mario draghi

“SE ARRIVEREMO FINO AL 2023? L'ORIZZONTE È NELLA MANI DEL PARLAMENTO” - DRAGHI MANDA IN VACANZA LE POSSIBILI LE FIBRILLAZIONI NELLA MAGGIORANZA, NON PRIMA DI MANDARE UN PIZZINO A“GIUSEPPI” FACENDO INTENDERE CHE IL REDDITO DI CITTADINANZA CAMBIERÀ:“IL CONCETTO ALLA BASE LO CONDIVIDO, MA È PRESTO PER DIRE SE VERRÀ RIDISEGNATO, RIFORMATO O CAMBIERÀ LA PLATEA DEI BENEFICIARI…”

 

Alberto Gentili per “Il Messaggero”

 

mario draghi

 «Le cose per l'economia italiana vanno bene, agli italiani voglio dire: perché vadano ancora meglio, vaccinatevi e rispettate le regole». E' questo il messaggio di Mario Draghi ai cittadini prima di staccare per una breve vacanza. Il premier poi rassicura Giuseppe Conte, appena incoronato leader dei 5Stelle: «Condivido in pieno il concetto alla base del reddito di cittadinanza». E nega che le fibrillazioni tra i partiti di maggioranza, ora che è cominciato il semestre bianco, costituiscano un'insidia: «Non esiste alcuna contrapposizione tra governo e partiti. Può sembrare strano, ma anche loro lavorano per il bene degli italiani.

 

MARIO DRAGHI

Se arriveremo fino al 2023? L'orizzonte è nella mani del Parlamento. Io cerco di fare il meglio, poi vedremo...». Ma intanto nella Lega esplode la rivolta contro il Green pass. L'incontro «affettuoso» con cronisti è per Draghi un modo per «augurare buone vacanze agli italiani». E l'occasione per spiegare che la ripresa economica, e dunque l'occupazione, il benessere dei cittadini, sono strettamente legati ai progressi nella lotta contro la pandemia.

 

Dunque, ai progressi della campagna vaccinale che garantirà anche «la scuola in presenza». Con un sussulto di orgoglio: «Non voglio celebrare successi, ma va detto che l'Italia ha inoculato più dosi per 100 abitanti di Francia, Germania, Stati Uniti. Occorre che questo sforzo continui».

 

mario draghi 2

Il timore di Draghi è infatti la quarta ondata del virus, trainata dalla variante Delta: «Dobbiamo essere sicuri di aver fatto di tutto per evitare che la pandemia si aggravi, che basti o no non lo sappiamo. Tutto viene fatto sulla base delle evidenze e dei dati di oggi. Voglio ricordare che un celebrato istituto di ricerca aveva previsto per la metà di luglio 1.700 morti al giorno e ce ne sono stati sette, otto». Non basta però. L'autunno potrebbe riservare brutte sorprese sul fronte della lotta al virus che avrebbero conseguenze sulla ripresa economica che si annuncia «ben oltre al 5%»: «Viviamo una situazione fluida».

 

sergio mattarella e mario draghi

Ma «se riusciamo a garantire sicurezza e fiducia agli italiani, l'economia andrà sempre meglio. Questo però non deve farci dimenticare i problemi che restano all'interno di questa crescita molto elevata: l'occupazione, le aziende in crisi, la riforma degli ammortizzatori sociali, la questione della sicurezza sul lavoro, l'agenda del Pnrr, la delega fisco, la delega concorrenza: insomma, la lista è lunga».

 

Draghi, si diceva, nega di temere agguati dai partiti ora che Mattarella non può più mandare tutti a casa in caso di crisi di governo. E' convinto che il suo approccio pragmatico sia condiviso dai soci di maggioranza. «Non ci sono lati scuri o lati chiari, quello che conta sono i risultati e i partiti guardano ai risultati, non è che loro hanno obiettivi diversi. Non esiste contrapposizione tra questo governo, il presidente del Consiglio» e i partiti. «Si lavora tutti insieme». E «l'orizzonte» del governo «è nelle mani del Parlamento». Di certo dopo «queste due settimane di vacanza» i ministri «dovranno mostrare massima derminazione».

mario draghi giuseppe conte

 

IL SEGNALE A CONTE Però, tra vedere e non vedere, il premier corre a disinnescare una delle mine più pericolose: il reddito di cittadinanza che Salvini e anche Renzi e Berlusconi vorrebbero abolire o modificare radicalmente. Ma che Conte difende con le unghie e con i denti. «È troppo presto per dire se verrà ridisegnato, riformato o cambierà la platea dei beneficiari, ma il concetto alla base del reddito di cittadinanza io lo condivido in pieno», mette nero su bianco Draghi.

meme su draghi e green pass

 

Il premier affronta anche il tema della sicurezza sul lavoro, «una delle sfide più urgenti»: «C'è una cosa in particolare che sta a cuore a tutti noi, a me certamente e più di ogni altra cosa. Bisogna fare qualcosa per migliorare una situazione inaccettabile. Rivolgo un pensiero commosso a tutti coloro che volevano bene a Laila El Harim. Due mesi fa era la D'Orazio e così via, ogni giorno. È stato fatto molto ma occorre fare molto di più». E veniamo alla Lega.

 

salvini draghi

Se Matteo Salvini si dice «soddisfatto» del nuovo decreto «rispetto alle ipotesi di partenza» e rilancia sul tema dell'immigrazione, molti parlamentari della Lega sono in rivolta. Per il senatore Armando Siri «non esistono ragioni logiche, scientifiche, razionali, urgenti e reali per continuare a restringere il perimetro delle libertà individuali». Il deputato Claudio Borghi parla di «sconfitta» e arriva a scusarsi con i suoi follower. Il rischio è che, all'approdo in Parlamento, da 10 a 30 eletti leghisti (due terzi alla Camera, un terzo al Senato) possano non votare o votare contro il provvedimento.

mario draghi in conferenza stampa

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO