renzi osho

“SUBITO I GRUPPI, FARÒ UNA RENZATA” – NON ASPETTERA’ LA LEOPOLDA: RENZI HA DECISO DI BRUCIARE I TEMPI PER FAR SCATTARE LA SCISSIONE DAL PD -  “CONTE GIÀ L'HO SENTITO E GLI HO SPIEGATO CHE NON VOGLIO METTERE A RISCHIO IL GOVERNO. DEL RESTO SE C'È QUESTO ESECUTIVO IL MERITO È MIO…” – L’OBIETTIVO E’ ENTRARE IN COMPLETA AUTONOMIA NELLE SCELTE DELL’ESECUTIVO E NELLA PARTITA DELLE NOMINE – LA DAGO-ANTICIPAZIONE

IL PIANO DI RENZI

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/dagoesclusivo-vero-erede-berlusconi-matteo-renzi-lanciato-213403.htm

 

 

“SUBITO I GRUPPI”

Alberto Gentili per il Messaggero

 

 

renzi osho

Matteo Renzi ha deciso di bruciare i tempi. Non attenderà la kermesse della Leopolda, fissata per il 18 ottobre, per far scattare quella che chiama «separazione consensuale» dal Pd. «Ormai l'idea è nell'aria e non la si ferma», spiega l'ex premier ai suoi, «sento l'entusiasmo della nostra gente. E non farò di certo un partito di centro o una nuova Margherita. Farò un partito totalmente innovativo, una cosa che non si è mai vista in Italia». In tre parole: «Farò una renzata».

 

Renzi viene descritto «gasatissimo» e «decisamente in palla». Impegnato a lavorare al nome della sua nuova creatura che sarà un cocktail tra Italia del sì, Italia in crescita.

 

Per prima cosa, però, il senatore di Rignano vuole tranquillizzare il premier Giuseppe Conte e il leader dei 5Stelle, Luigi Di Maio: «Conte già l'ho sentito e gli ho spiegato che la mia è un'operazione in amicizia che non vuole in alcun modo mettere a rischio di nuovo governo. Del resto se c'è questo esecutivo il merito è mio, sono stato io a far capottare Salvini...», confida a chi insieme a lui sta lavorando al nuovo partito. E aggiunge: «Però nei prossimi giorni voglio incontrare personalmente Conte per dargli tranquillità. E se non sarò io, sarà Marattin a incontrare Di Maio per rasserenare pure lui. Noi scherzi non ne facciamo».

 

renzi zingaretti

L'obiettivo di Renzi, che non farà né la gioia dei 5Stelle, né tantomeno quella del Pd, è entrare a pieno titolo e in completa autonomia tra gli azionisti della nuova maggioranza. Con insegne, bandiere e capodelegazione nel governo: la ministra all'Agricoltura, Teresa Bellanova. Con la possibilità, perciò, di incidere sia nelle scelte che di volta in volta dovranno essere compiute dall'esecutivo, sia nella partita delle nomine che si aprirà in primavera quando dovranno essere scelti i nuovi vertici di Eni, Enel, Leonardo, Poste, Terna, etc.

 

«NON È UNA MANOVRA DI PALAZZO»

renzi conte

«Ma non vengano a dirci che la nostra è un'operazione di palazzo», arringa i suoi Renzi, «la narrazione di Zingaretti & C. è falsa. La nostra sarà un'operazione di popolo, altro che di palazzo. Ci sono già migliaia di comitati civici pronti a partire». Soprattutto sono già operativi i comitati Sempre avanti, tirati su da Roberto Giachetti e da Anna Ascani durante la corsa per le ultime primarie.

 

L'altro punto su cui batte l'ex premier, quello che lo fa parlare di «separazione consensuale», è che con la nascita del nuovo partito «si toglie un alibi: sono stufo di fare il parafulmine, di essere indicato come quello che rompe tutto, frena, sabota e che è divisivo. Tanto più che non ho intenzione di portargli via i gruppi, me ne andrò via con un groppuscolo. Non farò campagna acquisti.

 

farinetti renzi

Mi bastano una ventina di deputati per fare gruppo alla Camera e a palazzo Madama una decina di senatori che, se riusciamo a far passare un'interpretazione estensiva del regolamento del Senato, utilizzando ad esempio il simbolo del Psi di Nencini o quello di Scelta civica che si sono presentati alle elezioni, potranno costituire un gruppo autonomo pure lì».

 

Secondo Dario Franceschini e Andrea Orlando, impegnati con Nicola Zingaretti a evitare la scissione, se Renzi parla di «groppuscolo» è perché «la sua campagna di arruolamento va a rilento. Stenta». E perché se portasse via troppi senatori dal gruppo dem, il capogruppo Andrea Marcucci (renziano doc) potrebbe essere immediatamente sostituito. L'ex premier invece boccia questa pista: «Lo faccio perché non voglio far male a nessuno. E perché, tempo qualche settimana, appena me ne sarò andato via io, nel Pd entreranno D'Alema e Bersani. Dunque, tolgo il disturbo».

 

Zinga Renzi

Non manca un riferimento a Franceschini che, da Cortona, ha lanciato un appello a restare nel partito («il Pd è casa tua»): «Dario è il primo a dover essere felice della nostra scelta», sostiene un renziano di alto rango, «gli resta il partito in mano. Il capo del Pd ormai è lui, mica Zingaretti. E Guerini e Lotti, una volta che ce ne saremo andati via noi, dovranno per forza di cose entrare nella corrente di Franceschini. L'attuale separazione non avrà più senso».

 

Di certo c'è che se il governo rosso-giallo è nato, il merito va diviso tra Renzi e il ministro della Cultura, vero artefice della difficilissima trattativa con Conte e Di Maio. Ed è altrettanto certo che, per scongiurare la scissione, c'è chi ha proposto a Giachetti di diventare presidente del Pd.

MATTEO RENZI matteo renzi. MATTEO RENZI ABBRACCIA ANDREA MARCUCCImatteo renzi al senatorenzi scuola di politicaINCONTRO IN STREAMING TRA RENZI E GRILLOmatteo renzi parla in senato

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)