGRAZIONE SULLA PROPRIA PELLE"

Roberto Perotti per “la Repubblica”

 

roberto_perotti

Si parla tanto di minibot, debito pubblico, sanzioni dell' Europa, flat tax, euro, manovra di bilancio. Ma i destini elettorali, e di riflesso i destini del paese, dipendono da una sola variabile: l' immigrazione. È stupefacente come su questo tema la sinistra continui a fare lo struzzo, limitandosi a tre argomenti fallimentari. Il primo è quello di tanti intellettuali: «Voi politici gialloverdi siete ignoranti e incolti, se aveste studiato o leggeste di più, allora capireste».

 

migranti

Se anche fosse vero (non ho statistiche sottomano), il basso livello di istruzione sarebbe irrilevante. Il 31 per cento degli italiani ritiene l' immigrazione il problema principale del paese, una percentuale inferiore solo a Malta: i politici gialloverdi interpretano (esasperandole, ovviamente) le paure e le preoccupazioni di tanti italiani. È solo razzismo? C'è anche quello, e tanto: ma da solo non basta a spiegare il malessere. Si può scegliere di ignorarlo sprezzantemente, o di proporre soluzioni.

 

CAROLA RACKETE

La sinistra ha scelto la prima strada. Qui si innesta il secondo argomento: «L'Italia ha pochi immigrati rispetto agli altri paesi europei, e i dati che circolate e che cavalcate sono profondamente sbagliati; quindi il problema non esiste». Ma le percentuali da sole non dicono tutto. A differenza di tanti altri paesi europei abituati da secoli al multiculturalismo e alla multietnicità, l'Italia è stata colta di sorpresa da un fenomeno cui non era abituata, e che si è innestato su due decenni di alta disoccupazione e bassa crescita, due condizioni che rendono l' immigrazione un fenomeno esplosivo.

 

Armata del proprio senso di superiorità morale, la sinistra ha dunque deciso di non proporre niente di concreto. Pensa di risolvere tutto, e con eleganza, con il terzo argomento: «Aiutiamoli a casa loro» (uno slogan condiviso con i grillini, in verità). Basta un calcolo spannometrico senza pretese per mostrare quanto sia irrealistica questa soluzione.

CAROLA RACKETE

 

Il reddito medio annuo di un abitante dell'Africa sub-sahariana è di 1600 dollari, un dodicesimo del reddito medio di un europeo occidentale (espressa in dollari la differenza è molto maggiore, ma un dollaro in Africa acquista più beni e servizi di un dollaro in Europa). Attualmente l'Africa riceve 50 miliardi di dollari di aiuti ufficiali l' anno, circa 40 dollari pro capite (un dollaro vale circa quanto un euro).

 

ROBERTO PEROTTI

Per aumentare il reddito medio di un quarto, cioè di 400 dollari, il mondo dovrebbe dunque contribuire dieci volte l'ammontare attuale, oltre 500 miliardi ogni anno e un quarto del Pil africano. Per un confronto, tra il 1948 e il 1951 il piano Marshall contribuì circa il 3 per cento del Pil dei paesi Europei riceventi: ai prezzi attuali sarebbero al massimo 200 miliardi. L'Europa contribuisce circa i due terzi degli aiuti totali all' Africa; mantenendo le proporzioni attuali, diventerebbero 350 miliardi. In base al Pil, l' Italia dovrebbe contribuire 35 miliardi, cinque volte la cifra stanziata per il reddito di cittadinanza. Oggi contribuisce meno di un centesimo di questa cifra, 283 milioni.

 

Ma se anche questo aumento pazzesco degli aiuti all' Africa dovesse accadere, ciò non fermerebbe i flussi migratori, ma li aumenterebbe: se si rischia la vita con un reddito medio di 1600 dollari per raggiungere un continente che ha un reddito medio dodici volte superiore, si rischia la vita anche con un reddito medio di 2000 dollari. I soldi ricevuti saranno usati per pagare più viaggi.

 

MIGRANTI SOCCORSO AL LARGO DI LAMPEDUSA

Inoltre, un così enorme aumento delle risorse disponibili scatenerebbe la guerra civile in tutta l' Africa per accaparrarsi il tesoro, e migrazioni bibliche di conseguenza. È noto che molti paesi africani soffrono della "maledizione delle risorse naturali": la scoperta di giacimenti di petrolio o di minerali preziosi spesso scatena guerre civili, in alcuni casi decennali, che provocano migliaia di morti e di rifugiati, e una diminuzione del reddito medio. Si pensi al petrolio in Nigeria o in Sudan e Sud Sudan, o ai diamanti in Sierra Leone e tanti altri paesi africani.

 

MIGRANTI SOCCORSO AL LARGO DI LAMPEDUSA

E sarebbero tutte noccioline di fronte a un piano Marshall da 400 miliardi l'anno. La sinistra può continuare a bearsi del proprio buonismo e della propria convinzione di essere culturalmente e moralmente superiore all' ondata gialloverde. Oppure può cominciare a fare proposte concrete, realizzabili, rilevanti per risolvere i problemi di tanti italiani (e non) senza voce e senza mezzi economici o culturali, che vivono i tanti risvolti della immigrazione ogni giorno sulla propria pelle. E per evitare che si affidino sempre più a delle forze politiche che, come mostra Claudio Gatti nel suo libro I demoni di Salvini , non rifuggono da legami, anche nei loro vertici, con nuclei neonazisti.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”