sergio mattarella papa francesco bergoglio ucraina

“UNA TRAGEDIA SI È ABBATTUTA SULL’EUROPA, E NON SU UN SOLO PAESE. QUESTO RIGUARDA CIASCUNO DI NOI” – L’APPELLO DI SERGIO MATTARELLA SULLA CRISI UCRAINA È UN MESSAGGIO AI CITTADINI MA SOPRATTUTTO ALLA POLITICA: “PER LA PACE  GLI ITALIANI DEVONO ESSERE, E SARANNO CERTAMENTE, INTRANSIGENTI, DETERMINATI, UNITI NEL NOSTRO PAESE” – LA VISITA FUORI PROTOCOLLO DI PAPA FRANCESCO ALL’AMBASCIATA RUSSA: BERGOGLIO HA MANIFESTATO LA SUA “PREOCCUPAZIONE” PER L’INVASIONE RUSSA DELL’UCRAINA

 

1 -  MATTARELLA: UNA TRAGEDIA PER L'UE A RISCHIO PACE E LIBERTÀ

Lina Palmerini per “il Sole 24 Ore”

 

SERGIO MATTARELLA A NORCIA

La casualità ha voluto che la prima visita del nuovo settennato fosse a Norcia. Era stata scelta per dare voce al disagio dei cittadini colpiti dal sisma ma è diventata il posto giusto per parlare della guerra scatenata da Putin.

 

Questo è infatti il luogo simbolo dell'Europa e della pace, è il paese dove nacque S. Benedetto (patrono del Vecchio Continente) e qui ogni anno si accende una fiaccola che poi fa il giro dei Paesi europei per celebrare la convivenza in pace tra cittadini.

PUTIN MATTARELLA

 

Una coincidenza del calendario e della storia ma comunque quella "piazza" di ieri è stata per il capo dello Stato il posto più coerente per richiamare a una consapevolezza comune. «Una tragedia si è abbattuta sull'Europa, con violenza e non su un solo Paese ma sull'intera Unione mettendo pericolo pace e libertà. E questo riguarda ciascuno di noi».

 

il palazzo colpito da un missile a kiev

Qui sta il punto che interessa Mattarella, riuscire ad avvicinare una guerra che si svolge a migliaia di chilometri, alle nostre stesse vite. Declinare l'attacco di Putin con la minaccia alle nostre libertà. «Non possiamo accettare che la follia della guerra distrugga quello che i popoli dell'Europa hanno costruito in questi sette decenni, in termini di collaborazione, di pace. Il mondo che ha saputo superare la guerra fredda non intende vedere calpestati i principi della convivenza internazionale».

 

SERGIO MATTARELLA A NORCIA

Una linea che non ammette indifferenza perché se si cede ora, chissà in futuro fin dove può arrivare la violazione dei patti internazionali. Per questo parla agli italiani degli italiani descrivendoli come «intransigenti, determinati e uniti», quasi ad allontanare l'idea che ci possa essere superficialità in questo passaggio storico.

 

«L'Europa - ha avvisato il Capo dello Stato - rischia di precipitare in una spirale di guerra, in un vortice di conflitti, dei quali è impossibile prevedere sviluppo, coinvolgimenti, estensioni: nessuno può essere certo di restarne del tutto immune. La pace è in pericolo: per essa, per la pace, per l'affermazione dei valori di libertà gli italiani devono essere, e saranno certamente, intransigenti, determinati, uniti nel nostro Paese».

 

L UTILITARIA DI PAPA FRANCESCO ALL AMBASCIATA RUSSA

Parla agli italiani ma soprattutto alla politica chiedendo unità, anche a chi - come Salvini e frange 5 Stelle - hanno coltivato finora una linea filo-russa. Naturalmente la visita di Mattarella a Norcia non ha trascurato le tappe del terremoto, l'incontro con gli sfollati che da 5 anni aspettano di tornare nelle case. «Bisogna tornare rapidamente alla normalità», ha detto prendendo atto di alcuni risultati di cui parla il Commissario Legnini: nel corso del 2021 sono stati autorizzati e finanziati oltre 5.200 cantieri privati, portando il numero complessivo dei cantieri aperti a quasi 12.200, 720 dei quali nella sola Norcia.

 

2 - IL PAPA SI RECA ALL'AMBASCIATA RUSSA PER ESPRIMERE LA SUA PREOCCUPAZIONE

Gianni Cardinale per “Avvenire”

 

Titolo: 'Guerra in Ucraina. Il Papa va all'Ambasciata della Federazione Russa presso la Santa Sede'. Sommario: 'Papa Francesco si è recato oggi all'Ambasciata della Federazione Russa presso la Santa Sede, in via della Conciliazione. Durante la visita, che è durata più di mezz' ora il Papa ha voluto manifestare la sua preoccupazione per la guerra in Ucraina'.

PUTIN BERGOGLIO

 

Così L'Osservatore Romano di ieri ha informato, in prima pagina e con la massima rilevanza, del gesto inedito di Francesco. Una visita 'fuori protocollo' di cui non si ha memoria nella recente storia vaticana. I media della Santa Sede non hanno offerto ulteriori dettagli riguardo l'incontro tranne, che si è svolto «intorno a mezzogiorno» e che il Papa si è spostato a bordo di «un'utilitaria bianca».

 

kiev sotto assedio

La notizia dell'inusuale visita è stata data dall'agenzia di stampa argentina Telam che ha ipotizzato un «tentativo di mediazione nel conflitto ». Poco dopo la Sala Stampa ha confermato il fatto salvo precisare che scopo dell'incontro era quello di manifestare la «preoccupazione» per il conflitto in atto e non quindi per proporre un'opera di mediazione.

 

missile colpisce un edificio residenziale a kiev

Circostanza, questa, confermata dall'ambasciatore Aleksandr Avdeev, diplomatico di lungo corso (in Lussemburgo, Bulgaria e Francia) e già ministro della la cultura della Federazione russa. Avdeev infatti ha riferito ai media russi che «il Papa voleva personalmente chiedere della situazione in Donbass e Ucraina» e ha espresso la sua grande preoccupazione per la situazione umanitaria.

 

missili su kiev 2

«La situazione umanitaria in Ucraina - ha spiegato Avdeev - è stata al centro del dialogo. Papa Francesco ha espresso grande preoccupazione per la situazione dell'intera popolazione, sia nel Donbass che in altre aree, e ha esortato a prendersi cura dei bambini, dei malati e dei sofferenti, prendersi cura delle persone. Secondo lui, questo è il principale obiettivo cristiano».

 

missili su kiev 4

Da notare che nel linguaggio diplomatico russo, ma non in quello della Santa Sede, si fa riferimento sempre a Ucraina e Donbass come due realtà distinte. Il gesto senza precedenti di Francesco è stato compiuto dopo che il Pontefice aveva ricevuto in udienza la nuova ambasciatrice di Grecia presso la Santa Sede, Aikaterini-Katia Georgiou (nata a Istanbul, prima donna a ricoprire questo incarico), per la presentazione delle Lettere credenziali.

 

L'Osservatore Romano di ieri pomeriggio ha ricordato i molteplici interventi di Francesco per la pace nella «amata terra d'Ucraina», fin dal 2014, anno della prima crisi tra Mosca e Kiev. Mercoledì scorso al termine dell'Udienza generale, meno di 24 ore prima che la Russia sferrasse il suo attacco, il Papa aveva evocato «grande dolore», «angoscia e preoccupazione », invitando tutte le Parti coinvolte ad «astenersi da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni», «destabilizzi la convivenza pacifica» e «screditi il diritto internazionale».

 

PAPA BERGOGLIO E VLADIMIR PUTIN

Un appello, ha commentato giovedì il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, che «acquista una drammatica urgenza dopo l'inizio delle operazioni militari russe in territorio ucraino». Il più stretto collaboratore del Pontefice ha comunque aggiunto che «c'è ancora tempo per la buona volontà, c'è ancora spazio per il negoziato, c'è ancora posto per l'esercizio di una saggezza che impedisca il prevalere degli interessi di parte, tuteli le legittime aspirazioni di ognuno e risparmi il mondo dalla follia e dagli orrori della guerra». Papa Francesco ha convocato per il prossimo 2 marzo, mercoledì delle Ceneri, una nuova - dopo quella del 26 gennaio - giornata di preghiera e digiuno per la pace.

 

INCONTRO TRA PUTIN E BERGOGLIO

Il Pontefice ha pregato Maria, Regina della Pace, per l'Ucraina e per le vittime del conflitto anche giovedì sera (ora di Roma). Lo ha fatto, insieme ai partecipanti, all'inizio del dialogo online con gli universitari di tutto il continente americano in occasione dell'incontro sinodale "Costruire ponti Nord Sud" promosso dal Dipartimento di Teologia della Loyola University dei gesuiti di Chicago, in collaborazione con la pontificia Commissione per l'America latina.

Putin e Papa Francesco a novembre PUTIN MATTARELLAcarro armato russo 2 edifici in fiamme a kievmissili su kievBERGOGLIO PUTIN PADRE GEORG

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...