Giovanna Casadio per la Repubblica - Estratti
«Il formidabile testacoda della Sardegna è questo: il centrodestra come coalizione ha vinto ma il voto disgiunto, presumibilmente di parte degli elettori della Lega di Salvini e del Partito sardo d’azione di Christian Solinas, ha fatto perdere Paolo Truzzu». Lorenzo Pregliasco, fondatore di YouTrend, ragiona sui risultati al fotofinish che hanno assegnato la vittoria ad Alessandra Todde, e sui probabili flussi.
Il voto disgiunto ha quindi pesato nella sconfitta di Truzzu?
«Certamente c’è stato. La conferma inoppugnabile deriva dal fatto che Truzzu ha preso meno voti assoluti del complesso delle liste che lo appoggiavano: circa 5 mila voti in meno. Alessandra Todde ha preso 40 mila voti in più delle “sue” liste».
È un dato molto rilevante?
«Sì, abbastanza. Significa che una buona quantità di elettori presumibilmente della Lega di Salvini o del Partito sardo d’azione di Solinas hanno votato per Renato Soru o per Todde come candidati presidenti».
giorgia meloni matteo salvini paolo truzzu
Ma nelle regionali è frequente il cosiddetto voto disgiunto?
«C’è, ma è in genere un fenomeno marginale. È soprattutto la differenza tra il voto alla lista e quello al candidato: si vota il candidato e non si vota la lista».
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CRIPPA: UN ERRORE CANDIDARE TRUZZU, SOLINAS AVREBBE VINTO
(ANSA) "Il nostro è stato un buon risultato, se sommiamo la lista della Lega a quella del Partito sardo d'Azione siamo al 9%: faremo subito il gruppo comune in Consiglio regionale.
Dall'altra parte FdI ha perso dieci punti rispetto alle Politiche". E' quanto sostiene in un colloquio col Fatto Quotidiano il vicesegretario della Lega Andrea Crippa. Rispetto alle accuse mosse alla Lega di aver spinto il voto disgiunto, Crippa risponde: "Ma com'è possibile? Truzzu ha perso di 20 punti a Cagliari e Sassari. Il voto disgiunto l'hanno fatto anche quelli di FdI con il proprio candidato se la sconfitta in queste città è così ampia. La verità è che c'è stato un errore nella scelta del candidato: non si può catapultare da Roma un candidato senza ascoltare e conoscere il territorio.
Tanto più che Salvini è stato 8 volte in Sardegna prima del voto e Meloni una sola". Fratelli d'Italia dice che Solinas avrebbe perso lo stesso: "Secondo me, invece, i sardi avrebbero capito la continuità. La coalizione va governata come faceva Berlusconi, che era molto generoso e concedeva qualcosa a tutti e non si vince da soli -continua il vicesegretario - uno può rivendicare anche un proprio candidato, ma si devono avere degli uomini all'altezza. Noi li abbiamo, sono ottimi amministratori sul territorio e infatti è proprio per questo che chiediamo il terzo mandato per Zaia.
Mi auguro di poter ricandidare uno che ha il 70% dei voti in Veneto. Alle elezioni regionali i nostri candidati, come Zaia e Fedriga, hanno sempre preso più voti rispetto alle proprie liste". La Basilicata? "Noi abbiamo fatto un sacrificio in Sardegna, Fratelli d'Italia in Sicilia: ora tocca a FI".
andrea crippa salvini le faccine di giorgia meloni al comizio per paolo truzzu