“SALVINI CONTRO IL COPRIFUOCO A MILANO? LEGGENDE METROPOLITANE” – FONTANA PROVA A SPEGNERE LE POLEMICHE– “NON C'È STATO NESSUN LITIGIO, NESSUNO SCONTRO, ALLA FINE, ESAMINATI I DATI, SALVINI SI È CONVINTO CHE IL COPRIFUOCO ERA UNA SITUAZIONE INEVITABILE" - INTANTO I RISTORATORI PROTESTANO IN REGIONE - OGGI POMERIGGIO ARRIVANO I PRIMI 6 PAZIENTI ALL'OSPEDALE DI FIERA MILANO. BERTOLASO: "IN POCO TEMPO ARRIVERANNO 45 MALATI..."

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Da ansa.it

 

fontana salvini fontana salvini

E' previsto per oggi pomeriggio l'arrivo dei primi pazienti all'Ospedale di Fiera Milano. Lo ha detto stamani Guido Bertolaso, in visita nella struttura, dove fervono i preparativi.

 

    "Oggi pomeriggio arriveranno i primi sei pazienti trasferiti dalla rianimazione di un altro ospedale", ha detto Bertolaso in collegamento con Mattino Cinque. In circa una settimana arriveranno una trentina di malati, e fino a 45. Bertolaso, dopo aver fatto il giro con i coordinatori sanitari, non ha rilasciato dichiarazioni.

  

Fontana, coprifuoco inevitabile e Salvini d'accordo - Sono "leggende metropolitane" i retroscena sulla contrarietà del segretario della Lega Matteo Salvini al coprifuoco in Lombardia. Il presidente della Regione Attilio Fontana lo ha assicurato parlando a Buongiorno su Sky Tg24.

 

"Matteo Salvini - ha spiegato - è venuto soltanto per conoscere più direttamente e approfonditamente quali erano i dati che erano in mio possesso. È tutto finito lì, è stata una sua valutazione dei dati, non c'è stato nessun litigio, nessuno scontro, nulla di tutto quello che queste favole raccontano. Alla fine, esaminati i dati, si è convinto che il coprifuoco era una situazione inevitabile".

 

 

COVID: COPRIFUOCO A MILANO, TORNA SILENZIO DEL LOCKDOWN

Da ansa.it

fontana salvini fontana salvini

 

Il coprifuoco riporta a Milano il silenzio che caratterizzava le settimane del lockdown della scorsa primavera. Alle 23, quando è scattato il divieto di spostamenti sul territorio della Lombardia deciso dalla nuova ordinanza di Governo e Regione per limitare il coronavirus, le strade intorno a piazza XXIV Maggio non erano ancora deserte ma percorse da un paio di tram, qualche auto, taxi e alcuni rider in bici.

 

Poco distante, lungo i Navigli, le pattuglie della Polizia locale hanno verificato che tutti i locali fossero chiusi. I camerieri avevano iniziato a ritirare sedie e tavolini già da mezz'ora. Fra gli ultimi clienti ad alzarsi da un locale a metà del Naviglio Grande, due amiche che, finendo i loro cocktail, definivano "una dittatura" il sistema di norme anti-Covid: "Ce la godiamo fino all'ultimo, tanto abitiamo a duecento metri da qua". E nel giro di un quarto d'ora sul quartiere è calato il silenzio.

 

 

ospedale fiera di milano ospedale fiera di milano

Negli stessi minuti, davanti a Palazzo Lombardia, è andata in scena una nuova protesta contro l'ordinanza, dopo quella del pomeriggio che ha coinvolto alcune centinaia di imprenditori di ristoranti, bar e locali notturni. Assieme ad alcuni tassisti, hanno manifestato una decina di ristoratori, fra cui un gruppo di Codogno, il centro del Lodigiano che in primavera è stato inserito nella prima zona rossa. "Codogno non ci sta più", lo striscione con cui si sono presentati sotto la sede della Regione.

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