vincenzo spadafora

“SE IL M5S NON PARTECIPERÀ ALLE REGIONALI IN EMILIA ROMAGNA, LO FARÀ PER PREPARARSI AL MEGLIO ALLE SUCCESSIVE COMPETIZIONI ELETTORALI” - CON UN LINGUAGGIO DA CONSUMATO DEMOCRISTIANO, VINCENZO SPADAFORA GETTA ACQUA SUL FUOCO SULLA CRISI GRILLINA E DIFENDE DI MAIO - LE RANDELLATE SONO PER LA LEGA (“MAI PIU’ AL GOVERNO CON LORO”) E RENZI: “CERCA VISIBILITÀ E ATTENZIONE PERCHÉ DELUSO DAI SONDAGGI, MA SE FACESSE CADERE IL GOVERNO RISCHIEREBBE DI SPARIRE”

Annalisa Cuzzocrea per “la Repubblica”

 

vincenzo spadafora foto di bacco (2)

Vincenzo Spadafora giura che indietro non si torna, che il rapporto con la Lega si è concluso per sempre e che se i 5 stelle non correranno alle regionali sarà per un momento di riflessione che consenta loro di ripartire, non per diserzione. Il ministro dello Sport e della Gioventù, che sta lavorando all' evento di marzo con cui il Movimento proverà a scegliere una linea, difende Luigi Di Maio dagli attacchi: «Sull' Ilva non ha senso accusare il Movimento, le colpe vengono da lontano».

 

Com' è possibile che quella che un anno e mezzo fa è stata la prima forza politica italiana viva una crisi tale da rischiare di non presentarsi alle prossime regionali?

gianluigi paragone si astiene dalla fiducia al conte bis 1

«Il Movimento 5 stelle ha 10 anni e può essere fiero di aver raggiunto molti dei suoi obiettivi iniziali: lotta alla casta, spazzacorrotti, reddito di cittadinanza, taglio dei parlamentari. Nel frattempo, da forza di opposizione è diventato forza di governo. E ha bisogno di ripartire dalle sue origini visionarie per trovare nuove parole, nuovi temi continuando a perseguire un unico obiettivo: costruire un Paese diverso».

 

Il problema è capire quale Paese. Sull' Ilva le vostre contraddizioni mettono non solo Taranto, ma l' intero comparto produttivo italiano, in difficoltà.

«Ridurre l' Ilva a un problema interno ai 5 stelle non è rispettoso per i tarantini, per le vittime e i lavoratori. Ricordiamoci i sequestri, i processi e le bonifiche lentissime.

Tutto il Movimento ha dato ora un mandato pieno al ministro Patuanelli e al presidente Conte: è necessaria grande responsabilità da parte di tutti per porre ArcelorMittal di fronte agli impegni sottoscritti».

 

ilva

Come possono i 5 stelle trovare un'identità di forza di governo dopo le tante promesse tradite, dalla Tav al Tap alle stesse acciaierie di Taranto, su cui avete fatto tutto da soli contraddicendo due volte voi stessi sullo scudo penale?

«Ribalterei il discorso: come dicevo, a distanza di 10 anni il M5S ha raggiunto alcuni importanti risultati che ne hanno favorito la nascita. Ora va rilanciato, aggiornando le battaglie e strutturandosi su basi nuove. Sarebbe interessante un percorso sia territoriale che online che culmini in un grande evento nazionale da cui ripartire con una visione del Paese di qui a 20 anni, non con le chiacchiere da retroscena sulle cene e su Luigi».

 

Come si svolgeranno questi primi stati generali del Movimento?

spadafora di maio

«Mettendo insieme "vecchi" e "nuovi" protagonisti, una testimonianza di crescita e di maturità, di riflessione e di cambiamento, da sviluppare innanzitutto al nostro interno».

 

Molti premono su una vera segreteria politica. Lei che ne pensa?

«Abbiamo sempre rinnegato la necessità di organismi tipici dei partiti tradizionali, basati su correnti e bilancini. Quello che vogliamo invece è un gruppo di lavoro che, insieme al capo politico, aiuti il M5S a crescere e ad evolversi».

 

Come si può tenere insieme tutto, dai sovranisti alla Gianluigi Paragone a chi è più vicino ai progressisti come Fico? Qualcuno dovrà abbandonare la barca?

spadafora

«Ci saranno momenti di confronto che coinvolgano attivisti, elettori e portavoce. Bisogna superare la gestione del quotidiano e le polemiche interne e rilanciare idee innovative per cambiare il Paese e il suo modello economico e di sviluppo. Il paradosso è che per il Movimento immaginare il futuro è anche un ritorno alle origini».

 

Ma non correndo alle regionali in Emilia e Calabria abbandonate il Pd nella battaglia contro la destra montante: non è una sorta di diserzione?

«Se il Movimento deciderà di non partecipare alle regionali di gennaio lo farà solo per avere il tempo di prepararsi al meglio alle successive competizioni elettorali».

 

Perché flirtare ancora con il campo del centrodestra e non decidere invece, e finalmente, da che parte stare?

salvini conte

«Escludo che si possa riaprire un dialogo con la Lega, che tra l' altro è definitivamente tornata tra le braccia di Berlusconi e della Meloni».

 

Da ministro dello Sport ha visto da vicino come l' onda razzista nel nostro Paese stia montando, non crede sia ora di agire?

«Ho condannato anche quando eravamo al governo con la Lega le posizioni razziste, violente e omofobe della Lega e di certa destra. E non smetterò mai di combattere per eliminare ogni discriminazione, coro o insulto negli stadi del nostro Paese».

 

Per cominciare, si potrebbe approvare lo Ius culturae.

matteo salvini giuseppe conte luigi di maio

«Auspico che all' interno dei gruppi parlamentari, a partire dal nostro, si trovi una convergenza sulla soluzione migliore».

 

Lei oggi sostiene la leadership di Luigi Di Maio o pensa sia venuto il momento di cambiare?

«Assolutamente sì. Il punto è sempre lo stesso: quei pochi che attaccano Di Maio vengono enfatizzati. Vorrei ricordare che Luigi ha portato il M5S al 34% e si è assunto la responsabilità di dare vita a due governi diversi per risolvere i problemi degli italiani.

Tutti lo abbiamo sostenuto e lo sosteniamo con convinzione e il voto su Rousseau lo ha confermato».

 

matteo renzi al senato

Il Pd chiede un'unione che non sia solo contro qualcosa, Di Maio resiste temendo che questo vi danneggi ancora di più nei consensi. Chi ha ragione?

«Con il Pd siamo al governo sulla base di un programma condiviso. Questo governo non è nato contro qualcosa ma con uno slancio propositivo e andrà avanti finché realizzerà cose per i cittadini».

 

E Renzi? La sua esigenza di definirsi in opposizione a voi danneggia il governo?

«Cerca visibilità e attenzione perché deluso dai sondaggi, ma se facesse cadere il Governo rischierebbe di sparire».

vincenzo spadafora

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?