ursula von der leyen

“L’EUROPA STA PERDENDO L’ITALIA?” – SE LO CHIEDE IL FINANCIAL TIMES MENTRE ALL’EUROGRUPPO SI DECIDE DI CHE MES MORIREMO: “GLI ITALIANI SONO FURIOSI PER L’INDIFFERENZA EUROPEA. È UN SENTIMENTO CRESCENTE ANCHE TRA L’ELITE FILO-EUROPEA DEL PAESE” – L’EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO TUSK: “NON DOBBIAMO AVER PAURA DI MISURE STRAORDINARIE. QUESTO È UNO STATO DI EMERGENZA”. LO DICA A RUTTE E MERKEL…

 

 

Da www.huffingtonpost.it

 

coronavirus, il video messaggio di ursula all'italia 3

L’Europa sta perdendo l’Italia? È il quesito sollevato da un’analisi del Financial Times, alla vigilia dell’Eurogruppo che deciderà le misure fiscali straordinarie rese necessarie dalla pandemia. “Tra gli italiani, furiosi per l’indifferenza europea di fronte alla loro condizione e per la resistenza eccessiva ai coronabond, si intensifica il senso di tradimento. È un sentimento crescente anche tra l’élite filo-europea del Paese”, sottolinea il Ft, che cita il monito del presidente Sergio Mattarella all’Europa e porta l’esempio del partito di Carlo Calenda: “Il mio partito è uno dei più filo-europeisti in Italia e ora ho membri che mi scrivono dicendo: ‘Perché vogliamo rimanere nell’UE? È inutile’”.

MATTEO SALVINI CON LA MASCHERINA

 

Per il Ft, c’è il rischio che l’Italia volga le spalle al progetto europeo per sempre, a meno che non vengano intrapresi interventi coraggiosi da parte dei paesi del nord Europa. “Vi sono già segni che la fiducia italiana nell’Ue è stata danneggiata. In un sondaggio condotto il mese scorso da Tecnè, il 67% degli intervistati ha dichiarato di ritenere che far parte dell’Unione fosse uno svantaggio per il proprio paese, rispetto al 47% di novembre 2018”.

CARLO CALENDA

 

Le aspettative dell’Europa meridionale di una rapida dimostrazione di solidarietà da parte del resto dell’Ue all’inizio della pandemia non sono state soddisfatte, anche se il blocco ha successivamente aumentato la sua assistenza, compresi gli aiuti finanziari e le attrezzature. “Spero che tutto possa essere risolto, ma la perdita di reputazione è enorme”, afferma Tusk. “Dobbiamo salvare l’Italia, la Spagna e l’intera Europa e non aver paura di misure straordinarie. Questo è uno stato di emergenza”. Tusk sottolinea che l’aiuto dell’Ue all’Italia e ad altri paesi duramente colpiti è di gran lunga più sostanziale di quella proveniente dalla Cina e dalla Russia, ma ammette che “in politica la percezione può essere più importante dei fatti”.

MARK RUTTE ANGELA MERKEL

 

Il timore di molti – evidenzia il quotidiano – è che l’amarezza provata dagli eventi dell’ultimo mese possa alterare in modo permanente la politica del Paese a favore del leader leghista Matteo Salvini, da sempre ostile all’Ue.

 

Al cuore del problema c’è la riluttanza di molti paesi europei a mettere in campo strumenti più coraggiosi per sostenere l’economia, dalla revisione delle condizioni di accesso al meccanismo europeo di stabilità fino ai coronabond, a cui la Germania si è finora opposta e su cui si sta consumando una dura disputa anche all’interno della Commissione.

 

Le forze più europeiste in Italia sperano che il crescente shock della crisi di Covid-19 convinca i paesi del nord Europa a fare un gesto sufficientemente ampio di solidarietà per riparare il danno che è stato fatto.

Merkel Olaf Scholz

 

Un segnale in tal senso è arrivato dai Paesi Bassi, dove il governo del primo ministro Mark Rutte lo scorso mercoledì ha proposto un fondo di solidarietà del valore di 20 miliardi di euro, con trasferimenti in contanti destinati direttamente alle casse di Roma e Madrid per finanziare le spese mediche di emergenza. Per quanto più simbolica che altro, l’apertura di Rutte – scrive il Ft – è indicativa di un cambiamento di umore nella dibattito europeo.

 

coronavirus, il video messaggio di ursula all'italia 2

Bruno Le Maire, ministro delle finanze francese, giovedì ha presentato un piano per un fondo comune “eccezionale e temporaneo” che aiuterebbe i paesi a dare il via ai loro recuperi. Il fondo emetterebbe obbligazioni con la garanzia congiunta di tutti gli Stati membri e sarebbe gestito dalla Commissione europea. “Solidarietà significa essere in grado di mettere insieme le nostre risorse per far fronte alle conseguenze della crisi”, ha detto. “Evitiamo qualsiasi dibattito ideologico su eurobond o coronabond. C’è una sola domanda politica: staremo insieme o no?”.

bruno le maire emmanuel macron

 

Per Tusk è rimasto pochissimo tempo alle nazioni più ricche dell’Ue per presentare iniziative coraggiose e positive ed evitare di infondere un senso di umiliazione nei paesi che hanno bisogno di aiuto. “La gente sta soffrendo ora, non è un gioco politico. Le persone devono sentire che siamo una vera comunità e una vera famiglia in un momento simile”.

 

I ministri delle Finanze Ue si incontreranno martedì per tentare di concordare un pacchetto di misure volte a sprigionare una maggiore potenza di fuoco fiscale in tutta Europa. Sempre il Ft dà conto di un possibile ripensamento di Berlino sugli eurobond.

 

CONTE MERKELangela merkel

“La crisi obbliga politici, economisti, accademici a rivedere alcuni dei principi a cui tenevano di più e a disfarsi di convinzioni che un tempo sembravano sacrosante”. Il primo dogma a cadere è stato quello del ‘deficit zero’, abbandonato il mese scorso con l’annuncio del piano da 156 miliardi di euro finanziato per lo più a debito. “Alcuni pensano che la tradizionale resistenza della Germania agli eurobond potrebbe fare la stessa fine man mano che la crisi peggiora”, aggiunge il quotidiano che cita, tra le altre, la conversione pro-eurobond in ‘stile Damasco’ di Michael Huther, uno dei maggiori economisti tedeschi. Nella Cdu, il partito di Angela Merkel, anche se prevale l’opposizione agli eurobond, ci sono voci a favore di un ripensamento e sono sulla stessa linea i socialdemocratici che sono al governo con la Cdu. A favore di uno strumento comune di debito sono i Verdi, che sottolineano come sia nell’interesse stesso della Germania, che “non potrebbe riprendersi se metà del mercato comune non funziona”. Come riassume l’economista Huther, “non si tratta di finanziare dighe in Italia centrale, è una questione di vita o di morte”.

CONTE MERKEL

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…