giuseppe conte a dimartedi mario draghi

“C’È GRANDE LEALTÀ PRIMA CHE NEI CONFRONTI DI DRAGHI SOPRATTUTTO VERSO LA COMUNITÀ ITALIANA” - CONTE TORNA IN TV E DA FLORIS SCIORINA IL SOLITO UNTUOSO LINGUAGGIO DA LEGULEIO INFARCITO DI SUPERCAZZOLE: “MOLTI ITALIANI SONO RIMASTI UN PO’ DISORIENTATI DALLA CADUTA DEL GOVERNO. RENZI? NON SONO MAI STATO SERENO” - L’ENNESIMA LODE A DOMENICO ARCURI: “HA SUBITO ATTACCHI STRUMENTALI MA SUI VACCINI ERAVAMO PRIMI IN EUROPA” – “PORTARE IN ITALIA 209 MILIARDI NON È STATO SEMPLICE VISTO IL SISTEMA FRAGILE” (PECCATO CHE NON SIA MERITO SUO, MA DI MERKEL E MACRON)

 

 

Giuseppe Alberto Falci per il "Corriere della Sera"

 

giuseppe conte a dimartedi

Il ritorno di Giuseppe Conte in televisione. Non più da premier, ma da leader in pectore del M5S. Più di quaranta minuti di intervista su La7 a DiMartedì fra passato, presente e futuro. La caduta del governo? «Ho pensato che la democrazia parlamentare funziona così, se una forza che sostiene la maggioranza fa venire meno il proprio appoggio in piena pandemia... Ci sta anche questo, anche se molti italiani sono rimasti un po' disorientati da questa iniziativa».

GIUSEPPE CONTE E MARIO DRAGHI

 

Il Conte ter? «Si poteva realizzare a condizione di una solida investitura». Inseguire i responsabili come Ciampolillo è stato un errore? «Non c' era solo Ciampolillo, c' era anche Liliana Segre». La nascita dell' esecutivo a guida Mario Draghi? «Non rispondere all' appello di unità da parte del M5S sarebbe stato come volgere le spalle agli italiani».

 

GIUSEPPE CONTE MATTEO RENZI BY DE MARCO

Sembra essere in forma, Giuseppe Conte. Sorride, scherza, risponde a tono ma sempre con garbo. Affiancano Giovanni Floris, Myrta Merlino, il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, e il direttore di Libero Alessandro Sallusti. Adesso il giurista di Volturara Appula è concentrato sulla prossima sfida: la guida di un Movimento che nel corso degli ultimi anni è stato al governo con la destra, con la sinistra, e adesso con tutti, eccezion fatta per Meloni.

MATTEO RENZI E GIUSEPPE CONTE COME LUKAKU E IBRA

 

«Guidare una nuova forza politica, rinnovarla, rifondarla è una sfida complessa ma ho molto entusiasmo: chi la descrive come spaccata si sorprenderà».

 

Sorpresi rimangono i presenti quando fa questo annuncio, che è la vera novità della serata: «Proporrò agli altri leader di ragionare su una riforma costituzionale che possa rafforzare il nostro sistema. Non è possibile che il sistema Italia sia affidato al singolo personalismo». Tradotto, domanda Floris, vuole arrivare al presidenzialismo? «Non me lo faccia anticipare».

giuseppe conte a dimartedi 1

 

Il suo movimento avrà «organi collegiali nuovi», ma, promette, «dovrà confermare la freschezza e strutture agili». Di più: è convinto di riuscire a coinvolgere Alessandro Di Battista. «Quando ritornerà dalla Colombia ci metteremo attorno a un tavolo». Si rivolgerà all' elettorato moderato, che significa autonomi e partite Iva, e dialogherà col Nazareno.

 

LE LACRIME DI ROCCO CASALINO DOPO IL PASSAGGIO DELLE CONSEGNE TRA CONTE E DRAGHI

«Ci sono delle differenze con il Pd perché noi abbiamo una chiara identità. Ci saranno dei punti di incontro, avremo la possibilità di costruire un cammino che speriamo di intensificare in direzioni comuni». Ribadisce alcuni punti fermi, uno sarà la prescrizione: «Non sono indifferente alla durata dei processi, figurarsi se da giurista non rispetto il principio della durata ragionevole del processo, ma ci sono tanti meccanismi per assicurarla».

 

E sui referendum sulla giustizia sposati dalla Lega? «Mi risulta un po' strano che una forza politica al governo promuova il referendum. Ha i ministri che stanno lavorando ai tavoli di giustizia e poi promuove un referendum. Fatto così mi sembra un po' propaganda, i referendum sono una cosa seria».

 

renzi mejo dello sciamano di washington

Difende l' ex commissario Arcuri: «Ha subito molti attacchi strumentali ma sui vaccini eravamo primi in Europa anche allora». E quando gli chiedono se il M5S staccherà la spina nel corso del semestre bianco, Conte risponde: «Nella mia natura e in quella del M5S c' è grande lealtà prima che nei confronti di Draghi soprattutto verso la comunità italiana». Non a caso subito dopo assicura che «presto» vedrà Draghi. Infine l' ex premier rifiuta qualunque accusa di trasformismo: «Pubblicherò tutti i discorsi fatti nel corso dei miei due governi. C' è assoluta continuità, non ho mai cambiato registro...».

GIUSEPPE CONTE MATTEO RENZI - BY GIANBOYMATTEO RENZI E GIUSEPPE CONTE COME BUGO E MORGANGIUSEPPE CONTE - MATTEO RENZI

giuseppe conte a dimartedi 3

giuseppe conte a dimartedi 2

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."